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La felicità di Zanchetta, l'onestà di Materazzi

Tra i più contenti per questo storico risultato c'è capitan Zanchetta. Non ha segnato, ma ha "lavorato" una quantità infinita di palloni a centrocampo. Mettendo lo zampino nel terzo gol

Tra i più contenti per questo storico risultato c'è capitan Zanchetta. Non ha segnato, ma ha "lavorato" una quantità infinita di palloni a centrocampo. Mettendo lo zampino nel terzo gol. Il suo fendente è stato corretto in rete a pochi passi dalla linea da Abbruscato. Zanchetta, dopo un avvio di stagione caratterizzato da infortuni, ora sta rientrando in forma. Anche lui si sofferma su questo strepitoso successo, spiegando come la "chiave di lettura" della gara sia stata proprio il primo gol del Lecce, sempre ad opera di Abbruscato, che ha spianato la strada alla vittoria. Anche se la rete, per il regista del Lecce, sarebbe potuta arrivare ben prima della mezzora, nei dieci minuti iniziali di pressione dei salentini. Dall'altra parte, il tecnico del Bari Materazzi non si nasconde e, con mola onestà, ammette: "Il Lecce è stato superiore, i quattro gol ci stanno tutti".

In casa biancorossa, ovviamente, c'è rammarico per la traversa di Cavalli, arrivata subito dopo il vantaggio leccese, che avrebbe potuto dare un'impronta diversa alla partita. Ma è lo stesso tecnico, visibilmente amareggiato, a ricordare che "il Bari ha giocato solo la prima mezzora". Spiega quindi di aver fatto tutto il possibile per raddrizzare la gara in corsa, cambiando modulo, ma senza risultati evidenti. "Ma rifarei esattamente le stesse scelte". Manca all'appello in sala stampa, invece, Papadopulo. E' "fuggito" via per non perdere la coincidenza area - questa la spiegazione -, senza rilasciare neanche un commento su questa storica affermazione del Lecce. E proprio quella del maestro d'orchestra è stata l'unica nota stonata di un concerto altrimenti perfetto.

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