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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Un salentino alle Hawaii per i campionati del mondo di triathlon off-road

Mauro Imbriani è stato uno dei diciotto italiani al via dell'XTerra World Championship, nell'isola di Maui

LECCE – Ha portato un pezzo di Salento nel cuore delle Hawaii, partecipando alla finale del campionato mondiale di triathlon della specialità “Xterra”, che si disputa nell'isola di Maui. Mauro Imbriani è stato uno dei diciotto italiani al via dell’XTerra World Championship, nella spedizione capitanata dal pro Mattia De Paoli. Imbriani, 37enne di Arnesano, tesserato con la società podistica dell’Action Running Monteroni, ha centrato la qualificazione giungendo al terzo posto della propria categoria nell’XTerra Greece, una gara internazionale che fa parte del circuito mondiale XTerra world tour. “Qualche anno fa – commenta con la consueta modestia l’atleta salentino – se qualcuno mi avesse detto che sarei andato alle Hawaii per partecipare a un mondiale di triathlon, l’avrei preso per pazzo. Invece mi sono ritrovato in una delle isole più sperdute dell’oceano Pacifico a competere con i migliori al mondo”. Ottocento gli atleti in  gara, provenienti da 46 nazioni, l’élite di una specialità tanto spettacolare quanto impegnativa. Al campionato del mondo possono accedere solo gli atleti che hanno vinto la “slot” qualificandosi in una delle tappe internazionali.

La gara è partita alle ore 9 (le 21 italiane) di domenica 23 ottobre dall’incantevole spiaggia D.T. Fleming Beach di Kapalua, a nord dell’isola. Si comincia con 1.500 metri di nuoto tra le onde dell’oceano. Quindi si prosegue con 32 chilometri di mountain bike lungo le West Maui Mountains (con un dislivello di quasi 900 metri). Bellissimo il panorama dalla cima, dove si può ammirare la Forest Reserve West Maui e il blu profondo del Pacifico sino alle isole vicine di Molokai e Lana'i.  Dopo il durissimo percorso in Mtb gli atleti devono affrontare 10 chilometri e mezzo di corsa su un percorso da trail molto tecnico. Gli ostacoli sono ovunque, vi è una ripida discesa in un burrone in cui i corridori devono evitare gli alberi caduti, attraversare un torrente asciutto pieno di rocce, la fitta vegetazione, e il single track che conduce fino alla spiaggia con gli ultimi 250 metri da correre sulla sabbia bianca. A rendere tutto più complicato le difficili condizioni climatiche.

“A maggio, in Grecia – spiega Imbriani –, è iniziato questo lungo viaggio, che ha preso forma grazie all'aiuto degli sponsor che mi hanno supportato in questo grande progetto: Emanuele Gerardi & Fratelli con la Tre Gi srl che da subito si è prodigato per aiutarmi a realizzare questo sogno, i ragazzi (fantastici) dell’Action Running Monteroni, la Blu Fit Run-2di Maglie di Davide Casaluci, Cyclon di Antonio Lo Vecchio per il posizionamento sulla bici e la scelta dei materiali, il cavalier Antonio della Quarta Caffè, gli Infissi Cosma di Trepuzzi ed Elettronic Shop di Maglie”. Una grande famiglia che ha supportato Mauro che, è ben ricordarlo, non è un’atleta professionista, ma che è capace comunque di raggiungere grandi risultati.

Grazie al supporto economico e sportivo di sponsor e preparatori, Mauro ha iniziato il lungo percorso per cercare di arrivare il più in forma possibile il giorno della gara: “Sono molto soddisfatto di come sia andata la preparazione, che ho curato in tutti i dettagli grazie al supporto fondamentale di Biagio Savino per la periodizzazione del lavoro nelle tre discipline; quella specifica di Luca Quarta per la frazione di corsa che amo particolarmente, e il supporto scientifico di Marco Altini, scienziato e sviluppatore di hrv4training, un'app che abbiamo utilizzato per monitorare i miei valori fisiologici”.

Per l’atleta di Arnesano sono stati mesi di fatica e sacrifici, con una preparazione dura da affrontare anche per un atleta esperto e di grande talento come lui. Il viaggio, la gara e la grande emozione del traguardo (dopo 4 ore, 45 minuti e 34 secondi di pura fatica) lo hanno ripagato di tutti gli sforzi compiuti: “Ho corso diverse gare internazionali ma ammetto che l'aria che si respirava domenica mattina su quella spiaggia era veramente diversa dal solito, a conferma che non era una gara come le altre ma un mondiale”.

Quella del 2016 è stata con ogni probabilità l'edizione più dura. La frazione di nuoto è stata caratterizzata dalle forti onde che hanno messo in difficoltà gli atleti. “Prima della gara – spiega Mauro – sulle stesse onde c'erano ragazzi che facevano surf. Poi ci ha pensato la pioggia a trasformare in un fiume di fango il percorso in mountain-bike, dove per i primi 16 chilometri si faticava a stare in sella. Infine l'ultima frazione di trail run con i primi 7 chilometri di continua salita in mezzo alla foresta, già difficile in condizioni perfette. Il tutto immerso in una location fantastica dove la natura regala scenari incantati e, ovviamente, regna sovrana e decide le regole”.

L’atleta di Arnesano, noto nel circuito per le sue grandi qualità atletiche e le capacità tecniche, ma anche e soprattutto per l’umiltà e le doti umane, analizza la propria prova: “ Domenica ho dato il massimo ma non avevo le gambe giuste, le sensazioni non erano le migliori e le gambe erano vuote. Siamo esseri umani. Fa parte del gioco e della vita e, nonostante la classifica. sono felice ugualmente perché la cosa più importante è stata quella di essere lì tra i migliori e giocare le carte che avevo a disposizione quel giorno. E' stato bellissimo, uno spettacolo che difficilmente dimenticherò”. Per lui comunque un ottimo 29esimo posto di categoria a ridosso dei “mostri sacri” di specialità. Un’avventura da conservare nel cassetto dei ricordi e delle emozioni più belle e una gara che lo consacra tra i grandi atleti salentini e lo lancia alla ribalta internazionale. 

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