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Capitan Papini: “Ha ragione il mister, sono più le battaglie delle partite di calcio”

In vista della trasferta di Matera, il centrocampista giallorosso si prepara alla giusta tensione nervosa: “Già il prezzo del biglietto per i nostri tifosi è un segnale chiaro di cosa ci aspetta”. Sulla gestione della palla: “Dobbiamo migliorare”

LECCE – Pronti alla battaglia sportiva. Romeo Papini mette in guardia sulle difficoltà che attendono il Lecce a Matera, domenica pomeriggio. 

Il capitano dei giallorossi si è presentato davanti ai cronisti prima del test di allenamento – a porte chiuse – contro il Francavilla Fontana e ha delineato il contesto del prossimo impegno agonistico: “Commentavo con alcuni compagni il prezzo del biglietto per i nostri tifosi, 18 euro, e già questo la dice lunga sull’ambiente che troveremo. Ricordo anche la gara dello scorso anno, sarà una partita difficile”.   

Giocare con la fascia al braccio significa, del resto, anche questo: contribuire a preparare lo spogliatoio al confronto agonistico: “Per me è motivo di grande orgoglio rappresentare la squadra, la città, la tifoseria. Considerando il gruppo che abbiamo il mio compito è facilitato, ma devi sempre trovare le parole giuste. E’ una situazione diversa da quella che si vive da semplice calciatore, ma io mi sento stimolato, non mi accontento mai”.

Al terzo anno con la maglia del Lecce, Papini è stato sollecitato ad un paragone con le stagioni precedenti per quanto riguarda l’approccio mentale alle partite: “Due anni fa con Lerda, secondo me, avevamo la concentrazione giusta e nella finale col Frosinone abbiamo pagato il fatto di esserci arrivati con pochi cambi e alcuni giocatori cotti. L’anno scorso abbiamo mostrato problemi caratteriali,  soprattutto in trasferta. Da questo punto di vista mister Braglia ci sta dando una grossa mano: conosce la categoria, oltre che la tattica, e ci ripete che la maggior parte delle volte ci attendono delle battaglie più che delle partite di calcio”.

Il capitano ha anche una sua diagnosi per le prestazioni del campionato in corso, dove il Lecce sembra poter reggere e giocare bene solo per un parte di match: “Fino alla settimana scorsa abbiamo avuto chi non si è allenato con continuità ma ha giocato comunque con il cuore, per esempio Moscardelli. E’ chiaro che questo handicap condiziona la gestione della palla, soprattutto nel secondo tempo, però nell’ultima partita le cose sono andate diversamente, dopo una prima parte non buona. Più che altro giochiamo a fasi alterne, con fasi fatte bene e momenti di pausa”.

Infine un passaggio su Salvi, compagno di tante barricate e rincorse, da mesi alle prese con un problema muscolare che fino ad oggi lo ha tenuto praticamente sempre fuori, tranne piccoli scorci: “Siamo entrambi dei passionali, pieni di ardore e abbiamo un legame particolare. Io spero per il bene della squadra che possa tornare il prima possibile. Devo anche dire che con De Feudis mi trovo molto bene”.

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