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Sabato, 20 Aprile 2024
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“Offesa memoria di Falcone”. Miccoli deferito alla Commissione disciplinare

Per la Procura federale il capitano del Lecce, indagato dalla magistratura palermitana, è venuto meno ai doveri di lealtà, probità e correttezza. Archiviato invece il procedimento relativo all'utilizzo di schede telefoniche intestate a terzi

LECCE – La Procura federale ha deferito Fabrizio Miccoli alla Commissione disciplinare della Figc. Il capitano del Lecce è accusato di aver offeso la memoria di Giovanni Falcone, barbaramente assassinato da Cosa Nostra insieme alla moglie e ad alcuni agenti della scorta nell’attentato del maggio 1992. Pesano come un macigno le parole, documentate da intercettazioni telefoniche, scambiate con Maurizio Lauricella, suo conoscente quando militava nel Palermo: “Vediamoci davanti all’albero di quel fango di Falcone.

Il calciatore, a partire da una conferenza stampa del 27 giugno, ha chiesto ripetutamente scusa ai familiari del giudice e al capoluogo siciliano, bollando il suo comportamento come un atto di stupidità imperdonabile ma rimarcando la netta distanza da qualsiasi condivisione dell’humus criminale tipico di espressioni come quella incautamente utilizzata per parlare in confidenza con un personaggio che  le forze dell’ordine stavano controllando da tempo. Miccoli è indagato dalla Procura di Palermo per estorsione oltre che per accesso abusivo a sistema informatico.

Gli inquirenti sportivi hanno proceduto al deferimento “in attesa di attendere la chiusura delle indagini penali al fine di acquisire elementi utili all’accertamento di fattispecie di rilievo disciplinare”. Archiviata invece, sempre dal punto di vista delle conseguenze disciplinari, il fascicolo relativo all’uso di schede telefoniche intestate ad altre persone. 

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