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Sabato, 20 Aprile 2024
Galatina Galatina / Largo Milano

Appiccano il fuoco nella notte. In fiamme auto di un operaio e di una barista

Alcuni malviventi, intorno alle quattro, hanno incendiato una Fiat e una Lancia, appartenenti rispettivamente a un 27enne e alla convivente di 33 anni di Collemeto, noti alle forze dell'ordine. Il padre del ragazzo ha subito due avvertimenti nell'ultimo mese. Tra cui tre colpi di fucile indirizzati alla porta della sua cantina

COLLEMETO (Galatina) – Ha preso fuoco dapprima l’una, poi l’altra, parcheggiata accanto. La Fiat Bravo di un 27enne di Galatina, G.L. , operaio noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati allo spaccio di stupefacenti, è stata infatti incendiata assieme alla Lancia Y della sua convivente.

Anche lei con alcuni precedenti. L’auto dell’uomo era parcheggiata in Largo Milano,a Collemeto, la frazione di Galatina, accanto a quella della donna, C.R. una barista del posto di 33 anni,  quando i malviventi sono passati all’azione, intorno alle quattro del mattino. L’hanno danneggiata utilizzando del liquido infiammabile, le cui tracce sono state poi rinvenute sul posto.

Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco del comando provinciale, i quali hanno anche eseguito un primo sopralluogo per esaminare quelle tracce rimaste sull’asfalto. I pompieri sono stati anche affiancati dai carabinieri della stazione locale e dai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli, guidata dal capitano Michele Maselli.

Le indagini proseguiranno anche nel corso delle prossime ore, per chiarire quale possa essere la causa di un gesto simile. Anche attraverso l’acquisizione delle registrazioni delle videocamere installate nella zona, gli inquirenti cercheranno di stabilire se Il livore che ha spinto i responsabili ad appiccare il rogo sia maturato in contesti personali o, piuttosto, se siano nati da dissapori di natura professionale. Un’ipotesi, quest’ultima, che i militari non escludono, ma che considerano improbabile.

L'aspetto inquietante, e contemporaneamente quello di partenza per gli inquirenti, è rappresentato da quell'avvertimento lanciato tempo addietro al padre dell'operaio. Era il 31 ottobre scorso, quando tre colpi di fucile raggiunsero l'ingresso della cantina del genitore del 27enne.  Uno proiettile finì sulla porta, gli altri due danneggiarono le finestre. Un paio di settimane prima, inoltre, l'uomo si ritrovò con altri danni arrecati al vigneto, nelle campagne della cittadina nel cuore del Salento.

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