rotate-mobile
Casarano Casarano

Appalto per la raccolta dei rifiuti urbani: il Tar respinge il ricorso della Cogea

Nuova bocciatura per la società Cogea, azienda inizialmente aggiudicatrice del servizio di raccolta rifiuti a Casarano. Il Tar di Lecce, infatti, ha respinto il ricorso presentato dalla società contro la revoca dell'affidamento

 

LECCE – Nuova bocciatura per la società Cogea, azienda inizialmente aggiudicatrice del “servizio di gestione dei servizi integrati di raccolta, spazzamento dei rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata (per un anno, dal 5 marzo 2012 al 4 marzo 2013)” a Casarano. Il Tar di Lecce, infatti, ha respinto il ricorso presentato dalla società contro la revoca dell'affidamento provvisorio dell'appalto da parte del commissario prefettizio, Erminia Ocello. Una revoca che era stata decisa dopo che nelle scorse settimane i carabinieri del comando provinciale di Lecce avevano notificato l’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura del capoluogo salentino in data 3 marzo scorso. L’appalto era stato revocato e affidato alla società “Igeco”, seconda in graduatoria. Secondo gli accertamenti eseguiti dai militari dell’Arma, gli organi direttivi e societari di Cogea sarebbero gli stessi di Geotec, già colpita da provvedimento analogo emesso dalla prefettura di Roma (nella cui provincia la Geotec ha sede legale).

La Cogea, tramite lo studio legale Quinto, ha presentato ricorso urgente al Tar di Lecce con richiesta di sospensiva dell'atto di sostituzione del gestore, in attesa che il caso fosse discusso in camera di consiglio. Ieri, i giudici del Tribunale amministrativo regionale di Lecce (presidente Rosaria Trizzino; Ettore Manca, consigliere estensore; Luca De Gennaro, referendario) hanno respinto il ricorso: “Ritenuto – si legge nell’ordinanza – che, nel caso in esame, la natura dei reati di cui Gianluigi Rosafio (soggetto a cui la società̀ ricorrente viene ragionevolmente e motivatamente ricondotta dagli organi di pubblica sicurezza) è allo stato imputato (con contestazione della circostanza aggravante di cui all’art. 7 d. l. n. 152 del 1991, per la quale è stato sì, da ultimo, assolto dalla Corte di Cassazione, ma con pronuncia di rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello di Lecce, che lo aveva condannato in secondo grado), unite al suo rapporto di affinità con soggetto di notevolissimo, accertato spessore ‘criminale’, alle non “limpide” operazioni societarie compiute quanto alla Cogea e agli ulteriori elementi raccolti dalle forze di polizia e a cui la prefettura rinvia, paiono in definitiva adeguatamente supportare il giudizio espresso nell’interdittiva prefettizia e nella determinazione comunale impugnate”.

L’azienda Igeco continuerà dunque a svolgere il servizio di raccolta rifiuti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Appalto per la raccolta dei rifiuti urbani: il Tar respinge il ricorso della Cogea

LeccePrima è in caricamento