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Venerdì, 19 Aprile 2024
Galatina Galatina / Via Alessandro Manzoni

Assalto armato nella gioielleria colpita più volte. In manette tre rapinatori

Tre ragazzi di Brindisi sono finiti in manette perché ritenuti responsabili del colpo ai danni della gioielleria "Spedicato" di Galatina. L'operazione è stata eseguita dagli agenti della squadra mobile di Lecce e della città adriatica, assieme ai colleghi del commissariato della cittadina salentina

GALATINA – In tre sono finiti in manette, nel corso delle ultime ore, perché ritenuti i responsabili della rapina messa a segno ai danni della gioielleria “Spedicato” di Galatina, lo scorso 11 giugno, in pieno giorno. Un’operazione congiunta tra il commissariato della cittadina salentina, i colleghi della squadra mobile di Lecce, e quella della questura di Brindisi, ha fatto scattare le manette ai polsi di tre ragazzi, tutti originari del Brindisino.

Si tratta di Pietro Nani, 21 anni, Giorgio Esposito, 19 anni e Cosimo Roppi, di 31 anni, tutti volti noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio. Roppi, peraltro,  è stato sottoposto a fermo nel mese di agosto, perché ritenuto responsabile di una tentata rapina commessa in una tabaccheria di Bologna, e per furto aggravato in concorso.

Le indagini sono state avviate negli istanti successivi alla rapina. Grazie ai filmati, al modelli del mezzo descritto dalle vittime del colpo, e alla dettagliata descrizione della fisionomia degli autori, gli investigatori sono risaliti ai tre nominativi. Dopo aver setacciato banche dati, e scandagliato l'elenco dei nomi già associati ad altri epiosdi analoghi, sono emerse le identità degli autori.

Esposito Giorgio-2Roppi Cosimo-2Ai tre è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Capoccia. L'accusa nei loro confronti sono di rapina aggravata in concorso. Due sono stati accompagnati presso il carcere di Brindisi. Roppi, invece, è già detenuto nel carcere del capoluogo emiliano, dove gli è stata notificata la misura. I tre arrestati hanno nominato come legali di fiducia l’avvocato Daniela D’Amuri del Foro di Brindisi.   

Il colpo è stato eseguito in quella mattinata di giugno, in via Alessandro Manzoni, dove ha sede la rivendita di preziosi. Ad agire sono stati in quattro. Del quarto complice, al momento,  non si conosce l'identità. Due componenti della banda hanno finto di interessarsi ad eventuali acquisti. All’interno, oltre alla moglie del titolare era presente anche una coppia di clienti.

Nani Piero-2Gli altri due individui si sono introdotti nel locale. Uno armato di pistola, l’altro ha immobilizzato i polsi e le caviglie dei testimoni con alcune fascette in plastica. Hanno riempito un sacco di ori e oggetti preziosi, e “ripulito” il registratore di cassa che, in quel momento, conteneva una somma di diverse migliaia di euro, ai quali si sommano anche circa 362mila euro di oggetti preziosi.

Quel corposo bottino è stato caricato su una autovettura risultata rubata in provincia di Brindisi. Ne hanno falsificato il numero di targa, motivo per il quale i tre risponderanno anche del reato di ricettazione. Hanno abbandonato a bordo di quella Toyota Aygo di colore rosso la gioielleria, colpita peraltro anche in altre occasioni, senza lasciare apparenti tracce.

Come nel mese di maggio del 2013, e in quello di gennaio del 2009, in cui i rapinatori riuscirono a portare via con la refurtiva per svariate migliaia di euro.

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