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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ripescaggio, porta quasi chiusa. Mercato, serve pazienza per fare le mosse giuste

Saverio Sticchi Damiani, presidente pro tempore in attesa del nuovo consiglio di amministrazione, ha fatto anche il punto sulla possibilità che il Lecce possa giocare in serie B e sulle operazioni per lo sfoltimento e il rinnovamento dell'organico

LECCE – La presentazione della campagna abbonamenti dell’Us Lecce è stata anche l’occasione per fare il punto su diversi aspetti di questa complicata fase di transizione in corso tra la vecchia e la nuova proprietà.

Il presidente pro tempore, Saverio Sticchi Damiani, ha infatti dedicato tutta la prima parte dell’incontro con i cronisti all’analisi dei principali temi dell’attualità giallorossa. Il più importante dei quali è quello del possibile ripescaggio in serie B, che il Lecce ha perso per le note vicende legate alla tentata combine del derby di ritorno con il Bari nell'ultima stagione disputata in A.

Capitolo ripescaggio.

Sul punto non si sono lasciate molte speranze ai tifosi, anzi: alla luce delle ultime indicazioni delle Figc e del groviglio di informazioni e indiscrezioni sul decorso della giustizia sportiva, pare che per il Lecce le chance siano davvero poche. La società ha comunque fatto tutto quello che doveva fare. Oggi un suo delegato ha depositato l’assegno circolare da un milione di euro necessario per presentare richiesta di ammissione al campionato cadetto e una fidejussione di 400mila euro che si aggiunge a quella, già versata e di importo uguale, per l’iscrizione al torneo di Lega Pro.

Poche speranze, si diceva: il comunicato della Figc del 17 luglio scorso dice chiaramente che indipendentemente dal tipo di sanzione – retrocessione o estromissione, come capitò proprio al Lecce – si procederà a recuperare le squadre retrocesse o non promosse perché precedute dalla formazione che commesso l’illecito o al quale l’illecito è riconducibile. Per capirsi: fuori il Catania, c’è la Virtus Entella.

L’unica possibilità risiederebbe allora nel fallimento del Parma: si deve attingere a quella che oramai è la famosa graduatoria dei ripescaggi della quale però non si sa nulla di ufficiale. Da tempo si dice che il Lecce sia quarto e che al primo posto ci sia il Brescia: pur comparendo in almeno due filoni delle inchieste sul calcioscommesse, la posizione delle rondinelle dovrebbe essere vagliata successivamente e questa dilazione consentirebbe ai lombardi di iscriversi in serie B.

Sticchi Damiani si è detto disorientato dalla mancanza di certezze e di prendere atto che il quadro generale cambia di settimana in settimana. Non per questo, ha spiegato, la società si è sottratta all’impegno che aveva assunto in sede di prima conferenza, assicurando ai tifosi che sarebbe stato fatto tutto il possibile.

Mercato: tempi lunghi, serve pazienza.

Ci vorrà del tempo prima di vedere l’organico al completo. Ed è un peccato – ha detto il presidente pro tempore – che già domenica prossima, quando ancora mancherà un mese all’inizio del campionato, ci sia il primo impegno ufficiale (contro il Catanzaro, in Coppa Italia). Le operazioni in entrata vanno gestite con raziocinio: i calciatori sui quali il Lecce sta puntando hanno mercato anche in serie B ed è dunque normale che in questa fase stiano prendendo tempo prima di assumere una decisione.

Nemmeno le trattative in uscita sono facili perché non è poi tanto vero, ha detto Sticchi Damiani, che dietro Doumbia, Perucchini o Falco ci sia la fila. Il Lecce non è certo disposto a svenderli e non accetterà alcun tipo di atteggiamento ostruzionistico, cosa che i procuratori ogni tanto suggeriscono ai loro assistiti per indurre la società cedente a più miti consigli. Gli atleti in questione, ha precisato però il dirigente, si stanno comportando con professionalità.

Il rinnovo del contratto di Franco Lepore non è stata un’operazione simpatia perché il calciatore risponde all’identikit tecnico e caratteriale caro a mister Asta. Una parola è stata spesa anche per l’ex Diniz, accasatosi a Padova: Sticchi Damiani ha assicurato che un incontro era stato fissato con il calciatore e che da parte del club c’era tutta la volontà di confrontarsi sull’eventuale prosecuzione del rapporto.

Infine, dal punto di vista dell’organizzazione societaria, c’è da dire che Giuseppe Marcadante, da anni segretario amministrativo del club, sarà nel nuovo corso il direttore generale. Andrea Micati è tornato come responsabile del settore marketing mentre il fisiatra Raffaele Pellegrino è stato integrato nello staff dei consulenti medici. 

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