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Moriero annuncia la sua biografia. Parole al vetriolo contro gli “amici giornalai”

L'ex tecnico del Lecce, allontanato dalla panchina giallorossa dopo quattro rovesci consecutivi, lancia su Facebook la notizia di una imminente pubblicazione in cui racconterà la sua vita calcistica fino all'ultimo doloroso capitolo vissuto proprio nella sua città

LECCE – Francesco Moriero annuncia su Facebook la prossima uscita della sua biografia. E i sassolini che si toglierà dalle scarpe saranno indigesti per alcuni cronisti sportivi, colpevoli, secondo l’ex tornante di Lecce, Roma, Inter e Napoli di aver remato contro un leccese. I rapporti tra l'ex tecnico e una parte del giornalismo cittadino sono stati turbolenti fin dalle prime battute della sua gestione e diversi passaggi nel corso delle conferenze stampa di inizio stagione lo hanno dimostrato. 

“Tra poco – così recitava uno status sul suo profilo, poi rimosso - uscirà la mia biografia e racconterò il mio passato vissuto nella zona 167, i momenti passati da calciatore nel mio Lecce e nelle altre società dove ho giocato. Racconterò quel magico momento vissuto a Lecce dove ho riscontrato delle difficoltà e dove i miei amici giornalai hanno remato contro un leccese. Io andrò avanti e di sicuro lontano dalla mia gente e da quelle persone che mi hanno sostenuto. La mia vita continua. Nu baciu”.

L’esperienza da tecnico sulla panchina giallorossa è terminata il 24 settembre dopo quattro sconfitte consecutive rimediate nello scorcio iniziale del campionato di Prima divisione. Al suo posto il club di Piazza Mazzini ha richiamato Franco Lerda, a sua volta esonerato dal presidente Savino Tesoro durante la scorsa stagione.

L’avventura di Francesco Moriero alla guida del Lecce è stata senza dubbio contrassegnata da una serie di circostanze che, tutte insieme, hanno finito per remargli contro: l’indisponibilità di numerosi calciatori a causa di infortuni o del ritardo nella preparazione atletica lo ha portato su scelte quasi obbligate.

Basti pensare che nell’ultima partita, quella contro il Viareggio, Lerda ha schierato solo tre degli uomini utilizzati da Moriero nell’esordio a Salerno (Martinez, Bogliacino e Zigoni). Sarebbero stati, con ogni probabilità, cinque se il tecnico piemontese avesse potuto contare su Perucchini e Miccoli ma, comunque, la differenza  rispetto ad un mese e mezzo addietro è netta. E’ altrettanto evidente, d’altra parte, come l’allenatore leccese - al netto delle oggettive circostanze attenuanti - non possa essere considerato esente da responsabilità, soprattutto in relazione alla convinzione tattica di insistere sul modulo 4-4-2 con Bogliacino sulla linea mediana.

Ma tutte queste considerazioni messe insieme, e per giunta ex post, non danno il senso di quanto possa aver sofferto un leccese, innamorato della sua squadra del cuore, nel dover prendere atto di un fallimento sportivo davanti ad un’occasione sognata per tutta la vita. Ed è forse con la categoria sentimentale del tradimento – perché Moriero, lo si capisce benissimo, si è sentito pugnalato da alcuni giornalisti - che si dovranno leggere quelle parole che Moriero ha preannunciato, sapendo bene che negli affari di cuore non è certo la moderazione a prevalere.

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