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Frata Nardò lotta, perde all'overtime e recrimina. Alla fine esulta Teramo

Teramo Basket 1960, ottima squadra con il salentino Salamina che fa il metronomo in cabina di regìa, porta a casa i due punti per 76-78 dopo aver sudato sette camicie contro una buona Frata Nardò che però ha sprecato troppi possessi

Arriva Teramo stavolta al "Velodromo degli Ulivi" di Monteroni, in attesa del termine dei lavori al "PalAndrea", fortino granata. Teramo Basket 1960, ottima squadra con il salentino Salamina che fa il metronomo in cabina di regìa, porta a casa i due punti per 76-78 dopo aver sudato sette camicie contro una buona Frata Nardò che però ha sprecato troppi possessi.

"La sentenza è definitiva" - diremmo - ma la Frata ha tanto da recriminare contro una direzione di gara che dal terzo quarto in poi si è rivelata, ad occhio, non perfetta. Nei granata fuori Alessandro Potì per motivazioni interne e Michelino Dell'Anna per scelta tecnica, dall'altra parte la squadra di coach Bianchi con tante buone individualità tra cui Musso, Salamina e compagni.

E' un primo quarto di studio tra le due formazioni, con la Frata che la spunta 20-14 dopo i primi dieci minuti di gioco.  Con Bjelic e Rodriguez sugli scudi i granata cercano di scappare firmando il maxi vantaggio del match sul +10, ma Teramo non molla e chiude sotto 39-32 all'intervallo lungo con le avanzate di Salamina e soci. Pausa lunga ed espulsione per il Patron Durante per un battibecco con uno dei due direttori di gara, clima che da ora in poi sarà in fermento.

Si ricomincia il terzo quarto dalla lunetta con due liberi assegnati a Teramo più possesso, causa precedente espulsione, quindi inerzia ora a favore degli abruzzesi. La Frata si spegne per diversi minuti e subisce il contro-break degli ospiti che ribaltano la situazione sul 43-45 fino a toccare anche gli otto punti di vantaggio. Poi il Toro stringe i denti e con Bjelic da oltre l'arco chiude sul -5 la terza frazione: 47-52.

I granata continuano ad inseguire durante l'ultimo quarto ma quando tutto sembra perduto rimettono sul "pari e patta" il match a quota 65. Overtime. Supplementare che risulta pieno di proteste da parte del pubblico amico per i motivi spiegati in precedenza.  Nardò spesso insegue e si rimette alla costole di Teramo che stringe i denti fino alla sirena finale, poi sul meno due spreca la palla del rinnovato pareggio (o della vittoria) con Ingrosso ed è costretto ad arrendersi a sirena spiegata per 76-78 in favore dei naviganti.

Pallacanestro Frata Nardò - Teramo Basket 1960 76-78 (20-16, 19-16, 8-20, 18-13, 11-13)

Pallacanestro Frata Nardò: Yancarlos jeferson Rodriguez 22 (2/7, 3/6), Goran Bjelic 21 (4/7, 4/11), Federico Ingrosso 13 (3/5, 2/6), Fernando Marengo 8 (2/5, 0/2), Valerio Polonara 7 (3/7, 0/1), Stefano Provenzano 5 (1/2, 0/4), Daniele Dell'anna 0 (0/0, 0/0), Amedeo De martino 0 (0/0, 0/1), Edoardo Scattolin 0 (0/0, 0/0), Salvatore Muci 0 (0/0, 0/0), Diego Fracasso 0 (0/0, 0/0).

Coach D. Olive

Teramo Basket 1960: Andrea Lagioia 19 (3/3, 3/11), Valerio Staffieri 13 (4/8, 1/5), Simone Salamina 13 (4/9, 1/3), Giacomo Cicognani 13 (5/6, 0/0), Victorio gustavo Musso 11 (0/2, 1/4), Edoardo Piccinini 5 (2/4, 0/4), Lorenzo Nolli 3 (0/0, 1/4), Danilo Errera 1 (0/1, 0/0), Davide Di eusanio 0 (0/0, 0/0), Alessio Manente 0 (0/0, 0/0). Coach P. Bianchi

COMUNICATO STAMPA

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