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Vucinic ora è della Roma, Papadopulo non è del Lecce

Il tecnico ha spiegato che il contratto non gli sarà rinnovato. Alla base divergenze sui piani per il futuro. Il Lecce non smentisce, ma non dà l'ufficialità. E intanto Angelozzi tratta per Beretta

Mirko Vucinic è ora completamente dell'Associazione sportiva Roma. Il club capitolino ha perfezionato in queste ore l'accordo con l'Unione sportiva Lecce per la risoluzione a proprio favore dell'accordo relativo al diritto alle prestazioni sportive del giocatore montenegrino che proprio nel Salento era cresciuto ed esploso. L'estroso attaccante, fino ad oggi in compartecipazione fra le due società giallorosse, costerà alle casse della Roma 12 milioni di euro, da versare in quelle del Lecce in tre annualità di pari importo, a partire dall'inizio della stagione sportiva di serie A. Al momento non si parla di eventuali contropartite, né dall'Associazione sportiva Roma si chiarisce questo punto: "Le trattative, sotto questo profilo, sono ancora in corso", si limitano a spiegare telefonicamente dal club di Rossella Sensi.

Anche se l'accordo per il passaggio di Stefano Okaka, attaccante 19enne italo-nigeriano (la scorsa stagione in prestito al Modena) sembra praticamente naufragato in alto mare, come si è dedotto dalle delle parole pronunciate nei giorni scorsi dal suo procuratore, che aveva parlato di offerta economica bassa. E intanto, l'Unione sportiva Lecce ancora non ha annunciato il nome dell'allenatore che guiderà la formazione nel prossimo campionato di serie A. Il quale non sarà Giuseppe Papadopulo, e questo anche alla luce di diverse dichiarazioni rilasciate dallo stesso allenatore toscano e che fonti ufficiali dell'Unione sportiva Lecce non hanno affatto smentito.

Il tecnico ha infatti già chiarito che non allenerà i giallorossi nella massima categoria. Nessun esonero. Semplicemente, un contratto in scadenza il 30 giugno che non sarà rinnovato. Il Lecce non annuncia nulla di concreto, forse perché prima desidera sciogliere il nodo-tecnico. L'allenatore invece butta le mani avanti e spiega che non guiderà più la squadra che lui stesso ha riportato nella massima serie. Lo stesso Giuseppe Papadopulo ha parlato ancora una volta, come già fatto nella recente conferenza stampa (che a questo punto assume il sapore di un commiato), di divergenze di carattere squisitamente tecnico. Dunque, non ci sarebbe l'aspetto economico in ballo, almeno ufficialmente. La società avrebbe offerto lo stesso ingaggio dello scorso anno (500mila euro) per il rinnovo di un anno. E' più che probabile, piuttosto, che la frattura fra tecnico e direttore sportivo, Guido Angelozzi, sia ormai arrivata ad un punto insanabile. Alla base, come già emerso nei giorni scorsi, anche divergenze sul rinnovo della fiducia al secondo di Papadopulo, Giancarlo Oddi, con cui lavora da anni, ma che non desterebbe molte simpatie in società. Ma ovviamente, non si tratta che di un punto soltanto, mentre le riserve riguardano anche altre questioni su cui, però, c'è meno chiarezza. E intanto, già da alcuni giorni si fanno diversi nomi. Nei pensieri di Angelozzi c'è Mario Beretta in prima linea. Che potrebbe portare con sé Tomas Locatelli.

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