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Il presidente, il progetto e la trasferta con la Samp

Dall'uomo del momento, Andrea Bertolacci, all'investitura di mister De Canio da parte di Pierandrea Semeraro. Torna d'attualità la parola "progetto", intanto c'è da difendere la massima categoria

LECCE - La vittoria contro l'Udinese ha senza dubbio rilanciato il Lecce in classifica. Restare al di sotto di quota 30 avrebbe comportato un ulteriore sovraccarico psicologico per una squadra con pochi uomini di esperienza in grado di gestire una situazione oggettivamente delicata. L'inatteso scivolone del Parma e il punticino al sapore di biscotto (il primo della stagione, non l'ultimo) tra Sampdoria e Chievo avrebbero comunque scongiurato la condanna dei giallorossi in caso di sconfitta e tutto sarebbe stato ancora possibile.

Ma tra la teoria e la pratica, la differenza è abissale e forte dei tre punti conquistati domenica al Via del Mare, il Lecce si prepara alla trasferta in casa dei blucerchiati con una dote di serenità non trascurabile in un momento della stagione così "stressante". Non ci saranno squalificati, rientrerà Giacomazzi e per De Canio i problemi di abbondanza si riproporranno come non mai. Resta il fatto che la formazione che ha battuto i friulani pare, al momento, la migliore possibile. Bertolacci è stato dosato con il contagocce nella consapevolezza che, nella sorpresa generale, sarebbe potuto essere l'uomo in più nel finale di torneo. Fanno fede, in tal senso, le molteplici attestazioni di stima da parte del tecnico nei confronti del "suo" ragazzo. Non è un caso, del resto, che il ventenne romano, dopo il primo gol sia corso ad abbracciare l'allenatore.

Tra le conseguenze "positive" della vittoria contro la corazzata Udinese, bisogna annoverare anche le dichiarazioni urbi et orbi del presidente Pierandrea Semeraro, che ha investito il tecnico - sulla base del contratto quadriennale in vigore - della missione di proseguire nel progetto intrapreso, indipendentemente dalla categoria in cui giocherà il Lecce il prossimo anno. Il che significa cordoni della borsa stretti al minimo, operazioni in entrata eseguite come se si trattasse di interventi di microchirurgia e potenziamento di un settore giovanile che pare ancora navigare nella acque della transizione dopo un passato glorioso.

Non si capisce se sia stata una fuga in avanti oppure una semplice constatazione dello stato dell'arte ma resta il fatto che il primo passo è stato fatto. Quello che conta adesso, tuttavia, avviene sul campo da gioco: secondo De Canio, dopo i risultati dell'ultima giornata, la quota salvezza si è leggermente abbassata, attestandosi sui 36-37 punti. L'errore peggiore sarebbe quello di considerare l'obiettivo improvvisamente vicino, così come è stato un errore madornale e potenzialmente letale per tutto l'ambiente aver creduto che la strada per l'Inferno fosse tutta in discesa

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