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Martedì, 16 Aprile 2024
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Colpo al "Franchi". Per il Lecce arrivano tre punti di speranza

Con un rigore di Di Michele, nella ripresa, i giallorossi superano la Fiorentina di Delio Rossi. Poche le occasioni, ma la squadra di Cosmi ha giocato con piglio ed equilibrio tattico

FIRENZE - Il Lecce espugna il "Franchi" superando la Fiorentina grazie ad un calcio di rigore realizzato da David Di Michele e concesso dal direttore di gara, Calvarese, a seguito di un contatto tra il centrale viola Natali e Muriel, abile ad anticipare il difensore e furbo nell'accentuare le conseguenze dell'impatto a dir la verità parso leggero. Ma c'è da dire che la squadra di Serse Cosmi ha giocato meglio, dimostrando equilibrio tattico, una insolita compattezza della linea difensiva e ottime capacità di palleggio. Notevole la prova di Cuadrado, che ha ingaggiato un duro corpo a corpo con il cileno Vargas, e quella di Grossmuller, impreziosita da un tunnel a Montolivo di pregevolissima fattura.

I padroni di casa si sono rivelati compassati nella manovra e spuntati nella produttività sul piano offensivo, anche se due ottime occasioni con Ljaijcic la Fiorentina le ha avute, entrambe con il risultato in parità. Sulla prima è stato tempestivo il recupero di Tomovic, favorito comunque dalla caduta del connazionale una volta dribblato anche Benassi, sulla seconda si è dimistrato provvidenziale Benassi che poi, sbattendo contro lo stesso Tomovic, ha rimediato la frattura del setto nasale ed è stato costretto  a lasciare il campo.

Primo tempo: Il Lecce "spegne" la Fiorentina. Due occasioni per parte, reti inviolate.

Obodo si fa male nel riscaldamento e Cosmi rilancia Grossmuller, considerato in pole position per tutta la settimana rispetto al nigeriano, non certo al top della forma. Un cambio quasi in corsa che determina alcuni effetti collaterali sul match senza dubbio positivi per i giallorossi. Con l'uruguagio in campo, è capitan Giacomazzi a fungere da mediano e la circolazione del pallone è più rapida e maggiormente distribuita su tutta la linea di mezzo. La giusta distanza dalla difesa compensa del resto l'assenza dell'ex udinese, sicuramente più efficace sul piano dell'interdizione.

La buona propensione al palleggio del Lecce si nota già dai primi minuti e Delio Rossi inizia ad agitarsi anzitempo. La prima occasione capita a Cuadrado che al minuto 11 entra in area, si allarga sulla destra e lascia partire un tiro sul primo palo sul quale il polacco Boruc è efficace nella deviazione in corner. Al termine della prima frazione gli ospiti ne avranno battuti cinque (contro tre), a dimostrazione di una supremazia tattica tangibile, nonostante dopo il primo quarto d'ora la Fiorentina abbia cercato, con qualche effetto, di ruguadagnare metri. 

I viola inquadrano la porta, per la prima volta, per merito di Montolivo che al 33', con un tiro di destro da fuori area, obbliga Benassi ad un balzo felino per evitare la rete. E' il momento di maggiore incisività dei padroni di casa che prendono un certo coraggio scrollandosi di dosso almeno un po' di ruggine: Ljaicic buca la difesa, riceve il pallone e si trova di fronte il portiere del Lecce. Fulmineo il dribbling ma l'equilibrio precario dell'attaccante serbo consente a Tomovic di mantenere inviolata la propria porta. L'ultima occasione della prima frazione parte di gara è degli ospiti: Olivera inventa un tiro a giro da venti metri che ha solo un difetto, quello di non essere sufficientemente alto. Da applausi, comunque, il volo di Boruc alla sua sinistra.

Secondo tempo: Benassi si fa male ed esce. Muriel si guadagna il rigore, Di Michele lo realizza.

Rossi non è soddisfatto, ma proprio per nulla. Dentro Lazzari per Salifu, alla ricerca di una maggiore capacità di sfondamento della linea Maginot giallorossa. Giacomazzi rimedia un giallo al terzo minuto e dalla punizione conseguente, calciata da Vargas, scaturisce una ghiotta opportunità per i padroni di casa. Benassi sembra fuori causa ma la traiettoria, seppur di poco, termina fuori. Il Lecce non vuole certo stare a guardare e costruisce un'azione interessante al 6' quando, però, Olivera non coglie l'attimo, a tre metri dalla porta per bucare la rete, facendosi anticipare da Vargas. Dal contropiede viola scaturisce un'altra chiara occasione da gol: Ljaijc si invola verso la "meta" e, in allungo, cerca di infilare Benassi che respinge franando addosso al compagno Tomovic. Violento l'impatto ed evidente la frattura del setto nasale per il portiere giallorosso.

Torna in campo Julio Sergio, dopo una prolungata assenza che sapeva di oblio e forse di addio. Non accade nulla fino al 20' quando il Lecce organizza una veloca ripartenza: Di Michele lancia Muriel che anticipa Natali e va giù. Con qualche secondo di ritardo arriva la concessione del rigore, legittimamente contestata dai padroni di casa, ma Di Michele va sul dischetto e con freddezza piazza la sfera centralmente, con Boruc proteso alla propria destra. La rete subita ha l'effetto di una doccia fredda per la Fiorentina che, più di orgoglio che di testa, si catapulta nella metà campo del Lecce alla ricerca del pareggio. Prima Jovetic e poi Natali, sugli sviluppi di un corner alla metà del primo tempo, creano qualche apprensione di troppo all'estremo leccese.

Qualche minuto dopo c'è il classico episodio da prova televisiva. Vargas si lascia andare ad una reazione scomposta dopo un anticipo di Cuadrado, colpendo l'avversario, da terra, in pieno volto con un calcio. Il signor Calvarese non vede e l'azione prosegue. Un gesto censurabile nel contesto di un duello arcigno ma corretto. Cosmi perde la pazienza quando Muriel si innamora del pallone per una dozzina di secondi, invece di servire i compagni in appoggio. Immediata la sostituzione del colombiano che lascia il posto a Corvia. Rossi ci prova con l'inserimento del brasiliano Romulo ma la Fiorentina continua a spingere per inerzia mentre il Lecce non trova mai i tempi per portare fino in fondo una ripartenza. Il portiere brasiliano corre un altro pericolo al 36' ma Nastasic, bravo ad arpionare un cross in mezzo all'area ospite, è impreciso nella girata a rete. 

I giallorossi restano sufficientemente concentrati fino al 95' effettivo, quando l'arbitro pone fine ad un match che per la squadra di Cosmi può valere molto, soprattutto dal punto di vista psicologico. La terza vittoria esterna stagionale accorcia a sei lunghezze la distanza dalla zona salvezza e la situazione comunque molto delicata potrebbe migliorare ancora domenica prossima, contro il Chievo, per l'ultima giornata del girone di andata. 

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