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Casarano Supersano

Scarti oleari nei campi, sequestrati 33 ettari di terreno. Denunciati tre opifici

I militari della guardia di finanza della tenenza di Casarano hanno deferito i titolari di alcuni frantoi della zona che, con un sistema di tubazioni, avrebbero versato i resti della lavorazione delle olive in un immenso podere

SUPERSANO – Avrebbero smaltito le acque di vegetazione e quelle reflue, provenienti dalla lavorazione delle olive, senza alcuna autorizzazione. Tutto finito in un terreno agricolo, diventato una sorta di ricettacolo di scarti. E per questo motivo, dopo indagini dei finanzieri della tenenza di Casarano, è scattato il sequestro di una vasta area. L’appezzamento si estende per circa 330 mila metri quadrati (pari a 33 ettari), nelle campagne fra Supersano e Ruffano. Ad essere denunciati, i titolari di tre opifici oleari della zona.

Nel corso dei sopralluoghi, i finanzieri hanno scoperto anche alcune vasche di raccolta dei reflui, con relative tubazioni e pozzetti interrati. Un vero e proprio sistema di filtraggio. Per la presenza, verificata dai militari con i loro stessi occhi, di una notevole quantità di liquido oleoso di colore scuro. Tutto derivante dall’attività di lavorazione delle olive, come detto. Liquido che, di volta in volta, sarebbe stato indirizzato, in maniera del tutto casuale e attraverso l’utilizzo di tubazioni, sugli appezzamenti poderali.

Le fiamme gialle hanno acquisito presso gli uffici tecnici comunali gli estratti di mappa, le visure catastali e ogni altro documento riguardante il terreno. Documenti tornati utili anche e soprattutto per far luce sui presunti responsabili. Arrivando poi a spiccare le denunce a piede libero nei confronti dei tre proprietari degli opifici. 

Vaste chiazze in mezzo alle campagne

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