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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Lecce, è ancora buio: Catanzaro vince 2 a 1. Per la panchina di Moriero ore decisive

Quarta sconfitta consecutiva per i giallorossi che finiscono in nove per le espulsioni di Ferrero e D'Ambrosio. La prima frazione si chiude con gli ospiti avanti con goal di Marchi su errore di Bleve. D'Ambrosio pareggia al 47 ma Fioretti in contropiede non perdona

LECCE – Un vortice senza fine lascia il Lecce, da solo, all’ultimo posto in classifica e in un clima di resa dei conti: dalla Tribuna Est, poi condiviso dal settore di fronte, il primo perentorio coro contro la famiglia Tesoro rompe una tregua che nemmeno la finale persa contro il Carpi il 16 giugno aveva toccato.

Il Catanzaro, ha appena espugnato il Via del mare con il risultato di 2 a 1, condannando i giallorossi alla quarta sconfitta consecutiva. Francesco Moriero, l’unico a presentarsi in conferenza stampa, tiene duro e non molla. Tocca alla società, eventualmente, assumersi la responsabilità dell’esonero. Il presidente, Savino Tesoro, deciderà nella prossime ore cosa fare per provare ad invertire la rotta.

In campo tutto ha girato per il verso sbagliato e anche i singoli episodi non lasciano scampo, per quanto non possano essere usati come alibi di una prestazione ancora molto al di sotto delle aspettative: Bleve, preferito a Perucchini, al settimo minuto ne fa una grossa assistendo inerme agli sviluppi del cross che trova il colpo di testa di Marchi - un brevilineo - per il primo goal dei calabresi. Vinetot, alla mezz’ora della ripresa, appena entrato, si perde Fioretti che allunga in velocità e trafigge il portiere con un diagonale.

Il Catanzaro di mister Brevi ha recitato alla perfezione – ma con un atteggiamento ostruzionistico vicino all’antisportività – il ruolo che si era assegnato: quello di colpire una squadra obbligata a vincere con i nervi a fior di pelle. Passata in vantaggio, la compagine calabrese ha sfiorato per due volte il raddoppio, all’11’ e al 22’ con Fioretti, mentre Miccoli ha inquadrato la porta di Bindi al 17’ con un tiro di sinistro deviato in corner da un difensore. Prima dell’intervallo Bellazzini ha due buone opportunità per rimettere il Lecce in carreggiata: al 35’ il suo diagonale viene smanacciato dall’estremo ospite che si ripete al 44’ alzando oltre la traversa una bella punizione del pisano. Il capitano dei salentini, intanto, è a bordo campo, per un problema muscolare: al suo posto entra Beretta.

I giallorossi di Moriero, nella ripresa, ripartono nel migliore dei modi, trovando la rete del momentaneo pareggio dopo soli due minuti: sugli sviluppi di un corner è D’Ambrosio a correggere sotto porta con un tocco vincente. Il pubblico, diligente fino a quel momento nel non infierire sugli errori dei calciatori, ritrova anche un pizzico di entusiasmo e i padroni di casa costringono gli avversari nella loro metà campo. Nel momento migliore però l’errore di Nunzella e la conseguente espulsione di Ferrero (62’) obbligano il tecnico a puntella la difesa con l’inserimento di Vinetot che tre minuti dopo il suo ingresso concede a Fioretti lo spazio e il tempo per far ripiombare il Via del Mare nell’incubo.  

rosso_ferrero-2Al 77’ esce anche Bellazzini per Ferreira Pinto e un minuto dopo D’Ambrosio si becca due cartellini: un’ammonizione per un fallo e un rosso diretto per frasi irriguardose verso il direttore di gara, Giovani. In nove contro undici il Lecce fa quello che può: Salvi si fa carico di un lavoro impressionante, Martinez prova a dargli una mano, la squadra dimostra di voler giocare per il suo tecnico. Per due volte Zigoni non imprime al pallone la giusta forza, a centro area: prima con una semirovesciata poi con un colpo di testa. Melara, infine, in pieno recupero obbliga Bindi alla parata che salva la vittoria del Catanzaro.

Il finale è tetro: Moriero va a ringraziare i suoi giocatori, uno ad uno, dando l’impressione di essere giunto all’atto conclusivo della sua esperienza sulla panchina del Lecce. D’Ambrosio, seduto in panchina con Martinez piange stringendo la testa tra le mani. Un’immagine che, purtroppo, fotografa alla perfezione la fase nerissima che sta attraversando la squadra leccese.

Ancora errori, quarta sconfitta consecutiva

Il tabellino di Lecce - Catanzaro.

Lecce: Bleve; D’Ambrosio, Martinez, Ferrero, Nunzella; Melara, Salvi, Amodio (62’ Vinetot), Bellazzini (77’ Ferreira Pinto); Miccoli (cap.) (36’ Beretta), Zigoni.  A disposizione: Perucchini, Sales, Monaco, Doumbia. Allenatore: Moriero.

Catanzaro: Bindi; Catacchini, Rigione, Ferraro (cap.), Sabatino; Marchi (70’ Casini), Vitiello, Benedetti, Martignago (57’ Fiore); Fioretti (85’ Tortolano), Germinale. A disposizione: Scuffia, Orchi, Calvarese, Uliano. Allenatore: Brevi.

Arbitro: Giovani di Grosseto.

Ammoniti: 38’ Nuzella (C) 42’ Vitiello (C), 51’ Ferrero (L), 60’ Marchi (C), 78’ D’Ambrosio (L), 86’ Ferreira Pinto (L)

Espulso: 61’ Ferrero (L) 78’ D’Ambrosio (L).

Marcatori: 7’ Marchi (C); 47’ D’Ambrosio, 65’ Fioretti (C).

Spettatori: 3893 di cui 2216 abbonati.

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