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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Arbitraggio a senso unico, chiediamo il rispetto delle regole". Il Lecce si fa sentire

Con una nota il presidente del club giallorosso, Savino Tesoro, ha preso posizione sulla pessima condotta di Lanza che a Catanzaro, sabato, ha espulso tre calciatori salentini dal campo, più uno dalla panchina oltre che il team manager per proteste

LECCE – Una nota stampa per lamentarsi di una condotta di gara a senso unico e chiedere il rispetto delle regole. Il presidente del Lecce, Savino Tesoro, ha preso posizione sull’arbitraggio del signor Claudio Lanza da Nichelino che, sabato a Catanzaro, ha espulso Moscardelli al minuto 9, quindi Di Chiara (che era in panchina), e nel finale di gara Mannini e Lepore. Senza dimenticare l’allontanamento, al termine del primo tempo, del team manager Francesco Lillo. I giallorossi hanno dunque terminato la gara in 8 e perso per 2 a 1.

I toni del numero uno del club di Piazza Mazzini sono improntati alla massima diplomazia e, del resto, a sei giornate dalla fine del campionato e con l’obiettivo dei play-off distante solo due punti, sparare ad alzo zero sarebbe come porgere l’altra guancia a chi pare che non aspetti altro che assestare dei bei ceffoni all’ambiente leccese.

“Pur convinto che si è trattato di una mera ‘giornata – no’ del direttore di gara – ha scritto Tesoro -, credo fosse opportuno esprimere con questa nota il pensiero e la ferma protesta della società e dell’intera tifoseria dell’Us Lecce. Invito tutti a fare un profondo esame di coscienza e comprendere che non si possano vanificare gli sforzi, economici e non, posti in essere da una società di Lega Pro, come il Lecce, con una condotta di gara, che è sembrata a tutti all’egida di un continuo, grave e grossolano errore, solo e soltanto in una unica direzione”.

“Ribadendo il profondo rispetto verso ogni organo, ivi compresa la classe arbitrale per il difficile lavoro che pure questa svolge, sono certo che si comprenderà tale legittima e civile doglianza, volta soltanto al rispetto delle regole del gioco in modo da permettere a chi è davvero più forte di vincere una gara di calcio”.

Intanto è arrivata la designazione per il match di mercoledì, ore 17, contro il Benevento, seconda forza del campionato: il direttore di gara sarà Pietro Dei Giudici di Latina. Per i salentini si preannuncia un match tutto in salita, anche perché dovranno fare i conti con le assenze di Moscardelli, come detto, ma anche di Miccoli, infortunato, oltre a quelle di Mannini, Lepore e Di Chiara. Le relative sanzioni saranno comunicate oggi dalla Lega Professionisti: l'auspicio è che il referto arbitrale venga mitigato da un briciolo di buon senso perché il Lecce è stato penalizzato in maniera ingiusta ed evidente.

Alcuni vati della carta stampata continuano a pensare che spiegare un arbitraggio con la malafede sia proprio di menti avvezze alla dietrologia, ma è un fatto oggettivo che l'impianto accusatorio nel procedimento relativo a Calciopoli, confermato nei primi due gradi di giudizio, sia stato disinnescato in Cassazione solo per intervenuta prescrizione. Non è un caso, del resto, che l'unica condanna ribadita sia stata quella dell'ex arbitro Massimo De Santis, che infatti alla prescrizione aveva rinunciato. A quei soloni del politically correct va anche ricordato che il modus operandi del contesto associativo ricostruito prima dalla giustizia sportiva, in tempi celeri, e poi da quella ordinaria, aveva come attività prevalenti il tentativo costante di interferire con i risultati delle partite, con la progressione delle carriere arbitrali, con le battaglie in corso per la conquista devi vertici del sistema calcio. Avere dei dubbi, quindi, potrebbe essere la conseguenza di una lucida riflessione.

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