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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Doping: Cottafava e Palaia lunedì alla Corte federale

Non s'è ancora chiusa la vicenda. La procura federale ha avanzato ricorso contro la sentenza pronunciata dalla Commissione del Coni

Lunedì 16 luglio presso la Corte di Giustizia federale di Roma, i legali del calciatore Marcello Cottafava e del medico sociale dell'Unione sportiva Lecce Giuseppe Palaia, rispettivamente Federica Tosel e Saverio Sticchi Damiani, dovranno affrontare il ricorso proposto dalla Procura antidoping contro l'assoluzione dell'atleta per uso di doping e per quella che viene definita un'incongruità della sanzione comminata nei confronti del professionista leccese (due mesi di sospensione).

Dunque, non s'è ancora conclusa la vicenda che vede al centro il giocatore ed il medico sociale: il 21 giugno scorso la Commissione disciplinare del Coni accolse totalmente le istanze presentate dai legali del calciatore, di recente riscattato dal Lecce, e quasi del tutto quelle riguardanti il medico sociale. Per il primo il rischio era di una squalifica per sei mesi, per il secondo molto più grave, da uno e fino a due anni. Al centro di tutto, il Tuaminoeptano, sostanza entrata di recente nella "lista nera" fra quelle vietate per uso sportivo, ma che si ritrova in diversi medicinali d'uso comune, fra cui il Rinofluimucil, usato da Cottafava sotto indicazione di Palaia per curare una rinite. I prelievi vennero fatti il 25 marzo scorso, in occasione di Lecce-Arezzo e in seguito si venne a sapere che il giocatore era risultato positivo.

La vicenda sembrava definitivamente chiusa con la sentenza della Commissione, che ha accolto la tesi della buona fede del calciatore, comminando inoltre una squalifica di soli 2 mesi per il medico. Ma la Procura s'è impuntata ed ora il secondo capitolo della vicenda. Per leggere il precedente articolo, riguardante l'assoluzione: https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=2292.

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