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Martedì, 16 Aprile 2024
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Lecce umiliato dal Cittadella. La Mantia illude, ma poi Moncini sale sugli scudi

Pessima gara dei giallorossi, surclassati sul piano dell'intensità dai granata veneti. Troppi errori in fase di appoggio e in difesa. Statico e insicuro il centrocampo schierato da mister Liverani

LECCE - Il Lecce stecca completamente la partita di Cittadella ed esce sconfitto dal Tombolato con il pesante risultato di 4 a 1 a favore dei padroni di casa. Per i giallorossi la peggiore partita della stagione, che fa il paio con quella di Ascoli dell'andata, ma con dimensioni più roboanti.

La giornata storta della squadra di Liverani - che schiera un centrocampo troppo macchinoso conTachtsidis mediano, Petriccione e Arrigoni come interni e Haye trequartista -  si intravede subito: troppi gli appoggi sbagliati che innescano gli affondi dei locali, bravi ad aggredire gli avversari con un pressing a tutto campo, ad arrivare in anticipo sulle seconde palle, a vincere tutti i duelli. Insomma, Cittadella di un altro pianeta a livello di intensità, l'unico terreno sul quale avrebbe potuto mettere in grande affanno il Lecce: così è stato e Liverani probabilmente aveva avuto un sentore del pericolo, parlando nella conferenza stampa della vigilia proprio della necessità di mostrarsi compatti e concentrati per evitare un "brutto pomeriggio".

Non è servito a nulla il vantaggio momentaneo con La Mantia, autore di un gran gol al volo dopo un controllo di petto a seguire su lancio perfetto di Haye: correva il 12' ed era la prima vola che il Lecce si affacciava seriamente nella metà campo del Cittadella. Al 18' è iniziato lo show di Moncini: su cross di Schenetti Vigorito, troppo schiacciato sul primo palo, viene ingannato da una leggera deviazione di Calderoni e non fa in tempo a retrocedere mentre l'attaccante con estrema facilità stacca su Lucioni e deposita in rete. Al 32' Pasa, liberissimo di calciare verso la porta, non inquadra lo specchio dal limite dell'area di rigore e al 40' Lucioni sbaglia la misura del retropassaggio al suo portiere: Moncini lo anticipa e tocca il pallone verso il fondo, poi cade simulando il fallo: l'arbitro lascia correre con la rimessa per il Lecce. Passano due minuti e la punta dei granata va di nuovo a segno: il cross è di Benedetti, l'omesso controllo di Calderoni e il 2 a 1 è servito.

Liverani(Lecce)01-2Nella ripresa non c'è Tumminello, che era partito titolare ma che attraversa la prima frazione senza sussulti anche a causa della sostanziale latitanza della squadra nella metà campo del Cittadella: al suo posto Palombi. Tra i locale Siega rileva Pasa. Lo spartito della gara non cambia: in quattro minuti i padroni di casa battono calci d'angolo a ripetizione e il Lecce non esce dall'angolo, come un pugile stordito. Al 52' l'esordio di Majer per Haye, quattro minuti dopo una occasione clamorosa per i giallorossi: cross basso di Palombi, Paleari sfiora con il guanto, Arrigoni si ritrova la sfera davanti e calcia verso la porta da pochi passi ma Adorni respinge sulla linea. Si tratta però solo di un'eccezione alla regola della partita perché al 58' è ancora Moncini, e sempre di testa, a beffare Vigorito per la terza volta: anche in questo caso la difesa del Lecce lascia molto a desiderare, neutralizzata da una deviazione su cross di Schenetti. 

Frare rileva Settembrini, uno dei tanti a giocare sempre su ritmi pazzeschi, Falco entra al posto di Arrigoni, ma non cambia nulla, anzi c'è gloria anche per Adorni che sugli sviluppi di un corner si ritrova libero di calciare in porta dopo che Tachtsidis e Calderoni si ostacolano a vicenda. Notte fonda per il Lecce, con Liverani incredulo almento quanto i mille e cinquecento salentini sugli spalti. Venturato concede ovviamente la standing ovation a Moncini, l'eroe di giornata (sostituito da Diaw), e anche i quattro minuti di recupero appaioni come un castigo inutile. 

I giallorossi subiscono quindi una sconfitta che conferma e acuisce le ombre già emerse contro il Livorno, cioè la vulnerabilità della squadra quando i tocchi diventano imprecisi e la manovra troppo rallentata. Le scelte odierne di Liverani rispetto al centrocampo non sono state affatto premiate: vero è che Mancosu non era al top e che martedì sera si torna già in campo contro l'Hellas Verona e che uno come Scavone non lo sostituisci facilmente. Fiamozzi e Tumminello, poi, per dirla tutta, hanno fatto rimpiangere Venuti e Palombi. Difficile anche trovare una nota dignitosa tra gli undici, eccezion fatta per La Mantia che, gol a parte, ha sempre dimostrato almeno di avere la testa nel match, nonostante le tante difficoltà.

Dopo il quinto ko stagionale il Lecce scivola al sesto posto, anche se deve recuperare la gara contro l'Ascoli (23 marzo), e raggiunge quota 32 quanto a gol incassati, un dato tra i peggiori del campionato, per fortuna bilanciato dalle reti fatte (meglio solo il Brescia). Il match in programma martedì offre l'opportunità di un riscatto immediato, temperamentale prima ancora che tecnico e tattico. Nemmeno una disfatta, come quella di Cittadella, può mutare il giudizio sostanziale sulla stagione disputata, ma è chiaro che per restare a quote alte e affrontare col piglio giusto un filotto di gare molto complicate, serve un altro Lecce, più umile, più dinamico, più disciplinato. 

Da Cittadella le foto di una gara da dimenticare

Il tabellino di Cittadella-Lecce 4 a 1

CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Drudi, Adorni, Benedetti; Branca, Pasa (46’ Siega), Settembrini (66’ Frare); Schenetti; Filotto, Moncini (85’ Diaw). A disposizione: Maniero, Parodi, Camigliano, Panico, Proia, Maniero, Bussaglia, Cancellotti. Allenatore: Venturato

LECCE (4-3-1-2): Vigorito; Fiamozzi, Meccariello, Lucioni, Calderoni;  Petriccione, Tachtsidis, Arrigoni (66’ Falco); Haye (52’ Majer); La Mantia, Tumminello (46’ Palombi). A disposizione: Bleve, Riccardi, Cosenza, Mancosu, Marino, Saraniti, Felici, Venuti, Pierno. Allenatore: Liverani

Marcatori: 12’ La Mantia; 18’. 42’ e 58’ Moncini; 70’ Adorni

Ammonito: 27’ Settembrini

Arbitro: Diomnisi de L’Aquila; assistenti: Lombardi di Brescia e Maccadino di Pesaro; quarto ufficiale: Illuzzi di Molfetta

La 25esima giornata

Risultati: Brescia-Crotone 2 a 0; Cremonese-Ascoli 0 a 1; Carpi-Spezia 3 a 2; Perugia-Cosenza 0 a 1; Cittadella-Lecce 4 a 1; Pescara-Padova 2 a 0; Foggia-Benevento 1 a 1; Livorno-Venezia (domenica). Riposa: Palermo

Classifica: Brescia 46; Palermo 42; Pescara 41; Benevento 40; Verona 39; Lecce 38; Spezia 34; Cittadella 33; Perugia 32; Salernitana 31; Cosenza 30; Ascoli 28; Cremonese 27; Venezia 26; Foggia 22, Carpi 21; Livorno 20; Crotone 19; Padova 18.

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