Errata diagnosi di un melanoma maligno, a giudizio dermatologo
Si aprirà il prossimo 14 aprile, dinanzi al giudice del Tribunale di Galatina, il processo al dermatologo Lionello Soatti, rinviato a giudizio dal gup Vincenzo Brancato, con l'accusa di omicidio colposo per presunta colpa medica
GALATINA – Si aprirà il prossimo 14 aprile, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Galatina, il processo al dermatologo Lionello Soatti, 54enne del luogo, rinviato a giudizio dal gup Vincenzo Brancato, con l'accusa di omicidio colposo legato a presunta colpa medica. Secondo l’ipotesi accusatoria il medico non avrebbe diagnosticato a un paziente 34enne un melanoma maligno al braccio sinistro, scambiandolo per una banale dermatite. L’imputato non avrebbe quindi eseguito la corretta diagnosi e la relativa terapia che avrebbe salvato la vita dell’uomo che aveva in cura. Il melanoma sarebbe così progredito “determinando una compromissione dei linfonodi regionali, una successiva metastizzazione per via ematica (fegato e cervello) e infine il decesso”.
A dare avvio all'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Francesca Miglietta, la denuncia dei familiari del 34enne deceduto, che si sono costituiti parte civile con gli avvocati Luigi e Roberto Rella. Le indagini hanno evidenziato come la diagnosi sbagliata non avrebbe consentito al paziente di sottoporsi a un intervento chirurgico, e alle necessarie terapie, causando di conseguenza la morte dell’uomo.