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Ecomaretona, un viaggio di corsa lungo le coste d'Italia. Sei le tappe salentine

Una corsa lungo tutte le coste dell’Italia per portare un messaggio di sport “pulito” e di tutela dell’ambiente. E’ questo il messaggio alla base dell’Ecomaretona, la manifestazione organizzata da Giuseppe Tamburino (torinese, running motivator e maratoneta) giunta alla quinta edizione. Sei le tappe lungo tutta la costa salentina

LECCE – Una manifestazione non competitiva, completamente gratuita, in programma dal 26 giugno al 26 agosto attraversando l’Italia intera, seguendo il filo delle sue coste da Trieste a Ventimiglia, passando per Reggio Calabria e Messina. In totale 63 tappe, oltre tremila chilometri di costa che Giuseppe Tamburino (accompagnato dagli amici incontrati e raccolti lungo la strada) correrà su strade, piste ciclabili e spiagge per sensibilizzare, coinvolgere e fare innamorare gli italiani della corsa e fare loro riscoprire il proprio Paese attraverso di essa. Un insieme di emozioni e di storie che saranno raccolte e raccontate su RadioRun, la radio ufficiale di Ecomaretona.

L’Ecomaretona ha già raggiunto il Salento. Dopo la prima tappa di domenica (dalle Cesine a Torre dell’Orso), ieri la corsa ha toccato uno dei tratti di costa più belli e suggestivi dell’intera penisola. Il gruppo dei podisti si è ritrovato sotto i torrioni medievali del castello di Otranto, tra leggende e storie di martiri, romanzi gotici e saccheggi, luce abbacinante e fascino d’Oriente. Da lì il gruppo, capitanato da Tamburino e Simone Lucia (presidente dell’Asd Gpdm, e promotore dei più importanti eventi podistici alle nostri latitudini) ha proseguito costeggiando la baia dell’Orte e la Torre del Serpe, uno dei simboli della storia idruntina. Tra scenari mozzafiato, un mare cristallino e il cielo di seta, i podisti hanno raggiunto Punta Palascìa, il lembo di terra più a oriente d’Italia, uno dei luoghi più incantevoli del Salento, “finis terrae et incipio lucis”, con il faro che da oltre un secolo osserva e racconta le storie di mare, vento, viaggi e migranti. Dopo la Palascìa l’austera Torre Sant'Emiliano, una delle più imponenti torre costiere del Salento, posizionata a 50 metri sul livello del mare e costruita nel XVI secolo durante il re11728736_1702612486637222_6540800663951872522_o-2gno di Carlo V. Nel caldo afoso dell’estate salentina, tra colori e profumi capaci di incantare e rapire, tra rocce e radar, velieri al largo e la curiosità della gente, gli ecomaretoneti hanno concluso la tappa a Porto Badisco, proprio lì dove la leggenda racconta che sia approdato Enea in fuga dalla guerra di Troia.

Oggi nuova tappa da Leuca a Pescoluse, mentre domani la corsa andrà da Gallipoli a Santa Caterina. Giovedì si partirà da Sant’Isidoro con arrivo a Porto Cesareo, e venerdì ultima tappa salentina da Porto Cesareo a Punta Prosciutto.

Ecomaretona è una corsa aperta a tutti. Chiunque può partecipare percorrendo anche solo qualche chilometro di corsa, in bicicletta o con l’handbike. Non ci sono classifiche o tempi da rispettare: basta conoscersi, confrontarsi, guardarsi intorno, divertirsi. Ogni giorno ci sarà una tappa con ritrovo alle 18,30 e partenza alle 19,00. All’arrivo di tappa, sul lungomare o in luoghi suggestivi e significativi, sarà predisposto un villaggio con musica e interviste, per coinvolgere le istituzioni e la popolazione sui temi della manifestazione. L’Ecomaretona è patrocinata dalla Presidenza della Repubblica.

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