Lo scatto d'ira costa a Papadopulo diffida e multa

Si temeva una stangata, ma in fin dei conti la Lega è andata abbastanza leggera sul caso di Giuseppe Papadopulo. Lo scatto d'ira verso alcuni sostenitori assiepati in tribuna centrale nel finale di Lecce-Frosinone, un gesto piuttosto plateale, immortalato dalle telecamere, con tanto di "paroloni" ben visibili seguendo il labiale sulla bocca del mister, gli sono costati una diffida e 5mila euro di multa "per avere, al 48° del secondo tempo, rivolto ad alcuni sostenitori della propria squadra, che ne avevano contestato l'operato, espressioni e gesti ingiuriosi", come si può leggere nella motivazione.

Ma, al di là della giustizia sportiva, come proseguirà il caso? Avrà uno strascico nelle aule del tribunale ordinario o le acque si placheranno? I due contestatori… contestati che hanno fatto saltare i nervi ai tecnico toscani avrebbero annunciato querela, mentre Papadopulo, dal canto suo, s'è difeso con grinta, spiegando, già al termine della gara, i motivi che lo hanno condotto ad avere quella che lui stesso ha definito una reazione "da uomo". Sarebbe stato infatti offeso "fin dal dicembre dal 2006" sempre dalle stesse persone, assiepate in "posizione strategica" alle sue spalle, e questo indipendentemente dai risultati (qui il video con tutta la spiegazione sul fatto fornita da Papadopulo: https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=5978).

E intanto, parlando di calcio giocato, per la sfida di sabato a Treviso, il tecnico non potrà disporre di Munari, squalificato per un turno. L'alternativa potrebbe essere l'inserimento di Vives, che nonostante la grande crescita manifestata da qui ad un anno, non ha trovato i giusti spazi nella formazione titolare. D'altro canto, i veneti non potranno disporre dell'attaccante Barreto, appiedato per ben due turni. Da ricordare che nel Lecce sono diffidati Cottafava, Tulli, Vives e capitan Zanchetta.