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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lecce, a Brescia pareggio pesante con finale thrilling

Partenza sprint del Brescia che dopo 19 minuti è già sul due a zero. Corvia entra e segna, poi nella ripresa ci pensa capitan Munari a completare la rimonta. Nel recupero annullato gol a Caracciolo

Nel diario di bordo di questo campionato bisogna contrassegnare con un asterisco il minuto 93 di Brescia-Lecce. I giallorossi regalano un angolo alle rondinelle, stanche e disperate, per una mezza incomprensione tra Brivio e Rosati. Dal calcio da fermo nasce una paurosa mischia a tre metri dalla porta, Olivera cade a terra e serve un assist involontario a Caracciolo che la mette dentro.

Sullo sfondo dell'esultanza dei padroni di casa spunta la bandierina alzata dall'assistente Alessandroni, evidentemente convinto che il passaggio decisivo sia stato effettuato da un bresciano. Pericolo scampato e un punto d'oro per il Lecce, che mantiene quattro lunghezze di vantaggio sulla squadra di Iachini oltre al vantaggio nello scontro diretto.

Partita molto intensa, complicata da un manto erboso reso scivoloso dalla pioggia e dalla neve caduta sulla città lombarda prima del match, e finale col fiato sospeso. Un tempo per parte e posta equamente divisa, anche se il peso specifico del punto conquistato dai salentini è assai maggiore.

Primo tempo: Approccio sbagliato del Lecce, il Brescia ne approfitta, Corvia accorcia le distanze

De Canio conferma le ipotesi della vigilia con un centrocampo a cinque: Bertolacci, Olivera e Munari giocano da centrali, Grossmuller viene dirottato a destra con Mesbah sulla sinistra. Nel Brescia Mareco sostituisce l'influenzato Bega; Diamanti e Zambelli esterni alti a sostegno di Caracciolo.

La partenza del Brescia è autorevole e l'occupazione della metà campo avversaria costante. Il Lecce non trova le giuste contromisure, va in apprensione sulle corsie esterne e nella zona centrale non oppone la necessaria forza d'urto. Al 13' la prima ghiotta occasione per i padroni di casa: Rosati respinge con prontezza un tiro velenoso di Diamanti e Konè spedisce fuori in scivolata.

Il vantaggio arriva dopo quattro minuti quando per Caracciolo è fin troppo facile girare di testa alle spalle di Rosati un cross di Zambelli, effettuato in tutta tranquillità. Il tentativo di applicare la tattica del fuorigioco è grossolano e l'airone bresciano si conferma bestia nera per il Lecce. Invece della reazione degli ospiti, al 19' arriva il raddoppio, sempre di testa, grazie a Zoboli che raccoglie, anche lui indisturbato, un calcio d'angolo dalla sinistra.

A questo punto De Canio ordina un cambio: entra Corvia per Grossmuller e la squadra si dispone con un classico 4-4-2. Jeda continua però a cercare palla sulla trequarti, nel tentativo di portare fuori zona i centrali del Brescia e di favorire le incursioni dei centrocampisti. Proprio un passaggio in diagonale del brasiliano mette Munari in condizioni di servire l'attaccante romano che, in posizione regolare, batte Arcari con un tocco morbido. Il Lecce ritorna in partita ma al 27' Konè avrebbe potuto definitivamente chiuderla: per fortuna dei giallorossi il greco, da posizione favorevole, chiude troppo il tiro e la palla si spegne sul fondo.

Secondo tempo: I giallorossi assumono il controllo del gioco, trovano il pareggio e si salvano in extremis

Avvio di ripresa con il Lecce più determinato ed ordinato. Dopo una respinta col piede da parte di Rosati, al quarto minuto, su punizione di Diamanti che gli rimbalza davanti, il Brescia arretra il proprio baricentro preparandosi alle ripartenze. I giallorossi non cadono nella trappola e proseguono nella ricerca di trame efficaci piuttosto che di improbabili lanci lunghi. Bertolacci si muove con maggiore disinvoltura nell'impostazione del gioco e Munari e Olivera prevalgono spesso e volentieri sul centrocampo bresciano nel quale inizia ad affiorare la stanchezza.

Al 19' una buona occasione per Mesbah che raccoglie una corta respinta della difesa e, dal vertice sinistro dell'area, spara un bolide sul quale Arcari, ben piazzato, si oppone con efficacia. Due minuti dopo la prima sostituzione per entrambe le squadre: Piatti rileva Bertolacci, richiamato in panchina per un indurimento alla coscia mentre Eder sostituisce Diamanti. Il Lecce accentua la sua propensione offensiva e raggiunge il pareggio grazie a Munari - capitano nell'occasione - che approfitta della mezza dormita del suo avversario e trasforma in assist un fallo laterale di Mesbah, superando l'estremo bresciano con un tiro di destro leggermente deviato dalla disperata scivolata di Mareco.

Con venti minuti più recupero da giocare l'inerzia della gara è decisamente dalla parte dei giallorossi. Corvia e Jeda fanno un grande lavoro in fase di ripiegamento mentre Piatti prova a rendersi pericoloso tra le linee. Nel giro di due minuti i primi cartellini gialli dell'incontro: dopo una direzione di gara assai british, Morganti sventola il giallo prima in faccia a Gustavo per una spallata a Eder e poi a Zoboli per una entrataccia su Jeda.

Iachini prova a dare un cambio di marcia inserendo al 30' Lanzafame per Hetemaj e Rizzo risponde con Coppola per Jeda. Il pareggio al Lecce va bene e lasciare contemporaneamente in campo Piatti, Corvia e Jeda sarebbe stata un'imprudenza anche in virtù della mancanza simultanea di Vives e Giacomazzi.

Il Brescia ricorre sistematicamente ai lanci lunghi che favoriscono la resistenza di Fabiano e compagni che ricorrono anche a qualche ostruzione per guadagnare secondi: Mesbah e Corvia si fanno ammonire per la causa. Infine l'episodio finale che indubbiamente favorisce i giallorossi ai quali però va dato il merito di aver recuperato una gara attraverso una prestazione ancora una volta convincente, almeno nella ripresa, e resa ulteriormente significativa considerando le diverse assenze.

La vittoria del Cesena ha ridotto di un punto il vantaggio dei salentini sulla zona rossa ma la vitalità e la capacità di reazione dimostrate a Brescia sono un'ampia garanzia per il prosieguo del campionato.

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