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Foggia di un altro pianeta, un Lecce senza nerbo si piega in mezzora

Giallorossi travolti allo "Zaccheria". A segno Mazzeo, Loiacono e Deli. I rossoneri si portano a più quattro e vedono il traguardo della promozione diretta più vicino

LECCE - Il responso del campo è impietoso: il Foggia travolge il Lecce e per i giallorossi non ci sono nemmeno alibi di sorta. Il 3 a 0 finale è frutto di una superiorità netta sotto ogni aspetto: tecnico, tattico, atletico.

La squadra di Padalino di dimostra subito floscia sugli esterni offensivi, acerba in mezzo al campo con Tsonev e Fiordilino (e Costa Ferreira) contro un reparto che gioca a memoria, farraginosa nell'impostazione dei centrali difensivi mentre quelli rossoneri hanno ben altra dimestichezza col pallone. Caturano è isolato e non c'è in tutta la partita un cross che non sia facile preda di Guarna.

Il Foggia ha vinto con autorevolezza ma anche con facilità perché ha solo dovuto aspettare l'apertura della prima crepa per affondare il colpo. Il Lecce, di contro, ha dimostrato consapevolezza del gap esistente proprio scegliendo un atteggiamento nei fatti molto prudente, al di là del modulo, ma gli accorgimenti non sono serviti a nulla. Non erano quindi frasi di circostanza quelle sbandierate in più occasioni da tecnico e dirigenza: questo progetto, piaccio o meno, va valutato sui due anni. Il senso è chiaro: c'è chi lo ha in fase troppo più avanzata e non è che ci siano risorse economiche tali da poter recuperare la distanza con qualche operazione di mercato. Anzi, l'impressione va proprio in senso contrario.

Primo tempo

Il Lecce parte guardingo, ma concede in sette minuti due punizioni da posizione pericolosa e una serie di corner che sanciscono l’immediata supremazia del Foggia. L’esecuzione di Loiacono al 3’ finisce di poco al lato. Al 7’ Caturano sbaglia una conclusione abbastanza facile, servito all’altezza del dischetto del rigore su calcio d’angolo.

Al 16’ da un errore di Tsonev nasce un’occasione da goal vanificata da un off-side. I padroni di casa, maestri nel possesso palla, accettano la sfida di trincea e passano per le vie centrali: al 29’ Mazzeo va incontro al pallone, scambia con un compagno che lo lancia in velocità, Giosa è troppo lento e l’attaccante batte Perucchini. Tutto troppo facile. Passano quattro minuti e Loiacono, dalla lunga distanza trova il tiro perfetto per il 2 a 0 ma in circostanze come questa il portiere non può essere esente da colpe. Potrebbe essere già il momento per l'inserimento di Marconi a supporto di Caturano, ma Padalino lascia tutto invariato. Il Lecce è alle corde e rischia di affondare al 39’ ma Perucchini è bravo ad anticipare Di Piazza in uscita.

Al 41’ i giallorossi costruiscono una buona azione ma il tiro di Costa Ferreira è debole e la parata di Guarna comoda. Sbaglia anche Chiricò al 42’, indemoniato come al solito quando incontra il Lecce, e al 45’ Di Piazza approfitta di un altro errore di Tsonev per superare Cosenza in velocità, ma la sua esecuzione è troppo angolata.

Secondo tempo

Ad inizio ripresa c’è Lepore per Pacilli, tatticamente Padalino lascia invariato il modulo. Per il Foggia è un gioco da ragazzi infilarsi negli spazi e così Deli si ritrova a tu per tu con Perucchini e al 52’ il tris è servito.

Non è finita perché Mazzeo su punizione scheggia la traversa al 65’ mentre solo al 69’ il tecnico del Lecce prova ad aumentare il peso del reparto offensivo con l’inserimento di Marconi per Fiordilino e di Arrigoni per Tsonev. Ma per gli ospiti non è proprio giornata: l’unica conclusione degna di nota è quella di Doumbia sul finire della gara. Finisce con una sostanziale umiliazione sportiva, scandita dal pubblico di casa. 

Al termine del campionato mancano otto giornate: il Lecce disputerà cinque partite in casa e tre fuori, al contrario dei rossoneri che però si sono dimostrati superiori da ogni punto di vista, come già ci era parso all'andata quando pure una prestazione più gagliarda del Lecce aveva dissimulato le differenze di valori. Difficilmente questo Foggia perderà l'occasione di tagliare per primo il traguardo della promozione diretta. In casa giallorossa è il caso di avviare una serena ma approfondita riflessione: con questo atteggiamento psicologico è difficile fare strada anche ai play-off.

Il film della partita - foto Chilla

Il tabellino di Foggia-Lecce 3 a 0

FOGGIA (4-3-3): Guarna; Loiacono (cap.), Coletti, Martinelli, Rubin; Deli (56’ Gerbo), Vacca, Agazzi; Di Piazza (71’ Sarno), Mazzeo, Chiricò (77’ Agnelli). A disposizione: Tucci, Figliomeni, Agnelli, Sainz Maza, Sicurella, Dinielli, Pompilio, Sanchez, Pertosa, Faber. Allenatore: Stroppa

LECCE (4-3-3): Perucchini; Ciancio, Cosenza (cap.), Giosa, Agostinone; Costa Ferreira, Fiordilino (69’Marconi), Tsonev (69’ Arrigoni); Pacilli (46’ Lepore), Caturano, Doumbia. A disposizione: Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Mancosu, Drudi, Monaco, Muci, Maimone, Mengoli. Allenatore: Padalino

Marcatori: 29’ Mazzeo, 33’ Coletti, 52’ Deli

Ammoniti: 53’ Ciancio, 59’ Vacca, 90 + 2 Lepore

Arbitro: Giua; assistenti: Scatragli e Scarpa

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