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La capienza supera i 20mila posti. Scartata l'alternativa di allargare la Nord

La riapertura dell'anello superiore della Sud è attesa per il derby con Foggia: gli abbonati e i possessori di voucher dell'altra curva potranno cambiare settore

LECCE - Confermata la riapertura della Curva Sud, per circa tremila spettatori limitatamente all'anello superiore. In questo modo, e con qualche posto recuperato in Tribuna Centrale, la capienza del Via del Mare già nel derby contro il Foggia, in programma lunedì 31 ottobre, sarà portata a poco più di 20mila unità.

E' più di un auspicio dal momento che i lavori nel settore chiuso da tre anni sono in corso già da qualche giorno. L'Us Lecce li ha richiesti poco meno di un mese addietro: si tratta del ripristino dei servizi igienici, dell'impianto idraulico, della recinzione che divide la "zona cuscinetto" con il settore Ospiti e l'aggiornamento dei tornelli d'accesso. Una volta terminati - per un importo di 50mila euro a carico del Comune - il placet della Commissione provinciale di vigilanza sarà poco più che una formalità.

Nelle prime quattro uscite casalinghe il Lecce ha avuto una media di 12mila spettatori, in gran parte abbonati ed è dunque da mettere in conto una presenza ancora più massiccia in occasione di gare di cartello e, soprattutto di una stagione al vertice.

Il vice presidente dell'Us Lecce, Corrado Liguori e il sindaco, Paolo Perrone, hanno fatto il punto della situazione nella sala stampa "Sergio Vantaggiato": in curva Sud potranno accedere i paganti (al prezzo ordinario di 9 euro) e gli abbonati (e possessori di voucher) della Curva Nord - e non di altri settori - che ne faranno richiesta esclusivamente ai botteghini dello stadio che già da questa settimana, in occasione degli incontri interni, sono aperti dalle 10 alle 17 nei tre giorni antecedenti la gara. Non è stata esclusa la possibilità di mettere in vendita pacchetti di mini abbonamenti per il prosieguo del torneo (l'articolo prosegue sotto la foto).

curvasud3-2Per aumentare la capienza dell'impianto il Lecce e l'amministrazione comunale hanno vagliato anche un'altra opzione: quella dell'abbattimento delle barriere tra la Curva Nord e i distinti, su entrambi i lati: "Ma ci siamo resi conto - ha detto Liguori - che questo avrebbe comportato un intervento più oneroso e avrebbe richiesto un lasso di tempo maggiore".

Il primo cittadino ha voluto precisare che l'amministrazione di Palazzo Carafa è riconoscente alla cordata che ha rilevato il Lecce poco più di un anno addietro, garantendo non solo la continuità nel calcio professionistico ma presentando anche una prospettiva di crescita. E così, quel gelo tra istituzioni pubbliche e club che ha segnato l'epoca dei Tesoro, è stato definitivamente archiviato.

Una discussione si è aperta - con le domande dei cronisti - rispetto alla possibilità di uno stadio nuovo o comunque rinnovato. Il sindaco ha confermato che il "Via del Mare" appartiene ad una concezione di impianto giù superata da tempo e ha detto di augurarsi il varo di un quadro normativo tale da consentire ai privati di costruire nuovi stadi così come accade in altre parti d'Europa e non in Italia, con eccezione della Juventus. Perrone ha accennato a qualche interesse manifestato negli anni passati in questo senso da parte di imprenditori e sostenuto che l'appeal di Lecce dal punto di vista urbanistico non è secondario, anche se il fatto di avere una squadra in Lega Pro rappresenta comunque un limite.

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