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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Di Michele il saggio: "Meglio pochi gol ma decisivi"

E' lui l'unico ad aver segnato su azione ma David Di Michele si dice tranquillo: "Il nostro reparto offensivo fa invidia a molti, serve solo tempo". Terapia al ginocchio per Chevantón

LECCE - Dopo Corvia, è stato il più impiegato da De Canio. Non ha mai giocato una gara per intero ma per due volte è partito titolare, contro la Fiorentina e contro il Parma. A Cesena invece ha disputato l'ultima mezz'ora. Durante il ritiro con il Torino, del resto, non ha disputato le amichevoli. Era un indesiderato e aveva il desiderio di tornare nel Salento. David Di Michele sa di godere della fiducia del tecnico sin dallo scorso anno quando seppe interpretare con intelligenza, forte della sua lunga esperienza, il ruolo di guastatore tra le linee avversarie.



Pareggio giusto, peccato per l'occasione di Piatti

La vittoria sfuggita per alcuni centimetri di troppo non ha turbato la serenità del numero 17 del Lecce: "E' chiaro che, per come si era messa la gara, avremmo potuto portare a casa i tre punti. L'occasione di Piatti è stata la chiave della partita. Fino a quel punto ci eravamo chiusi bene; quell'episodio gli ha dato coraggio". Rispetto al rendimento complessivo della squadra nelle prime quattro giornate, l'esterno offensivo non ha grandi rammarichi: "Forse ci manca un punto perso a Cesena". Eppure, numeri alla mano, qualche problema di confidenza con il gol la squadra potrebbe averlo.

E' lui l'autore dell'unico gol su azione, quello contro i viola, ma è fermamente convinto che la sterilità del Lecce sia solo un fatto temporaneo: "Quasi nessuno ha la migliore condizione fisica ma abbiamo un reparto offensivo che in tanti ci possono invidiare". E aggiunge, con un pizzico di malizia: "Meglio farne pochi ma decisivi". Con Jeda ha creato più di qualche apprensione alla retroguardia crociata. L'azione che ha portato al vantaggio è scaturita da un errore di Gobbi che ha involontariamente lanciato il brasiliano verso Mirante: "Mi sono trovato bene, ci siamo cercati. Avevamo la consegna di rimanere coperti e ripartire in profondità. Nemmeno lui è al meglio, deve trovare il ritmo partita ma ci può dare una grossa mano".

Classifica bugiarda, colpa delle grandi
A guardare la graduatoria della serie A, apparentemente i conti non tornano: che ci fanno Udinese, Roma, Fiorentina e Palermo relegate sul fondo e Chievo, Brescia e Cesena nelle prime posizioni? Di Michele una spiegazione ce l'ha: "E' più demerito delle grandi che stanno stentando molto in avvio mentre le cosiddette piccole sono partite bene perchè hanno cambiato veramente poco rispetto all'anno scorso, al massimo due o tre uomini". Rispetto alla prossima gara, la difficile trasferta a Palermo, Di Michele, che in rosanero ha giocato con Guidolin in panchina, avverte: "La loro classifica sarà ben presto un'altra. Hanno giocatori di assoluto valore come Miccoli, Migliaccio, Nocerino tanto per dirne alcuni e giovani che sono molto più che semplici promesse come Pastore e Hernandez". L'arma del Lecce, secondo l'esperto attaccante dovrà essere la solita: "Essere squadra, rimanere compatti e ripartire in velocità".

I nostri tifosi ci mancano
Aveva lasciato il Via del Mare in tripudio per la conquista della seria A e lo ha ritrovato avvolto in un'atmosfera surreale. Il cuore pulsante del tifo, quest'anno, batte sotto traccia ed il silenzio, in campo, si accusa: "Dispiace non sentire la Curva Nord. I nostri tifosi ci mancano e ci servono anche perché possono mettere in difficoltà le squadre avversarie".

Il Lecce oggi ha sostenuto un allenamento al quale non ha preso parte Chevantón, in terapia per un problema al ginocchio destro. Reginiussen, invece, continua il lavoro differenziato a causa di una fastidiosa tendinopatia. Prima di partire per Palermo, dove sarà disponibile anche Munari che ha scontato la squalifica, i giallorossi si alleneranno venerdì pomeriggio e sabato mattina per la rifinitura.

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