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Lerda pronto alla terza stagione in panchina. Sperando che sia diversa dalle altre due

Il tecnico piemontese è alla guida del Lecce per il terzo campionato di fila. Ma in nessuno dei due precedenti è riuscito a traghettare la squadra dall'inizio alla fine: nel primo esonerato, nel secondo subentrato. Oggi la prima conferenza stampa

LECCE – Per lui è diventata una questione di principio. Portare il Lecce fuori dal pantano della Lega Pro è l’obiettivo che Franco Lerda si propone di raggiungere, per il terzo anno. Eppure la stagione che si è aperta oggi con la prima sgambata al “Via del Mare” è diversa dalle precedenti perché l’esperienza del tecnico di Fossano nel Salento è stata tutt’altro che monotona.

Esonerato a metà del primo torneo quando la sua squadra era prima in classifica, richiamato a fine settembre dopo quattro sconfitte consecutive rimediate dal suo predecessore, Francesco Moriero, l’allenatore piemontese non ha mai potuto condurre il Lecce dal punto di partenza a quello di approdo. E almeno per quanto riguarda il primo scorcio del prossimo campionato, qualche problema ci sarà comunque: Lerda potrà sedere sulla panchina giallorossa solo a partire da ottobre, in virtù di una lunga squalifica di 7 mesi, poi ridotta a 4, comminatagli a seguito del parapiglia scatenatosi a Frosinone dopo l’invasione di campo dei tifosi locali, al termine della gara che è costata al Lecce la promozione nella serie cadetta.

E proprio allo “sconto” che gli è stato accordato, il tecnico del Lecce ha voluto fare un accenno nella conferenza stampa di questa mattina. Lerda ha ringraziato il suo legale, Saverio Sticchi Damiani e il collegio della Corte di giustizia federale per avergli permesso di difendersi e spiegarsi. Ha raccontato di aver trascorso una vacanza di certo non serena, sapendo di avere una spada di Damocle sulla testa e di aver potuto tirare un sospiro di sollievo solo quando, mentre era sul treno che lo riportava a casa dopo l’udienza, è stato informato telefonicamente della riduzione della squalifica.

L’allenatore si è poi soffermato sull’unica novità rilevante dal punto di vista della campagna trasferimenti, l’attaccante Luigi Della Rocca. Una prima punta in grado di dare profondità all’azione, abile sui palloni alti, adatto a favorire gli inserimenti dei compagni: “E’ stato sempre la nostra prima scelta”, ha detto, con riferimento ad altri calciatori il cui nome era pure stato accostato al Lecce, primo tra tutti Felice Evacuo. Alla luce di questa descrizione si comprende bene come la posizione di Miccoli dovrebbe essere diversa rispetto alla scorsa stagione, e cioè da seconda punta, ma se questo comporterà un cambio di modulo lo si vedrà in seguito.

Lerda punta ad avere a disposizione i rinforzi necessari a puntellare l’organico entro una decina di giorni: serve un altro attaccante, ma più probabilmente due, bisogna reperire degli esterni offensivi per l’out destro, considerata la partenza di Bellazzini e Barraco, e più in generale almeno un calciatore per reparto. Molto dipende poi, è stato detto, dalla definizione in senso positivo o meno di alcune situazioni particolari. Se Walter Lopez vuole rimanere a Lecce, meno espliciti sono stati Mariano Bogliacino e Nicolas Amodio: l’allenatore ha precisato di considerarli a tutti gli effetti affidabili per il progetto tattico e parte del gruppo, ma anche lasciato intendere che non tutto dipende da lui. Tutti e tre uruguagi comunque, sono assistiti dallo stesso procuratore, Pablo Betancourt che dovrebbe incontrare Antonio Tesoro venerdì. Alla vigilia cioè del trasferimento della squadra a Saint Vincent per il ritiro. 

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