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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Aqp rintuzza Confindustria: “Macchie in mare, il depuratore non c’entra”

L’Acquedotto replica ancora una volta alle sollecitazioni per gli scarichi a mare sul litorale di Torre Sabea ed esclude responsabilità: “Assolti anche in tribunale. Progetto condotta ok”

GALLIPOLI - Macchie scure e schiumose in mare e sollecitazioni pressanti anche dai vertici di Confindustria Lecce per risolvere urgentemente il nodo dello scarico sottocosta del depuratore consortile e per la realizzazione della condotta sottomarina per allontanare i reflui al largo ed eliminare il divieto di balneazione.

Dopo gli affondi di Giuseppe Coppola, presidente della sezione Turismo, e del presidente di Confindustria, Giancarlo Negro, e nuovamente l’Acquedotto pugliese ad intervenire per difendere apertamente il suo operato e garantire il regolare funzionamento della piattaforma depurativa consortile di Gallipoli che presenta, quale recapito finale, lo scarico sul litorale di Torre Sabea. Acquedotto pugliese fa quadrato su quanto già derubricato in questi giorni circa l’approvazione dello studio di fattibilità per la realizzazione della condotta sottomarina e rende nota anche la vittoria in tribunale per un contenzioso (più precisamente un ricorso con una richiesta formale di perizia) avviato con una delle aziende turistiche del litorale nord gallipolino che lamentava il danno ambientale ed economico derivante dal possibile malfuzionamento e dello scarico sottocosta del depuratore. Nella ordinanza depositata il 30 agosto scorso i giudici non hanno ritenuto sufficientemente corredata e motivata la richiesta dell’operatore turistico (che aveva però vinto un'altra causa nel 2013 sulla richiesta di risarcimento danni con successiva transazione con l’ente) in merito al calo del valore economico dell’azienda legato alla presenza dello scarico a mare e dell’attività del depuratore consortile.        

“In riferimento alle recenti notizie relative al depuratore di Gallipoli e alla realizzazione della condotta sottomarina a servizio dell’impianto, Acquedotto pugliese precisa che dopo aver ricevuto l’autorizzazione dell’Autorità idrica pugliese, ente preposto alla pianificazione degli investimenti nel servizio idrico integrato, la società ha presentato lo studio di fattibilità lo scorso 26 giugno presso gli uffici tecnici del Comune di Gallipoli per la realizzazione della condotta sottomarina per i relativi adempimenti propedeutici all’avvio delle procedure di gara. I lavori per un importo complessivo di 16 milioni di euro sono pianificati dalla Regione Puglia e finanziati con fondi Por Puglia 2014-2020”. Concetto già ribadito in diverse occasioni e anche recentemente dall’ente regionale.

“Si ribadisce che il depuratore funziona correttamente e rilascia acque chiare e inodore, nel rispetto dei parametri previsti dalla normativa vigente” puntualizzano da Aqp, “e a tal proposito si evidenza che le macchie schiumose in mare non sono riconducibili al funzionamento dell’impianto. Lo conferma anche il Tribunale di Lecce che, lo scorso 30 agosto, ha rigettato le accuse di malfunzionamento mosse da un noto imprenditore leccese, proprietario di una azienda turistica di Gallipoli, per assenza di prove di condotte pregiudizievoli imputabili ad Aqp. Il giudice ha dichiarato, altresì, la non riconducibilità alla gestione di Aqp dei danni denunciati dall’imprenditore e condannato quest’ultimo al pagamento delle spese legali”. L’iter dunque  dovrebbe quindi presto passare alla fase esecutiva con il relativo bandi di gara da parte del Comune per assegnare i lavori di realizzazione della condotta sottomarina. Nell’attesa Aqp esclude fortemente responsabilità dirette per i fenomeni di colorazione sospetta e schiumosa nel mare di Gallipoli.

“Giova ricordare che il depuratore di Gallipoli rappresenta una eccellenza nel panorama del comparto depurativo” concludono da Acquedotto Pugliese, “l’intera portata delle acque è sottoposta a trattamenti di affinamento per il riutilizzo in agricoltura. Nell’impianto è stato, inoltre, installato un sistema di videosorveglianza che registra costantemente le acque in uscita. Uno strumento che garantisce il monitoraggio in tempo reale delle acque. Un ulteriore controllo della qualità delle acque è garantito da un sistema informatico dedicato. Nell’ottica di una gestione trasparente e al servizio del territorio Aqp apre le porte dell’impianto ed è disponibile a ogni forma di collaborazione con le istituzioni locali”. Il tira e molla sugli scarichi a mare sul litorale di Torre Sabea prosegue in attesa della condotta per ora presente solo sulla carta.    

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