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Lecce, a Palermo si cambia ancora. Forfait per quattro

Problemi fisici di varia natura hanno escluso anche Giuliatto, Di Michele, Chevantón e Vives dalla rosa dei convocati. De Canio: "Atleticamente e tatticamente alcuni sono al 50 per cento"

Con la rifinitura a porte chiuse, sotto scrosci di pioggia, è terminata la preparazione del Lecce in vista della difficile trasferta al Renzo Barbera. La vigilia della quinta giornata di campionato è stata movimentata dalla conferma di una lunga lista di indisponibili e dalla chiusura dell'aeroporto di Punta Raisi fino alle 21 di oggi anche se il provvedimento potrebbe estendersi alla giornata di domani. Ieri sera ci sono stati problemi in fase di atterraggio per un velivolo che ha anticipato l'impatto con la pista, a poche decine di metri dalla scogliera, provocando il ferimento lieve di una trentina di passeggeri. E' in corso un'inchiesta per chiarire i contorni di quella che alcuni definiscono una tragedia sfiorata. La comitiva giallorossa è stata dunque dirottata su Trapani dove arriverà nel tardo pomeriggio.

Quasi una rivoluzione forzata

Fortuna che la rosa del Lecce è ampia perché se così non fosse, la squadra partirebbe per Palermo in piena emergenza. All'infortunato Reginiussen, che si sta allenando per recuperare dalla tendinopatia, si sono aggiunti quattro acciaccati: Di Michele e Giuliatto per affaticamento, Vives per un risentimento muscolare. Dopo due partite ad alta intensità, come quelle contro Cesena e Parma, è abbastanza ovvio che De Canio non voglia rischiare infortuni più seri. Cheva, che negli ultimi giorni non si è allenato per sottoporsi ad una terapia al ginocchio destro, si è aggiunto definitivamente alla lista degli indisponibili. Restano fuori per scelta tecnica Diamoutene, Bergougnoux e Petrachi. Stando così le cose, inevitabilmente si restringono le alternative per il tecnico giallorosso. Per il ruolo di terzino destro sono in ballottaggio Rispoli, che non ha ancora giocato un minuto, e Donati che invece fu schierato titolare a San Siro. Al centro della difesa probabile conferma di Gustavo e Ferrario mentre sulla sinistra dovrebbe giocare l'algerino Mesbah. Per quanto riguarda il reparto centrale, se l'allenatore del Lecce dovesse optare per il modulo 4-1-4-1, allora è possibile la conferma di Giacomazzi davanti alla difesa, posizione nella quale sta rendendo assai bene, con Grossmuller e Munari centrali e Piatti e Olivera ( o Jeda) esterni. Corvia dovrebbe essere l'unico attaccante di ruolo. De Canio, come sua abitudine, comunicherà la formazione solo poche ore prima della partita e fino a quel momento vaglierà tutte le soluzioni a disposizione.

Scelte dettate dalla condizione fisica e tattica

Che il Lecce non si stia esprimendo al massimo delle proprie potenzialità è anche legittimo a questo punto della stagione ma lo stato di forma di alcuni calciatori è ancora piuttosto precario, come conferma lo stesso tecnico: "Alcuni elementi sono al 50% dal punto di vista atletico e tattico e questo condiziona evidentemente la valutazione generale". Potrebbe essere un leggero vantaggio, almeno, il giorno in meno di riposo per il Palermo che ha giocato a Torino nel posticipo? "A questi livelli la condizione psicologica annulla queste sottili differenze", chiosa De Canio che sa di trovarsi davanti un avversario terribile: "Immagino che dopo la vittoria ottenuta in quel modo ci sia una maggiore convinzione in una squadra già forte di suo". Fortuna quindi che non sarà del match Fabrizio Miccoli; anche il tecnico del Lecce appartiene alla scuola di pensiero secondo la quale uno come l'attaccante di San Donato è sempre meglio evitarlo: "In questo momento è uno di migliori in circolazione. E' cresciuto come maturità ed ha accumulato molta esperienza".

Due squadre che si affronteranno a viso aperto

Diverse per caratura tecnica, Lecce e Palermo hanno qualcosa in comune. Ne è convinto il tecnico del Lecce che dice: "La filosofia con cui sono state costruite, più o meno volutamente, è simile. Tutte e due cercano di fare gioco". Probabilmente non sarà la splendida partita di 5 anni fa quando i padroni di casa di Guidolin si imposero di misura per 3 a 2 contro i giallorossi allenati da Zeman, al termine di una della gare più spettacolari nella storia del calcio italiano. Era il 21 febbraio del 2005, le squadre erano probabilmente al top della condizione fisica. Il match di domani sarà comunque disputato senza eccessivi timori dal Lecce che, come esige il suo allenatore, deve provare a fare il suo gioco, anche se con intelligenza, in base cioè alle caratteristiche degli avversari.

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