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Venerdì, 29 Marzo 2024
Casarano Taviano

Calzaturificio e ristorante nel mirino dei finanzieri. Otto lavoratori in nero

I militari della compagnia di Gallipoli hanno eseguito alcune ispezioni sia in una ditta di Taviano, sia in una trattoria di Alliste. Hanno scoperto cinque lavoratrici della zona, prive di contratto e tre uomini, che prestavano manodopera in maniera completamente irregolare

TAVIANO – Cinque di loro erano impiegati in un’azienda che si occupa di produzione di scarpe, altri tre, invece, in un ristorante. Tutti accomunati, però da una triste realtà: il lavoro nero. A scoprire gli otto impiegati, completamente irregolari, i militari della guardia di finanza della compagnia di Gallipoli, coordinati dal capitano Francesco Mazza, i quali hanno eseguito alcuni controlli sia in una piccola impresa di Taviano, sia in una trattoria di Alliste.

Al vaglio degli uomini delle fiamme gialle sia la posizione lavorativa di cinque donne residenti nei paesi limitrofi, tutte di età compresa tra i 30 e i 46 anni, le quali prestavano manodopera nel settore calzaturiero senza alcun contratto previsto dalla legge. L’attività di servizio ha consentito di rilevare le irregolarità anche per tre uomini, dipendenti del ristorante, rispettivamente di 19, 21 e 44 anni. In entrambi i casi, i datori non hanno comunicato preventivamente l’assunzione e l’inizio del rapporto di lavoro.

I titolari delle ditte individuali controllate sono stati invitati a sanare tutte le violazioni, aderendo all’istituto della diffida beneficiando, in questo modo, del pagamento della sanzione in misura ridotta. Inevitabile, inoltre, anche la  segnalazione all’Agenzia delle entrate per le questioni inerenti agli aspetti fiscali. In casi del genere, la legge prevede anche, per ogni lavoratore non regolarmente assunto, una sanzione amministrativa da un minimo di mille e 500 euro ad un massimo di 12mila, ai quali si aggiungono 150 euro per ogni giornata lavorativa irregolarmente prestata.

Al momento delle ispezioni, peraltro, i militari hanno anche segnalato le due ditte alla Direzione provinciale del lavoro di Lecce, per  l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto la manodopera non regolarmente assunta ha superato il venti per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro. A partire dal 2013, sono 102 i lavoratori in nero scoperti dalla guardia di finanza sul territorio, assieme ad ulteriori 71 irregolari.

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