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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gol di Olivera e svanisce l'incantesimo di Ibrahimovic

Tra Lecce e Milan finisce 1 a 1. Succede tutto nella ripresa: lo svedese sblocca il risultato con un sontuoso bolide ma l'uruguagio realizza il pareggio dei salentini. Inutile l'inserimento di Cassano

Il Lecce ferma Ibrahimovic con una prestazione tatticamente autorevole, a conferma di un progetto di gioco compiuto che nelle ultime domeniche ha fatto bella mostra di sé.

Alla prodezza balistica dello svedese, che al 4' della ripresa si inventa una parabola irresistibile da circa 25 metri, ha risposto al 38' Olivera con una stoccata nel cuore dell'area, su calcio d'angolo basso di Piatti.

Un punto a tutto tondo per i giallorossi che dopo aver battuto a domicilio la seconda in classifica, hanno fermato la capolista senza rubare nulla. Perché il Lecce le sue occasioni dopo il vantaggio rossonero se l'è sapute sudare, senza scomporsi lanciando inutili arrembaggi. Una smanacciata istintiva di Amelia su percussione di Giacomazzi e il palo su tiro di Di Michele, deviato da Nesta, sono la riprova di una volontà lucida e consapevole, anche dei propri limiti.


Primo tempo: Giacomazzi fuori, Olivera dietro Di Michele e Jeda

De Canio lascia fuori il suo capitano, ribadendo la linea mediana che aveva fatto molto bene con la Lazio e inserisce l'altro uruguagio, Olivera, al posto di Bertolacci. Il Lecce si dispone con un 4-4-2 sporco - che in fase difensiva diventa 4-5-1 - e aspetta in buon ordine la sfuriata del Milan. Allegri rinuncia ad Antonini inserendo Bonera con lo scopo di dare maggiore equilibrio ad una difesa che, domenica scorsa in casa, aveva consentito quattro reti all'Udinese.

La prevedibile supremazia rossonera in fatto di possesso palla, non produce occasioni clamorose: un paio di tiri da fuori non spaventano Rosati. Il Lecce continua tenere basso il ritmo del gioco ogni volta che il Milan prova ad accelerare e, quando può, riparte a spron battuto: al minuto 28 Munari, dopo una impetuosa sgroppata sulla sinistra, viene fermato da Ambrosini al momento di concludere. Pato è piuttosto confuso, oltre che molto controllato, e l'accenno di litigio con Gattuso alla fine del primo tempo svela un'insofferenza che si può giustificare con l'età.

L'unica vera occasione è per Ibrahimovic che sguscia in area e chiude di destro sul primo palo, trovando però una disperata quanto efficace opposizione di Tomovic con il corpo. Corre il minuto 43.


Secondo tempo: magia dello svedese e risposta di Olivera. Pareggio giusto

Se proprio si deve perdere, farlo a causa di un capolavoro è più confortante, anche se il passo tra ammirazione e rassegnazione è breve. Perché il Milan, dopo l'eurogol del suo numero undici, potrebbe giocare in discesa, ripartendo in profondità e giostrando tra gli spazi che il Lecce deve necessariamente lasciare scoperti se vuole provare a raddrizzare la gara. Ma i rossoneri commettono un errore di presunzione, pensando forse di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, e magari attendendo un'altra prodezza per legittimarlo.

I giallorossi, di contro, dimostrano grande maturità, intensificando in maniera quasi silenziosa la pressione nella metà campo avversaria. Giacomazzi rileva Grossmuller al 12', anche perché Olivera - che di legna ne ha portata in quantità - inizia ad avere bisogno di rinforzi. De Canio, al 23', decide di mandare in campo anche Corvia per Jeda, dando un riferimento più fisico alla manovra dei salentini. Il tecnico ospite, tre minuti dopo opera il primo cambio, togliendo il giovane brasiliano per inserire Cassano, con la speranza di dare respiro e brillantezza alle ripartenze dei suoi.

Il Lecce ha la sua prima, chiara occasione al 16' con Giacomazzi che arpiona una palla vagante in area, tira al volo di esterno in precario equilibrio ma la mano aperta di Amelia, che si sta spostando dalla parte opposta, evita il pareggio.

E' il momento migliore per i padroni di casa che con Di Michele, al 37', sfiorano di nuovo la rete. Il tiro dell'attaccante romano non sembra letale ma la deviazione di Nesta, ammonito poco prima per rimediare ad un grossolano errore in fase di disimpegno, coglie tutti in controtempo tranne il palo alla sinistra del portiere rossonero. Dalla bandierina Piatti, entrato al posto di Vives, mette quasi rasoterra al centro sul primo palo; Giacomazzi lascia passare consentendo al connazionale Olivera di calciare indisturbato di collo destro. Palla nel sacco e partita in pareggio.

Il Lecce si ridispone in maniera accorta, come nel primo tempo e aspetta che passino gli ultimi interminabili undici minuti, compresi i tre di recupero. Di occasioni clamorose il Milan ne ha solo una, sempre con Ibra che, servito dal Cassano a centro area gira verso Rosati ma il tiro è centrale e il piede del portiere ci arriva. I giallorossi ci provano in contropiede, sbattendo sulla bandierina del guardalinee, e poi guardano con apprensione spegnersi sul fondo l'ultimo colpo di testa dei rossoneri verso la porta di Rosati.

Finisce con un punto per parte che inietta ulteriore fiducia nelle vene di uno spogliatoio nel quale ha preso definitivamente forma una squadra attenta, mai rinunciataria e con l'aggressività e la concentrazione giusta per dare filo da torcere a chiunque. Chapeau a Ibrahimovic per la magia, ma anche al Lecce per l'importante risultato ottenuto contro la prima in classifica.

Gol di Olivera e svanisce l’incantesimo di Ibrahimovic

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