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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Avvocatessa aggredita davanti alla figlia da un cliente nel centro di Galatina

L’episodio, venerdì pomeriggio, in piazza Cesari. La professionista aveva appena preso da scuola la figlia di 7 anni, quando è stata avvicinata dall’uomo

GALATINA  - Aggredita per strada da un cliente, mentre era con la figlia di sette anni. E’ la brutta esperienza vissuta venerdì scorso, intorno alle 17, dall’avvocatessa Daniela Sindaco, 46 anni, nel centro di Galatina, dove vive ed esercita la professione. La donna aveva appena preso da scuola la figlia e una sua compagna di classe, e insieme alla babysitter, stava raggiungendo a piedi l’auto, parcheggiata nei pressi di piazza Cesari, quando è stata bloccata dal cliente. L’uomo, accompagnato da moglie e figlia, voleva comunicarle alcune informazioni riguardo alla sua pratica, ma il legale lo ha invitato a parlarne in studio e, dopo aver allontanato le bambine ed essersi garantita fossero al sicuro, è tornata indietro nel tentativo di avere un chiarimento con lui.

La situazione, però, è ben presto degenerata, perché il cliente avrebbe minacciato e offeso l’avvocatessa, sia come donna sia come professionista, e nel fingere di salutarla le avrebbe afferrato la mano strattonandola, fino a scaricare tutta la sua rabbia contro a un palo della luce, con testate e pugni. A quel punto, la malcapitata, terrorizzata, si è precipitata verso l’auto, dove ad attenderla c’era un collega che nel frattempo ha fotografato col cellulare queste scene di follia.

L’avvocatessa si è poi recata nel pronto soccorso, dove le sarebbe stata riscontrata una lieve lussazione all’altezza della scapola destra: Non è escluso che la vicenda abbia sviluppi di natura penale. E’ il secondo episodio in pochi giorni che vede vittime due avvocatesse. Lunedì, è toccato alla penalista Laura Serafino, di 54 anni, alla quale è stata incendiata l’auto parcheggiata, nei pressi di casa, a Lizzanello.

L’avvocatura salentina si stringe attorno alle colleghe, alla quali è stata manifestata vicinanza in occasione dell’ultima assemblea (il 16 maggio) dell’Ordine degli avvocati. La presidente Roberta Altavilla ha espresso solidarietà anche a tutti gli altri avvocati oggetto in passato, anche recente, di atti e condotte violente oltre che inqualificabili e inaccettabili quanto più quando rivolte a professionisti che svolgono una funzione essenziale in uno Stato di diritto. Nel pomeriggio, in occasione della seduta successiva, il Consiglio, alla unanimità, ha adottato una delibera conforme al pensiero espresso dalla numero uno del Foro.

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