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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Vives: "Decisiva la vittoria a Genova con la Sampdoria"

Con ancora un anno di contratto, il vice capitano spera di prolungare il suo "matrimonio" con il Lecce, con cui ha collezionato 161 presenze in campionato. Per Olivera probabile lesione al crociato

LECCE - Si fa vedere poco in sala stampa, in parte perché si professa scaramantico. Nonostante sia il vice capitano, preferisce tirare dritto e dirigersi subito in campo ad allenarsi. Giuseppe Vives, 31 anni il prossimo 14 luglio, sta concludendo la sua quinta stagione in giallorosso. Zdenek Zeman lo andò a pescare in C/2. Da quel momento lui si è conquistato uno spazio sempre più importante, scalando le gerarchie dello spogliatoio e diventando un punto di riferimento sicuro per la tifoseria giallorossa. 161 presenza in campionato (50 in A), 9 gol (1 nella massima serie). Dall'anno del ritorno in serie B, stagione 1976/1977, quanto a presenze è il nono giocatore in assoluto, davanti a un certo Lorenzo Stovini. Oggi è tornato a parlare, con la serenità del risultato acquisito.

"Ho sempre pensato che ce l'avremmo fatta - ha detto Vives - anche se, dopo la gara persa col Bologna, ho avuto un attimo di smarrimento: perdere sull'unico tiro in porta una gara che dovevamo vincere, mi ha fatto pensare per un attimo in negativo". Alla domanda su quale partita possa alla fine essere considerata quella più importante delle altre ai fini della classifica, ha risposto: "Direi che la vittoria in casa della Sampdoria è stata utilissima anche se poi, paradossalmente, ci siamo rilassati e abbiamo fatto dei passaggi a vuoto contro Cagliari, Genoa e Chievo".

Ha ancora un altro anno di contratto con il Lecce ma, considerando la sua età, inizia a porsi il problema del futuro perché, il rinnovo o un eventuale trasferimento, potrebbe comunque rappresentare l'ultimo contratto della sua carriera. Che, evidentemente, a lui non dispiacerebbe chiudere in giallorosso. "Se la società lo ritiene opportuno io sono disponibilissimo a sedermi al tavolo con i dirigenti", ha detto precisando di essersi voluto concentrare fino a questo momento solo sull'esito del campionato. Il torneo, tra l'altro, si concluderà solo dopo il match con la Lazio, partita che il Lecce vuole onorare sino in fondo, sia perché potrebbe essere l'arbitro della volata per l'ultimo posto disponibile per la Champions, sia perché, ha concluso Vives "è meglio festeggiare con un risultato positivo davanti ai nostri tifosi".

Dopo la conferenza, Vives ha raggiunto i compagni per la seduta di allenamento, svolta davanti a un centinaio di ultrà che hanno urlato tutta la propria gratitudine ai ragazzi e a De Canio. Gustavo e Bertolacci sono rimasti a riposo per problemi muscolari, mentre Ofere e Ferrario si sono allenati a parte. Il nigeriano ha poi fatto alcuni esercizi con il pallone in compagnia del preparatore De Luca. Il clima che si percepiva dalla tribuna è stato ben diverso da quello delle scorse settimane: volti sorridenti e partitella in scioltezza, anche se, a dire il vero, a perdere non ci sta nessuno. L'unica nota stonata, l'assenza di Ruben Olivera che nei prossimi giorni sarà visitato dal professor Cerulli. Per lui si sospetta la lesione del crociato anteriore del ginocchio destro.

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