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Lecce, con la Lazio in forse Castillo. Rientra Vives?

L'attaccante rischia di saltare la sfida con i biancocelesti, per il centrocampista potrebbe invece sorge la suggestiva ipotesi di un impiego da trequartista. Nella Lazio in dubbio Pandev

Non sarà proprio la gara della svolta, ma poco ci manca. Non capitalizzare i momentanei vantaggi conseguiti con il Torino ed in casa del Chievo è una condizione che riveste oggi un peso specifico non indifferente sull'impegno con la Lazio. Partita alla quale il Lecce di Beretta sarebbe potuto arrivare con più serenità, se non si fosse fatto travolgere da alcune ingenuità riviste, per la verità, anche a Cagliari. Morale di tutto, oltre ad avere necessità di punti freschi per allontanare i pericoli sempre troppo vicini di essere risucchiati nella zona d'ombra, i salentini hanno oggi più che mai l'obbligo di cercare una vittoria tra le mura amiche ormai diventata quasi una chimera. Il 2 a 0 rifilato proprio al già citato Cagliari (ma si era all'andata) è un ricordo sfumato che sembra perdersi nella notte dei tempi.

Peccato che per ogni buona notizia, ecco in agguato un problema. Vives e Munari, smaltiti gli infortuni, tornano disponibili. E soprattutto per il primo si potrebbe profilare un rilancio fin dal primo minuto. Per le sue caratteristiche offensive, Beretta lo ha sperimentato in allenamento nel ruolo di centrocampista avanzato. Ma rischia di saltare l'impegno il capocannoniere giallorosso, Nacho Castillo. L'attaccante argentino è tornato dalla Sardegna con un ginocchio malmesso. Frutto di uno scontro di gioco rimediato nel primo tempo. Al Sant'Elia ha stretto i denti finché ha potuto, prima di abbandonare i giochi, e senza mai riuscire ad incidere. Per ora, a Calimera, sta svolgendo lavoro differenziato. E con lui anche Papa Waigo.

Per il resto, non dovrebbero esserci ulteriori incognite. In difesa, tutti disponibili. E mai come questa volta, problemi, ma d'abbondanza, a centrocampo: rientra anche Caserta. In tanti si giocheranno un ruolo e se dovesse concretizzarsi la suggestiva ipotesi di un Vives in funzione di trequartista alle spalle delle punte, per Giacomazzi potrebbe profilarsi un ritorno al ruolo di centrocampista di destra. Questo escluderebbe un reimpiego nell'immediato dello sfortunato Munari, stroncato da una forte contusione alla spalla proprio nel giorno della sua consacrazione, con la doppietta rifilata al Torino. Mentre a sinistra Ariatti si contenderebbe il posto con Caserta. Al centro, in fase di raccordo con la difesa, dovrebbe essere invece quasi scontato l'utilizzo di Edinho (piuttosto che di Zanchetta), che sta entrando abbastanza rapidamente negli schemi di gioco della sua nuova squadra. Resta quindi il dubbio per l'attacco. Se Castillo dovesse dare forfait, accanto a Tiribocchi giocherebbe Cacia, che pure non ha entusiasmato a Cagliari.

Vincere con la Lazio è (o, comunque, dovrebbe essere) il grido di battaglia di un Lecce dall'identità ancora sfumata, nonostante si sia ormai giunti nel cuore pulsante della stagione. Molti cambi tattici (4-3-1-2 e 4-3-3 in primis), molti cambi di uomini. A tutt'oggi i salentini non hanno una formazione "di base", ma un gruppo di calciatori che si alterna di partita in partita, e questo - è un'ipotesi, certo - potrebbe aver anche influito sul rendimento complessivo, non avendo ancora assimilato del tutto uno stile ben preciso, né avendo interpreti ben definiti. Davanti, una Lazio, quella dell'ex Delio Rossi (per i tifosi del Lecce un nome che rimanda ad una pagina sportiva storica) in crisi di risultati, anche se non di gioco (almeno, così sostengono diversi osservatori).

La difesa non è affatto impeccabile, certo, ma l'attacco vanta potenzialità da paura. La formazione di Lotito non naviga in ottime posizioni, e cerca un forte rilancio in classifica. Mancheranno per quest'impegno Ledesma e Meghni, l'impiego di Pandev non è ancora certo (ha subito un infortunio che l'ha obbligato a sedute di fisioterapia), ma bastano i nomi di Rocchi e Zarate per incutere un naturale timore reverenziale. La squadra è stata costruita da Lotito per puntare ad obiettivi di un certo spessore. A Lecce i capitolini cercano lo stimolo per ripartire. Se si considera che anche i salentini hanno bisogno di risollevarsi dopo l'ultima debacle, si comprende quanta delicatezza rivesta questa sfida.

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