rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Sport

Un uomo solo al comando. Renato Cipollini è il nuovo ad

Per la prima volta nella storia del club, è una donna, Isabella Liguori, la presidente. Ma le redini sono interamente affidate all'ex portiere e dirigente: "Sarò l'unico responsabile dei risultati"

LECCE - "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi". Ispirazione gattopardesca per la conferenza stampa al quarto piano di via Templari, sede dell'Us. Lecce. A quaranta giorni di distanza dall'ultimo incontro con la stampa, quello dell'annuncio del disimpegno della famiglia Semeraro, il patron Giovanni ha riconvocato i giornalisti per annunciare il nuovo Consiglio di amministrazione del sodalizio giallorosso.

Isabella Liguori, commercialista di fiducia, è il nuovo presidente. Renato Cipollini, come già noto da qualche giorno, è da oggi il nuovo amministratore delegato mentre l'avvocato Paolo Fedele sarà il terzo componente del nuovo organo esecutivo della società giallorossa. Il nuovo ad è stato scelto dal suo predecessore, Claudio Fenucci, mentre gli altri due membri del cda sono volti noti in via Templari in quanto storici collaboratori dei Semeraro.

Il nuovo ad: "Non è una scusa per giustificare risultati deludenti"

Renato Cipollini, 66 anni, lodigiano, è il nuovo responsabile operativo del Lecce. Prima portiere, poi dirigente sportivo, approda nel Salento con un compito preciso: massimizzare il risultato sportivo nei rigorosi limiti di una politica di bilancio nella quale la proprietà non dovrà più impegnare un solo euro. Nelle vesti di "commissario straordinario" del calcio leccese dovrà fare tutto il possibile per il raggiungimento della salvezza con i conti economici in attivo, o per lo meno in pareggio.

Nel suo breve intervento, Cipollini ha voluto illustrare l'accezione dei termini "autogestione" e "traghettatore". Il primo, ha sottolineato, non implica un'attività minimalista. "In realtà il 90 per cento dei club a livello professionistico si pone come obiettivo l'autofinanziamento, anche se non a tutti piace dirlo. La famiglia Semeraro - ha precisato - ha avuto il coraggio e l'onestà di dirlo".

Quanto all'etichetta di traghettatore, con il quale la stampa ha definito il ruolo di responsabile delle operazioni in attesa di una eventuale cessione della società a nuovi acquirenti, Cipollini non vuole che nell'opinione pubblica si sedimenti l'idea che il disimpegno della famiglia Semeraro e la conseguente riorganizzazione societaria costituiscano la giustificazione anticipata di un eventuale fallimento sportivo.

"Siamo in grado di assicurare tutto quello che serve dal punto di vista tecnico e organizzativo per centrare l'obiettivo", ha detto l'ad, precisando "che il Lecce, nel mondo del calcio, rappresenta un modello per come è stato organizzato in questi sedici anni". "Io e i miei collaboratori - ha concluso l'ad per fugare ogni dubbio - lavoreremo come se avessimo ricevuto un incarico decennale. Mi assumo sin da ora tutte le responsabilità relative ai risultati della squadra".

Il patron: "Per la cessione della società solo qualche parvenu, adesso ci pensa Unicredit".

Giovanni Semeraro ha anche fatto il punto della situazione per quanto riguarda la vendita del pacchetto azionario della famiglia. A quanto è parso di capire, il telefono dell'ex vice presidente Moroni ha squillato solo poche volte e le conversazioni avute sono state "prive di contenuto". Li ha definiti "parvenu", gli interlocutori che hanno manifestato un qualche interesse.

In sostanza nei confini regionali nessuno si è fatto veramente avanti tanto che, circa una settimana addietro, è stato formalizzato il mandato a Unicredit per il reperimento di eventuali acquirenti. "Abbiamo pensato a loro perché dispongono di un database molto vasto e sono stati decisivi per la cessione della Roma". Finita dunque l'era dei Semeraro? Tutt'altro, almeno al momento. Sia perché la famiglia resta l'unico azionista di riferimento, sia perché la macchina organizzativa è già in moto per affrontare il prossimo campionato di serie A "nel migliore dei modi".

Dopo la scelta di Osti, e quella di Di Francesco - "che io non ho ancora conosciuto", ha detto il patron - con l'affidamento della gestione operativa a Renato Cipollini si chiude il cerchio. Il 14 luglio il Lecce si ritroverà a Tarvisio per la prima parte del ritiro. Per quella data, ha anticipato Cipollini "sarà difficile poter garantire la rosa al completo, anche perché è necessario attendere che alcune situazioni di mercato decantino".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un uomo solo al comando. Renato Cipollini è il nuovo ad

LeccePrima è in caricamento