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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Moscardelli cerca la scintilla della svolta: “Con l’Akragas per prendere i tre punti”

L'attaccante riconduce i pochi goal realizzati in primo luogo ad una condizione fisica personale approssimativa e, più in generale, ad una precaria consapevolezza da parte della squadra delle proprie potenzialità. Domenica ad Agrigento seconda trasferta consecutiva

LECCE – “Se con l’Akragas facciamo il nostro dovere, quello preso a Matera sarà stato un buon punto”. Davide Moscardelli, dopo l’allenamento mattutino del Lecce, si è presentato davanti ai cronisti.

Dalla sua testa non si è ancora cancellato il palo colpito a inizio ripresa: “Ci ho pensato per tutto il viaggio di ritorno” ha raccontato l’attaccante precisando poi di non aver avuto nemmeno il tempo di guardare verso la porta essendosi ritrovato la sfera davanti dopo una carambola.

Un episodio sfortunato, che si somma da un periodo nel quale il Lecce segna col contagocce: cinque reti nelle ultime sette giornate (nove in tutto il torneo) a fronte di un parco attaccanti che annovera anche Curiale, Doumbia, Diop e Surraco. Sul punto Moscardelli, che vanta due marcature, parte da un mea culpa: “Per una squadra come la nostra sono pochi goal, e io per primo mi prendo la responsabilità”.

Il calciatore ha comunque fatto presente che quella in corso è solo la seconda settimana in cui riesce ad allenarsi con continuità, perché dopo l’infortunio occorsogli alla terza giornata – in casa con la Casertana – ha fatto fatica a lavorare regolarmente cercando comunque di scendere sempre in campo, anche in condizioni evidentemente non ottimali, “per dare una mano alla squadra”.

I problemi fisici, del resto, non hanno risparmiato nemmeno Curiale ma Moscardelli è fiducioso anche per quanto riguarda il compagno che fino ad oggi ha offerto prestazioni anonime, tra lo scoramento dei sostenitori salentini: “Anche lui ha avuto un infortunio. Si sta impegnando molto in allenamento e a volte basta una scintilla per cambiare le cose”.

Secondo Moscardelli però c’è anche dell’altro nel cammino sofferto del Lecce: “Ci manca ancora la consapevolezza nei nostri mezzi, dobbiamo osare di più”, ha chiosato. D’altra parte in dodici giornate la squadra non ha mai realizzato più di una rete a partita. Un dato inequivocabile che impone quanto prima un cambio di passo.

Sabato mattina i giallorossi partiranno alla volta della Sicilia per incontrare una squadra che ha 15 punti in classifica e alla quale è stato imposto il silenzio stampa dopo la sconfitta per 3 a 0 rimediata a Martina Franca, fanalino di coda.

La compagine di Nicola Legrottaglie, partita con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, s’era ritrovata nei quartieri alti della classifica prima di incappare un due rovesci consecutivi, 4 a 0 in casa con la capolista Casertana e, come si diceva, in Valle d’Itria. Negli ultimi 180 minuti ha incassato sette reti e il timore dei dirigenti è che qualche meccanismo si sia rotto.

Questa premessa basta per dire che per il Lecce sarà un match pieno di insidie: innanzitutto per la voglia di riscatto degli agrigentini e per la pressione del pubblico di casa, per il quale la visita dei giallorossi è un appuntamento importante. 

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