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Tar annulla delibera piano tariffario del Csa Galatina

Delibera della giunta Antonica sul piano tariffario 2007 del Centro Salento Ambientale, che aveva causato due distinti ricorsi, è stata annullata dalla prima sezione del Tribunale amministrativo

GALATINA - La prima sezione del Tar Lecce ha dato ragione ai due separati ricorsi di cittadini ed ex consiglieri comunali di Galatina in merito all'annullamento della delibera di G.c. n. 168/2008, per palese violazione di legge, in merito al piano tariffario integrativo per il 2007 del Centro Salento Ambientale, approvato dall'ex amministrazione Antonica. La sentenza, nel ribadire la legittimazione attiva dei ricorrenti, ha affermato che "nell'esercizio della potestà impositiva dell'ente locale la Giunta dispone di un ambito limitatissimo di competenze che concerne esclusivamente la determinazione delle aliquote, ossia la mera fissazione di una percentuale o di un coefficiente numerico di calcolo del prelievo, che presuppone l'impiego di una discrezionalità tecnica assoluta. Tutto ciò che esorbita dalla mera determinazione dell'aliquota deve essere ricondotto alla sfera di competenza dell'organo consiliare costituendo tale organo la sede naturale di svolgimento del confronto dialettico tra maggioranza ed opposizione con conseguente miglior rappresentazione degli interessi della comunità locale di riferimento".

In sostanza, viene contestato all'amministrazione Antonica di aver approvato, con delibera di Consiglio Comunale dell'arile 2007, un piano finanziario che prevedeva delle voci di costo relative allo smaltimento dei rifiuti notevolmente inferiori a quelle reali, nonostante precise indicazioni dell'Ato Le/2, datate 19.03.2007, di adeguare i costi di smaltimento a quelli deliberati dall'organo competente organo.

Questo, secondo Antonio Pepe, esponente dell'ex opposizione, a conferma "di quanto asserito con forza in questi anni, e a testimonianza dello sbando in cui ha versato la nostra città durante la dannosa era Antonica": "Occorre premettere - afferma -, per poter meglio comprendere i termini della questione, che la competenza a deliberare su tali atti ricade, rispettivamente, sul Consiglio Comunale, per l'approvazione del piano finanziario (costo totale del servizio), e sulla Giunta Comunale, per la determinazione delle aliquote da applicare alle utenze sulla base delle risultanze portate dallo strumento contabile innanzi citato e che, temporalmente, l'adozione di quest'ultimo dev'essere antecedente a quella del bilancio comunale".

"Lo stratagemma adottato, e prontamente smascherato - prosegue -, prevedeva, inoltre, l'approvazione di un'appendice con la quale l'amministrazione si riservava la facoltà, in epoca successiva, di riscuotere le somme necessarie alla copertura di tali maggiori oneri, dovuti, ricordiamo, all'attivazione dell'impianto SudGas di Poggiardo e comunque già quantificabili prima dell'approvazione del piano finanziario 2007, emettendo delle ulteriori fatture a conguaglio. E' facile intuire ciò che ne sarebbe derivato, nell'immediato, per il Sindaco Antonica: fatture dagli importi surrettiziamente contenuti, qualche titolo di giornale e un po' di respiro per la sua già claudicante amministrazione".

Pepe ricorda che, nel maggio 2008, con delibera di Giunta Comunale n. 168/2008, anziché di Consiglio, fu deciso di integrare quel piano finanziario del 2007 con un importo di 338mila euro circa e definisce il tutto "un classico esempio di mala gestio": "Nell'invitare - spiega -, quindi, gli utenti a richiedere il rimborso di quanto indebitamente già versato, può senza dubbio questa vicenda essere il simbolo di una gestione incompetente, superficiale e a dir poco allegra. Non è nostra abitudine ricorrere alle aule dei Tribunali per vedere riconosciuti i diritti dei cittadini, ma, a causa di quello a cui siamo stati costretti ad assistere, abbiamo dovuto farlo. Galatina non meritava un trattamento simile da chi, certo non per meriti propri, ha avuto l'onore di ricevere un così ampio consenso. Pressione fiscale alle stelle, mancanza di idee, gestione maccheronica, improvvisazione nell'azione amministrativa: una brutta pagina della nostra storia che speriamo non ritorni mai più".

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