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Non solo agonismo, tappa speciale nella Negroamaro Cup

Nella manifestazione, la regata Otranto-Orikum rappresenta un momento di ricordo e memoria del ventennale degli sbarchi sulle coste della città dei Martiri. Una mostra e un convegno di celebrazione

OTRANTO - Per una volta l'agonismo non è stato l'assoluto protagonista della Negroamaro Cup: in questa edizione 2011 si è voluto ricordare il ventennale dai primi sbarchi sulle coste otrantine; ma non solo, si è anche voluto porre le basi per un futuro di relazioni e scambi tra le due sponde del Canale: "È stato un esodo biblico, solo un popolo come quello italiano può celebrare un momento come quello. Siamo grati per l'accoglienza, per noi gli italiani non sono stranieri in Albania". Ha iniziato così il suo intervento l'onorevole Agim Kadiu, presidente del distretto di Valona nel 1991. Lo ha fatto nell'ambito del convegno "Otranto - Albania, vent'anni dopo. Un ponte costruito sull'esperienza del passato, le prospettive per il futuro, l'amicizia tra due popoli".

Un appuntamento in cui il Governo albanese ha voluto essere rappresentato ufficialmente dal console generale d'Albania a Bari, Bashkim Bekteshi; ma a cui ha accettato di essere presente anche il Ministro italiano per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, all'epoca dei fatti ricordati, da poco eletto consigliere regionale e che, in quella veste, verificò di persona le condizioni in cui erano i migranti arrivati ad Otranto, sollecitando l'intervento della Regione. Negli anni a seguire lo stesso Fitto ha proseguito le relazioni con le autorità albanesi, sino ad oggi, come ministro, per quel che concerne l'attuazione dei progetti finanziati dalla Ue, nell'impegno sinergico di Puglia e Albania.

Sempre nell'ambito del convegno, gli interventi di Paolo Foresti, ambasciatore d'Italia in Albania dal marzo 1993 al giugno 1997 e che nel 1991 fu uno dei realizzatori dell'operazione Pellicano; di Salvatore Miggiano e di don Pippi Colavero che, rispettivamente, in rappresentanza dell'amministrazione comunale e della Caritas di Otranto, furono in prima linea in quegli anni; del difensore civico della Provincia, senatore Giorgio de Giuseppe.

Nel corso delle manifestazioni, per iniziativa dell'amministrazione di Otranto, il prefetto di Saranda Gjergji Mano, ha sottoscritto, nella sede della Lega navale italiana, un primo protocollo che porterà ad un gemellaggio tra le due città. Una volontà di collaborazione e di sviluppo delle relazioni che è stata ampiamente confermata dal sindaco Luciano Cariddi nel corso del suo intervento al convegno. Tra gli ospiti Agim Mato e Thoma Nika, rispettivamente editore e giornalista di Rivera Television; Edmond Zhupani, presidente del Circolo della vela di Valona; Genci Hasanaj, comandante del porto di Valona; Brano Stiepcevic della Federazione della vela del Montenegro. In apertura del convegno una mostra fotografica con le immagini dei primi sbarchi.

Alla regata rally hanno partecipato 14 imbarcazioni di cui otto in gara. Circa 42 miglia marine per tagliare il traguardo di punta Linguetta sul filo di lana. Infatti le barche si sono contese la vittoria fino all'ultimo metro. Alla fine l'ha spuntata su tutti Great Expectations, skipper Francesco Chiarello. I tempi compensati (si tiene conto delle dimensioni delle barche) hanno poi aggiunto al primo assoluto un altro primo posto, quello di Red Fox, skipper Marco Chiurazzi; al secondo posto Bruno Dollorenzo al timone di Rosalmar; al terzo Roberto Cenci, skipper di Auriga.

La Otranto Orikum e le manifestazioni collegate sono state realizzate in collaborazione con il Comune di Otranto e l'Aziemda di Promozione Turistica di Lecce. Sono nell'ambito di "Più vela per tutti", un programma di 15 regate costiere e tre internazionali (Montenegro, Grecia ed Albania) che la sezione Lni di Otranto organizza con le associazioni Salento in Vela e Il Gabbiere.

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