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quel tira e molla di Pellè che imbarazza un po' tutti

Il calciatore leccese, ad una settimana dall'inizio del ritiro, ancora non ha deciso se restare o andare via. Forte per lui il richiamo dell'Olanda, mentre il presidente Moroni alza la voce

Tormentone Pellè. Il presidente lo vuole e gli ha promesso uno stipendio di prima fascia, i compagni di squadra l'hanno accolto con entusiasmo e si allena ormai da una settimana con loro, da quando il Lecce è partito in ritiro, a Tarvisio, e Papadopulo lo schiera ormai sempre fisso nella formazione titolare, sul fronte offensivo. Come dire, gli sta ricucendo un po' la squadra sopra, contando sulle sue caratteristiche fisiche. Se è vero che nel calcio l'importante è buttarla in fondo al sacco, dall'alto del suo metro e 93 Graziano Pellè, bomber fatto in casa, lui che è nato nel Salento, abita a Monteroni e mastica il dialetto leccese, sarebbe un'ottima torre per il bomber romano Tiribocchi; insieme potrebbero fare scintille, seminare il panico in tutte le difese, portare in breve il Lecce lì dove lo vuole Semeraro, al vertice della classifica, nella scalata verso la serie A.

Tutti segnali positivi, intorno a lui, dall'adeguamento economico all'accoglienza. Ma il tappeto rosso steso sotto i suoi piedi non sembra smuoverlo più di tanto, e, forse mal consigliato da chi gli sta intorno, come pensa il presidente vicario Mario Moroni, segnato anche da una certa inesperienza, considerando che ha solo 21 anni, Pellè continua a guardare lontano. Un occhio puntato verso il Siena, un altro verso l'Olanda. Il campionato olandese non sarà certamente il più affascinante del mondo, non è la Premier League inglese, né la Liga spagnola, tanto meno, per non andare troppo lontano, la serie A nostrana; ma tant'è: l'idea di giocare nella Eredivisie sembra allettare sempre più il giocatore salentino, pronto ad accettare l'ingaggio dell'Az Alkmaar, che non sarà a sua volta l'Ajax, il Psv Eindhoven o il Feyenoord, ma una formazione di medio-alto livello che nella sua storia, di tanto in tanto, è riuscita a salire agli onori della cronaca sportiva. Lo scorso anno, più nel male che nel bene, quando all'ultima giornata perse inaspettatamente per 3 a 2 con il mediocre Excelsior Rotterdam, crollando dalla prima alla terza posizione e regalando lo scudetto su un piatto d'argento al Psv. Un po' come lo storico Roma-Lecce 2 a 3, e tanti auguri Juve.

Moroni ha avuto oggi nuovamente di che dire, su Pellè. L'attaccante, ritornato a casa dopo un "pellegrinaggio" di crescita fra Crotone e Cesena, ha un contratto fino al 2012. Ma la società non intende usare la forza per far valere un proprio diritto, di fronte al continuo tentennamento: chi non ha a cuore le sorti del Lecce e non vuole sposare la sua causa, può tranquillamente andarsene, ha fatto comprendere Moroni. Resta quindi il forte dubbio sulla sua permanenza, anche se le scelte del giocatore potrebbero mettere in crisi l'impianto che Papadopulo sta testando. Si allena con gli altri, ma ha la testa altrove e questa posizione sta finendo per diventare imbarazzante un po' per tutti. Questo, mentre il Lecce continua a sondare il mercato. Nelle mire, sempre l'attaccante del Torino Elvis Abbruscato (il canale con la società granata, dopo l'ingaggio di Ardito, continua ad essere aperto), ma anche un difensore centrale ed un centrocampista per dare alla squadra un assetto definitivo.

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