Si sono svolte in maniera rapida e senza problemi le operazioni dopo il rinvenimento nella marina da parte di un bagnante di una bomba risalente alla Seconda Guerra mondiale del peso di circa 60 chilogrammi
Dopo la segnalazione di un bagnante del 13 agosto scorso questa mattina è stata effettuata l’operazione di bonifica da parte dei sommozzatori del nucleo Sdai con l’ausilio del personale della capitaneria di porto
I militari della guardia costiera, assieme ai sommozzatori di Taranto, hanno perlustrato la zona nota come “Le Cave”, non distante dal porto idruntino. Nessuna traccia dell’ordigno
Notato, poco dopo le 13.30, un pacco sospetto da cui spuntavano de alette metalliche. Immediato l'intervento degli artificieri che, attraverso l'utilizzo di un robot, hanno analizzato e messo in sicurezza l'ordigno. Si trattava di un colpo di mortaio della seconda guerra mondiale, completamente inoffensivo
L’ordigno, una vera e propria bomba d’aereo del tipo “Demo”, da 125 libre, con un potenziale esplosivo nell’ordine di 70 chilogrammi, è stato fatto brillare questa mattina intorno alle ore 12 dagli uomini del Servizio difesa antimezzi insidiosi di Taranto, coadiuvati dai militari della Guardia costiera di Gallipoli
Accade nel porto di Otranto, dove un palombaro ha rinvenuto un corpo sferico di circa un metro di diametro: stamattina concluse le operazioni del nucleo Sdai della Marina e della Guardia Costiera. La mina fatta brillare al largo
E' stato un bagnante, nel pomeriggio, a rivolgersi a carabinieri della compagnia di Gallipoli per segnalare quella presenza. Ha rinvenuto il residuato bellico tra la sabbia di Lido Conchiglie. La bomba mortaio è stata poi fatta brillare dagli artificieri
Tutto è accaduto ieri pomeriggio a Supersano, in località "Mendole". Bomba inerte invece, trovata nell'impianto di smaltimento dei rifiuti di Campi Salentina. Ma in questa circostanza l'ordigno, come appurato dai militari, era inerme
Un bagnante, questa mattina, ha scorto il congegno, nei pressi di uno stabilimento, allertando gli uomini della capitaneria. Sopraggiunti, assieme ai colleghi artificieri dell'Arma, i militari hanno messo l'area in sicurezza