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Ragione e sofferenza, il Lecce serve il poker. Strepitosi Muriel e Cuadrado

I giallorossi conquistano tre punti fondamentali al termine di un match molto sofferto. Puntuale Benassi, decisivi i due colombiani con i loro ubriacanti dribbling. Una splendida punizione di Brivio suggella la vittoria col Siena

LECCE - Obiettivo centrato per il Lecce di Serse Cosmi al termine di un match dai due volti: nella prima parte i giallorossi sono rimasti ingabbiati dal pressing del Siena, riuscendo a pareggiare con una zampata sottoporta di Muriel il vantaggio siglato da Del Grosso su cross di Angelo. Nella ripresa ci ha pensato prima Benassi, al termine di un'azione molto contestata, a mantenere la gara in equilibrio fino ad una deliziosa serpentina del giovane talento colombiano che ha invertito l'inerzia dalla gara consentendo a Di Michele, su penalty, a ribaltare un risultato che ha poi assunto dimensioni forse bugiarde grazie ad una volata di Cuadrado conclusa con un "cucchiaio" e ad una magistrale punizione di un sempre più convincente Brivio, proprio sul triplice fischio dell'arbitro Rizzoli.

C'è molta sofferenza nella vittoria odierna dei salentini che restano in piena corsa salvezza. I giallorossi, al cospetto di una squadra che gioca un buon calcio ma che soprattutto è ben organizzata tatticamente, hanno avuto il grande merito di restare aggrappati ad un match in salita grazie al proprio portiere e ad uno spirito di abnegazione collettivo che ha evitato la "Caporetto" che, con ogni probabilità, avrebbe spinto il Lecce con un piede e mezzo in serie B. Ed è qui la novità sostanziale che, insieme ai tre punti, fa ben sperare per il prosieguo del campionato: la tenuta mentale e l'intensità agonistica hanno ammortizzato una manovra lenta e prevedibile, acuita dalla mancanza comprovata di un play in grado di dettare il cambio dei tempi dell'azione. 

Primo tempo: Lecce contratto, Siena autorevole. Al guizzo di Del Grosso rimedia Muriel in mischia.

Dopo un paio di iniziative interessanti di Cuadrado e Muriel, che saggiano la consistenza difensiva degli ospiti, Esposito è costretto a dare forfait per infortunio. Entra Di Matteo e Brivio va a fare il terzo centrale con Oddo e Carrozzieri. L'ex palermitano, prima ancora di calarsi nel match, rinvia corto sui piedi di Rossettini il cui bolide scagliato all'altezza del dischetto viene deviato in corner da Oddo. 

Il Lecce non riesce a ingranare la marcia giusta perchè i bianconeri portano un pressing molto alto, attaccando con tre uomini l'impostazione inziale della manovra. Lo fanno, oramai, tutte le squadre di scena al Via del Mare anche perchè sono consapevoli che ai padroni di casa manca un direttore d'orchestra. Al minuto 21' Reginaldo, in velocità, supera Carrozzieri e va giù: dalla tribuna il rigore appare netto ma Rizzoli è a pochi metri e coglie la simulazione dell'attaccante, ammonendolo. Ma il Siena continua a tessere la sua tela, approfittando anche di uno eccessivo sfilacciamento tra i reparti giallorossi, e passa al 25' con un tocco dell'accorrente Del Grosso imbeccato da un preciso assist, piovuto dalla parte opposta dell'area, di Angelo che era stato agevolato da un anticipo mancato da parte di Brivio. 

La reazione del Lecce non tarda ad arrivare grazie ad una iniziativa di Muriel che, dal limite dell'area di rigore, porta il difensore sul lato sinistro, ritorna sui suoi passi con una piroetta e calcia di destro trovando pronto Pegolo. Sull'angolo successivo, calciato da Cuadrado al 32', Di Michele allunga la traiettoria del pallone sul quale il collega di reparto è lesto a ribadire in rete. Sospiro di sollievo per un Lecce che rientra negli spogliatoi tra timidi applausi di incorraggiamento e qualche precipitato mugugno.

Secondo tempo: Benassi sventa il raddoppio, Muriel si conquista il rigore del 2 a 1. Eurogol di Cuadrdo e Brivio.

Il primo cambio della ripresa è ordinato da Sannino che inserisce al 61' Gazzi per Parravicini. Poco dopo l'azione che, al pari della simulazione di Reginaldo, contribuisce a invertire la rotta di una partita molto problematica per il Lecce: Obodo e Brienza restano a terra doloranti dopo essersi scontrati contendendosi un pallone sulla trequarti del Siena, Angelo riparte in profondità, raggiunge il fondo e mette in mezzo per Calaiò che spara senza pensarci due volte verso la porta, ma Benassi, in uscita, si oppone con bravura. Scoppia il finimondo: Carrozzieri inveisce contro l'attaccante che aveva immediatamente prima calciato a rete, si crea un parapiglia ma Rizzoli riesce a tenere la situazione sotto controllo estraendo il cartellino giallo per il difensore del Lecce.

Al 57' la seconda sostituzione dei toscani, Destro per Calaiò e due minuti dopo Bertolacci per Obdo. Ospiti ancora pericolosi al 64' sugli sviluppi di una punizione: Benassi respinge verso Destro che calcia ma il portiere del Lecce non si fa cogliere di sorpresa. Tre minuti dopo il capolavoro di Muriel che si beve quattro avversari, l'ultimo dei quali, Gazzi lo sbilancia mandandolo giù. L'arbitro fischia il penalty e la decisione appare corretta. Di Michele, dal dischetto, non perdona, riscattando così una prestazione fino a quel momento farraginosa. Sannino, con l'inserimento di Giorgi per Contini, passa al 4-3-3 ed il numero sette entra subito nel vivo del match. Benassi è reattivo in due circostanze, prima su una girata di Destro e poi su un cross sotto misura di Angelo che aveva infilato alle spalle Brivio e Di Matteo. Nel mezzo un sacrosanto giallo per Del Grosso costretto ad arrangiarsi contro un Cuadrado, che dopo venti minuti di latitanza decide di vestire i panni del mattatore.

La sofferenza, la rimonta, la goleada. Le foto del 4 a 1

Al minuto 82 il colombiano percorre palla al piede 60 metri portandosi dietro tutto il reparto difensivo del Siena in un tentativo di affannoso recupero. Al termine di un slalom ubriacante accompagnato da un paio di finte, Cuadrado si ritrova a tu per tu con Pegolo: colpo sotto e tifosi in delirio. La partita, a quel punto, è chiusa, il Siena non ne ha più. Peccato che al 90' arrivi una giusta espulsione per Blasi colto dall'assistente dell'arbitro in un'azione inutilmente pericolosa su Gazzi. Cosmi non vuole correre rischi nei quattro minuti di recupero concessi e inserisce Delvecchio. Ma, prima del rompete le righe, Brivio inventa una punizione strepitosa, calciata con forza e precisione con l'esterno del piede sinistro. Forse Pegolo è in ritardo e nemmeno la barriera appare disposta in maniera impeccabile ma il gol, oltre ad essere bello, rappresenta il giusto riconoscimento ad un giocatore che oggi ha saputo adattarsi, a partita in corsa, ad un ruolo nel quale non ha praticamente mai giocato.

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