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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lecce scettica: "Niente A diretta, saranno play off"

SONDAGGIO/ Tifosi delle curve e sostenitori vip, giornalisti e semplici appassionati, il coro è quasi unanime, con qualche eccezione: "Il Bologna batterà il Pisa e noi ce la giocheremo ai play-off"

Una città scettica e scottata attende l'esito di Lecce-Vicenza senza scatti di entusiasmo. Non ci sono bandiere appese ai balconi, non si respira la pizzicante atmosfera di festa di altre annate. L'imperativo che si trasmette seguendo il tam-tam della giungla è quello di non cedere alla tentazione di farsi lusingare dai sogni di ribaltoni romanzeschi. Meglio restare aggrappati alla realtà. Fatte alcune eccezioni, i più già vedono all'orizzonte addensarsi le nubi dei play-off. Un mini-torneo che mette ansia ai tifosi, già provati da una stagione da tachicardia. E in cui l'ondata di euforia del dopo-Albinboleffe s'è sciolta nella cupa disperazione del dopo Bari. Troppe emozioni uguali e contrarie in una sola settimana. C'è chi si sente svuotato. A microfoni spenti, qualcuno ammette: "Sono terrorizzato". La frase che ritorna martellante come il ritornello del motivo dell'estate è sempre la solita: "Il match-ball ce lo siamo giocato nel derby". E così, di Lecce-Vicenza quasi non si parla. Il discorso sulla sfida fra la squadra di Papadopulo e quella dell'ex Gregucci passa via come un sussurro, e immancabilmente ci si sofferma sulla partita del "Dall'Ara". Bologna-Pisa è la gara più attesa. Anche a Lecce.

Tifosi delle due curve e di altri settori, sostenitori vip, giornalisti, semplici appassionati. Bene o male sono tutti d'accordo: meglio non farsi trasportare dai sogni: il Bologna dovrebbe passare, ed il Lecce affacciarsi alla realtà delle sfide incrociate, che non piacciono a tutti, perché nel loro meccanismo tortuoso che vorrebbe innalzare la qualità del calcio, rischiano di premiare chi ha tirato i remi in barca da un bel po' o chi non merita del tutto il salto di categoria. Mario Contaldo, webmaster di LecceCalcio.net, uno dei "muri" on-line dove si ritrovano tifosi del Lecce sparsi in Italia, ha in mano da tempo il polso della situazione. Nelle sue parole, la sintesi di mille pensieri, che vanno dalle proteste vibranti verso l'allenatore, a chi ne difende l'operato, fino alle voci di chi non assume posizioni, ma chiede al pubblico di stringersi attorno alla squadra. "E' evidente che la sconfitta contro il Bari ci ha tagliato la strada nel momento più inopportuno", afferma. "Ritengo che le possibilità di passare già da domenica siano poche, statisticamente. Prepariamoci già alla lotta dei play-off, nella speranza di uscirne vincitori. C'è bisogno del massimo sostegno, da parte di tutti. Poi, alla fine, tireremo le somme di questa stagione".

Anche fra chi opera nell'ambito della società c'è cautela nei giudizi. Loredana Di Cuonzo, direttore editoriale delle pubblicazioni che fanno capo all'Unione sportiva Lecce, ricorda: "Certamente le possibilità che il Bologna perda con il Pisa non sono moltissime, ma, non per usare una frase fatta, nel calcio davvero tutto può accadere. Questo campionato ne è stato una prova: un continuo ribaltarsi delle posizioni di classifica in testa sino alla fine. Dunque, potrebbe anche accadere che, tenendo come premessa prima la nostra vittoria sul Vicenza, si vada direttamente in A. Fare vaticini non è possibile, le variabili sono tante, ma qualcosa di carino può sempre accadere". Il giornalista neretino Raffaele Pappadà, che collabora, fra gli altri, con la redazione sportiva di TeleRama, ha pochi dubbi e se pensa che il Lecce "abbia buone chance di andare in A", aggiunge: "Se dovessi dare delle percentuali non andrei oltre il 20 per cento per la qualificazione già domenica. Dubito che il Bologna, dopo essersi visto già superato, si lasci scappare in casa quest'ultimo match ball. Però sono convinto di una cosa, del fatto che nei play-off saremo i favoriti. Albinoleffe e Pisa hanno l'indicatore della condizione in ribasso, il Brescia è un incognita mentre noi abbiamo chiuso (eccezion fatta per il derby) in crescendo. Ad ogni buon conto non è il momento di criticare, semmai bisogna stare uniti per centrare l'obiettivo. I conti si faranno alla fine".

Se il giornalista quota 20 per cento, il tifoso della curva gioca decisamente al ribasso. "Spalletti - ricorda Gaetano Renda, sostenitore sfegatato dei giallorossi -, prima dell'ultima giornata di campionato, disse di avere l'1 per cento di possibilità di vincere lo scudetto. Noi, a mio parere, siamo più o meno nella stessa condizione; anzi... forse un po' peggio, perché il Pisa apparentemente sembra non avere motivazioni per cercare di fare la partita a Bologna. Sarebbe razionalmente più giusto, infatti, da parte loro, fare un grosso turn-over e riposarsi in vista della prima partita dei play off che si giocherà a soli tre giorni di distanza. L'unica motivazione possibile per i giocatori del Pisa potrebbe essere quella che, battendo il Bologna e sperando in un improbabile risultato positivo dell'Avellino appena retrocesso (a questo proposito… "grazie" ancora ai baresi per aver vinto contro l'Avellino domenica scorsa...) contro il Brescia, il Pisa potrebbe scavalcare proprio i bresciani in classifica e giocare la prima partita dei play off contro un Albinoleffe che, al momento, sembra essere la squadra più scarica delle sei di testa. Ma la palla, come al solito, è rotonda. Il nostro obbligo, in ogni caso, è quello di crederci. E' quello di crederci e di esserci".

Decisamente più ottimista Luciano Esposito, da Otranto. "Secondo me domenica il Pisa degli ex leccesi ci farà un grande favore andando persino a vincere in quel di Bologna. Che per la tensione non riuscirà neanche a segnare un goal. Il Lecce vincerà e con un solo goal facendo rimanere i tifosi sulle spine come sempre sino al fischio finale". Anche se il figlio Andrea la pensa diversamente: "Secondo me il Bologna vince con il Pisa e il Lecce dovrà disputare i play off. Vincerà gli scontri in una possibile finale con il Brescia". A mettere tutti d'accordo, ci pensa la moglie, Antonella: "Secondo me il Lecce andrà in A comunque ed è quello che alla fine importa". A proposito di Bologna. Pierdomenico La Mura è uno dei tanti leccesi che abitano e lavorano nella città felsinea. Da settimane deve digerire i commenti di amici e colleghi tifosi dei rossoblu. "Purtroppo secondo me il Lecce giocherà i play off contro squadre che sono molto peggio di noi, come dimostrato durante il campionato, ma che in questo momento sono molto più fresche e riposate. In particolar modo, mi riferisco al Brescia, che da due mesi si allena, invece di giocare".

"Come tutti sapevano e sanno - aggiunge La Mura - , la serie A diretta passava dal derby col Bari. Lo sapevano tutti, tranne il nostro allenatore, che ha impostato una partita d'attesa, pur sapendo che l'unica soddisfazione per i baresi era di metterci in grossa difficoltà nella nostra cavalcata verso la serie A. E ci sono riusciti. Andatelo a spiegare a Papadopulo che quella era un partita dove bisognava assaltare e non attendere. C'è infatti un tempo per attendere e c'è un tempo per pareggiare - dice con citazione biblica -, ma quella partita dovevamo vincerla. Io scrivo da Bologna e sono testimone di una città che domenica è pronta a festeggiare e che si domanda da due settimane come abbia mai fatto il Lecce a perdere in casa. Si chiedono meravigliati di come sia stato mai possibile, dato che oramai anche loro pensavano di dover fare i play off dopo la nostra vittoria a Bergamo. Rischiamo di trovarci a fine campionato con una squadra che avrà il miglior attacco, la migliore difesa, che avrà vinto undici partite fuori casa e - conclude - che non andrà in A".

"Secondo me la promozione diretta non è cosa fattibile. Sant'Oronzo è ancora lontano e non abbiamo molti altri santi…", commenta sarcastico Luca Invitto, che segue da anni il Lecce in curva Sud. "Ma non c'è problema: vinciamo i play-off. Siamo in assoluto i più forti delle quattro". Non ha dubbi l'avvocato Saverio Sticchi Damiani, da sempre attivo nello sport (di recente è stato fra i promotori del convegno "Profili di diritto sportivo" ed è attualmente vicepresidente della Virtus Casarano): "Il Pisa ha una rosa assai ridotta e domenica a Bologna farà giocare le riserve, molte delle quali sono giocatori della primavera. Credo che il Bologna vincerà senza difficoltà e che il Lecce affronterà mercoledì nei play off proprio il Pisa che schiererà i suoi titolari freschi e riposati. È evidente che il nostro match ball era contro il Bari...".

Poche speranze anche per il giornalista Francesco De Pascalis, anch'egli fedele della Sud: "Il Lecce 2007/2008 a mio modesto avviso è una delle squadre più forti nella storia della società di via Templari, un mix di esperienza, tecnica, forza, un po' meno di tattica. Sulla promozione diretta - aggiunge - le speranza sono ridotte al lumicino, forse poco più del 2 per cento di spallettiana memoria, ma io ci credo ancora. E comunque - conclude -entreremo di prepotenza dalla porta secondaria. Avanti Lecce, avanti Salento, solo per la maglia". Ivan Tortorella, fotografo che collabora con diverse testate, pensa che il campionato ormai non abbia più niente da dire. "Credo in un Pisa che va a Bologna con la testa già ai play off così come da tempo sta facendo il Brescia. Spero che ai play off alla fine la spunti la squadra che durante l'intero campionato, ha dimostrato di avere un organico di categoria superiore. Cioè il Lecce".

"La mia sensazione in merito è senza dubbio di pessimismo", attacca un altro tifoso, Fabio Antonucci. "Avevamo la possibilità di disputare tre finali giocando le quali, con la giusta grinta e la giusta concentrazione, nessuno ci avrebbe potuto negare l'ambito traguardo della promozione diretta. Invece abbiamo perso, e anche malamente, quella forse più importante e che rivestiva per tutti significati particolari, ossia il derby casalingo. Per domenica non mi faccio illusioni di sorta, il Pisa ormai ha la testa ai playoff e non rischierà di certo le gambe ed eventuali cartellini rossi che comporterebbero defezioni importanti ai playoff, per andare a cogliere quella che sarebbe, a mio parere, la più inutile delle vittorie. Insomma un Pisa già mentalmente ai playoff non sarà di certo avversario scomodo per un Bologna la cui festa è solo una questione di ore, purtroppo".

"La mia risposta è secca come la terra salentina dopo questo primo caldo estivo: no". Risponde con questa metafora Roberto Mariano, da sempre presente in curva Nord, alla domanda se il Lecce abbia possibilità di approdare al massimo campionato già da domenica. "Abbiamo avuto un match-ball col Bari e l'abbiamo perso nel peggior modo possibile. Tra l'altro, un match-ball insperato che la clamorosa sconfitta del Bologna a Grosseto ci aveva servito su un piatto d'argento. Per quanto riguarda la gara al "Dall'Ara" di sabato - aggiunge - , vedo il Pisa che si risparmierà per affrontare al meglio la prima gara di playoff di tre giorni dopo, contro un Lecce in riserva di energie, ma ugualmente forte. Poi il leccese Petrachi, l'ex tecnico Ventura e il brasiliano Juliano, tutti per motivi diversi, ci terranno in particolar modo a passare il turno... A proposito di playoff - dice ancora Mariano -, mi piacerebbe sapere come l'Unione sportiva Lecce si comporterà con gli attuali abbonati, che non chiedono sconti, ma almeno una prelazione sull'acquisto dei biglietti, come fanno in questi casi tutte le società calcistiche che sanno di avere degli abbonati non solo quando è in atto la sottoscrizione estiva delle tessere. Inutile dire che in tal senso sono pessimista - conclude , perché in via Templari avranno ben altro a cui pensare..."

"Potrei dire che tutto può accadere, dato che si tratta di pallone. Dico che la "risposta" avremmo potuto darcela già da dopo la gara contro un Albinoleffe che era da tempo andato oltre le aspettative. Non abbiamo voluto. Non abbiamo osato. Proprio nel momento in cui avremmo dovuto. E la lotteria dei risultati può essere favorevole come scontata in questo momento". La pensa così Beppe Ariano, leccese e residente a Milano. E' fra i tanti che avevano deciso di scendere nel Salento per assistere al derby. Il ritorno in Lombardia non è stato tra i più felici. "Considerati i risultati di tutto rispetto che il Lecce ha raggiunto, che una corda della chitarra si rompa può anche starci. Ma sentir quel suono stonato, con le parole dell'allenatore Papadopulo che fanno riferimento al rinnovo del suo contratto alla vigilia di un match così importante, mi fa venir voglia di diventare "sordo" come quelli che sono stati capaci di farsele scivolare addosso, quelle parole. Non voglio dire che Papadopulo abbia l'obbligo di portarci in serie A. Al limite gli contesto che mi abbia offeso con quella dichiarazione in merito al suo rinnovo contrattuale. Lo 0-4 dell'andata rimane senza ombra di dubbio. Io non lo so - aggiunge - se il Lecce riuscirà o meno nell'intento. Dato che non è più un'impresa. La volta che affrontammo agguerriti gli spareggi contro Cesena e Cremonese non ci andò bene. Per il momento, un obbligo c'è - conclude Ariano - ed è quello di vincere domenica contro il Vicenza. Avanti Lecce".

"Io penso che i giochi siano fatti", gli fa eco Maurizio Monte, squinzanese, noto per aver scritto il libro "Lecce-Ravenna - andata e ritorno", in cui, tratteggiando la figura dell'emigrante salentino, in più parti eviscera tutta la sua passione per i colori giallorossi. "Penso che domenica prossima il Bologna vincerà a mani basse. Il Pisa non ha nessun interesse a sprecare energie in una partita di cui, se potesse, farebbe volentieri a meno. Ventura, in un Dall'Ara tutto esaurito, schiererà molti giovani dando la possibilità di riposare ai giocatori che costituiscono lo zoccolo duro della squadra. Tuttavia, in prospettiva play off, è una scelta condivisibile anche se dolorosa per noi leccesi. Il Pisa, così come il Brescia, ha tirato i remi in barca da due mesi ormai. La compagine toscana - aggiunge Monte - ha spinto un po' sull'acceleratore solo nelle ultime due settimane, cioè quando sentiva il fiato del Rimini sul collo. Oggi, ad obiettivo raggiunto, è impensabile che il Pisa faccia lo sgambetto ad un Bologna che sarebbe poi costretto a sfidare nuovamente nei play off... "Cà nisciun è fess", dicono a Napoli".

"Spero che il Pisa onori fino in fondo il bel campionato che ha disputato - dice un altro tifoso, Piero De Giorgi, - ma francamente temo che il Lecce sia destinato ai play off. Occorre in ogni caso che tutta la cittadinanza si unisca intorno a questa squadra che derby a parte ha meritato il salto nella massima serie". "Nonostante io non sia un grande esperto di calcio, azzarderò un pronostico - risponde invece l'avvocato Tommaso Stefanizzo: "Secondo me, purtroppo, non riusciremo già domenica a salire in serie A, ma ci toccherà andare ai play off; ai quali arriveremo stanchi, visto il prevedibile sforzo di domenica prossima, a differenza dei nostri concorrenti che hanno tirato i remi in barca e si preparano, anche atleticamente, già da tempo".

Al pessimismo di Stefanizzo, si contrappone l'ottimismo della giornalista sportiva Serena Fasiello: "Quando si tratta del Lecce io sono sempre ottimista - dice - e credo che se il Pisa giocasse semplicemente come sa giocare e come ha fatto finora, il "vecchio" Bologna non avrebbe grandi possibilità. Me lo auguro perché non ho mai ritenuto i rossoblu particolarmente meritevoli della promozione e perché penso che, tra tutte le squadre in corsa, sia quella che ha ricevuto più favori dalla dea bendata. Tra tantissimi alti e qualche basso (fisiologico e naturale) penso invece che insieme al Chievo, il Lecce sia la squadra che ha guadagnato la A sul campo, per la forza dell'organico e per lo spirito di gruppo che l'ha sempre contraddistinta. Su Papadopulo - aggiunge e conclude Serena Fasiello - dico solo che ognuno può pensarla come vuole, a livello umano, ma dal punto di vista tecnico-professionale ci sono numeri a suo favore che non possono essere smentiti. Sarebbe da ottusi contestare l'evidenza e l'aritmetica".

"Purtroppo penso che il Pisa non riuscirà a fermare il Bologna, anche se, tutto sommato, forse alla squadra di Ventura non piacerà trovarsi subito il Lecce nei play-off, cosa che accadrebbe se la classifica restasse immutata dopo il prossimo turno", sostiene Piergiorgio Fiorentino, esperto di sport a 360 gradi (segue in particolare il basket). "Tuttavia, dato che al Pisa mancheranno molti titolari e Bologna sarà una bolgia, non mi farei troppe illusioni, anche se il pallone è rotondo... Quanto al Lecce, dopo un campionato da incorniciare (a parte il derby e qualche pareggio casalingo dir poco scandaloso, vedi Grosseto o Messina...) gli eventuali play-off non vanno visti come una sciagura, a patto che si decida di giocare a calcio, cosa che il Lecce può e sa fare, e non ci si adagi sugli allori del terzo posto grazie al quale ci bastano quattro pareggi". Mentre è come sempre ottimista il consigliere del Cento moderato Wojtek Pankiewicz, che sogna una festa in grande stile: "Entrerò nello stadio con la sciarpa giallorossa al collo, ma in macchina terrò pronti i bandieroni che mi serviranno subito dopo la partita ad invadere le strade di Lecce per i caroselli che festeggeranno il nostro ritorno in serie A. Penso, infatti, che il Pisa più rilassato abbia interesse a battere il Bologna paralizzato dall'obbligo di vincere a tutti i costi. Tutti allo stadio. Ora più che mai forza Lecce". Moderato, ma solo in politica.

Di diverso parere Massimo Alemanno, anch'egli grande tifoso del Lecce ed ex direttore sportivo del Nardò. "Secondo me il Lecce è destinato a disputare i play-off, perché il Pisa non avrebbe alcun vantaggio nel giocare a Bologna la partita della vita; anzi cercherà di risparmiarsi come sta già facendo da tempo, insieme al Brescia, e farà scendere in campo le seconde linee. Comunque il Lecce, anche se nel corso del campionato ha avuto un rendimento straordinario, non meriterebbe la promozione diretta, in quanto Chievo e Bologna hanno dimostrato di avere qualcosa in più. Infatti - conclude -, se non erro, in tutto il campionato, solo in due occasioni (fatta eccezione per le prime giornate di campionato) il Lecce ha occupato la seconda posizione". Per Gabriele Quarta, tifoso della Est, "le possibilità di centrare la promozione in A domenica prossima sono pari al 5 per cento, per essere ottimisti. Si dice che la palla è rotonda, che le partite cominciano dallo zero a zero, ecctera, ma sappiamo bene che i miracoli si verificano una volta ogni morte di papa. Il Bologna non sbaglierà il match point e il Pisa è già con la testa all'Arena Garibaldi per l'appuntamento (insperato a inizio stagione) del 4 giugno. Spero ovviamente di sbagliarmi e festeggiare, ma il Lecce - conclude Quarta- ha sprecato troppe occasioni e deve solo fare mea culpa". Insomma, a poche ore dall'ultima di campionato, i sogni e le illusioni sono per pochi. Sarà la sfera di cuoio a decidere le sorti di una stagione estenuante.

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