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L’Us Lecce diffida i vertici del calcio: “Rinviate la nostra gara”

Richiesta ufficiale inoltrata a Figc, Lega serie B e Lega Pro. In caso di diniego i giallorossi scenderanno regolarmente in campo contro la Cremonese, ma senza rinunciare al Tnas e ad eventuali azioni risarcitorie

LECCE - L’Us Lecce, dopo il pronunciamento negativo del presidente del Tribunale nazionale di arbitrato sportivo, sollecitato in veste di giudice monocratico riguardo al provvedimento di sospensiva della sentenza della Corte di giustizia federale che ha condannato i giallorossi alla Lega Pro, mette le mani avanti. 

Con una lettera ufficiale indirizzata ai presidenti della Figc, delle Lega nazionale professionisti Serie B e Lega Pro, ha chiesto di “differire la disputa della partita Lecce – Cremonese per lasciare impregiudicata la possibilità dell’Us Lecce Spa di disputare il campionato di Serie B nel caso di accoglimento del ricorso proposto innanzi al Tnas, già valutato come complesso in punto di fatto dal dottor De Roberto (presidente del Tnas, ndr). Si precisa, altresì, che qualora la signoria vostra opterà per far disputare ugualmente in data due settembre la partita del campionato di Lega Pro Lecce – Cremonese, l’Us Lecce Spa pur non sottraendosi alle determinazioni che le signorie vostre vorranno assumere, non rinuncia al giudizio instaurato innanzi al Tnas e non presta nessuna forma di acquiescenza anche in relazione alle possibili richieste risarcitorie che saranno formulate innanzi al giudice competente”.

A 24 ore dall’esordio contro la Cremonese, dunque, il sodalizio salentino attua una mossa che ha il sapore dell’azione preventiva, cogliendo nel dispositivo diffuso ieri dal Tnas alcuni elementi di criticità nel percorso seguito dalla giustizia sportiva. Oltre all’accenno alla complessità della vicenda, infatti, il presidente del supremo tribunale sportivo ha sottolineato come la disputa della prima gara di campionato da parte del Vicenza, in serie B, abbia di fatto reso già esecutiva la sentenza di condanna del Lecce (senza nemmeno aver atteso il terzo grado di giudizio).

Pur non preannunciando barricate, insomma, l’Us Lecce fa chiaramente capire che accetterà qualsiasi disposizione superiore, specificando che la propria conformità alle decisioni non può essere scambiata come l’intenzione di rinunciare al giudizio nel merito da parte del collegio arbitrale del Tnas e ad azioni di risarcimento danni che saranno eventualmente avanzate in sede civile.

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