Parapiglia nel bar con minacce e urla. Poi si scaglia contro i poliziotti: fermato
Un uomo di Gallipoli, già finito nei guai nell'estate di due anni addietro, è stato ristretto ai domiciliari dagli agenti di polizia del posto. Raggiunto in una caffetteria in cui ha creato disagi al titolare e agli avventori, è stato accompagnato in commissariato: ma si è scagliato anche contro le forze dell'ordine
GALLIPOLI - Si è presentato in uno dei bar di Corso Roma, a Gallipoli, proprio nei pressi degli uffici del commissariato di polizia, e ha creato scompiglio per motivi che non è dato sapere. Fermato dagli agenti, allertati dagli avventori del locale e dallo stesso titolare che si è sentito urlare di tutto, il 33enne è finito nei guai. Si tratta di Rosolino Scorrano, un nome già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo è stato fermato, con non poche difficoltà. Visto il suo stato di agitazione, e accompagnato nel vicino commissariato, diretto dal vicequestore aggiunto Emilio Pellerano. Non è bastato a placare lo spirito ribelle del 33enne il quale, opponendosi al fermo, ha cominciato a inveire contro i poliziotti e lanciare loro le sedie dell’ufficio.
Fortunatamente, non si sono verificate gravi conseguenze per nessuno dei presenti, ma Scorrano è stato ristretto al regime degli arresti domiciliari su disposizione del pm di turno, con le accuse di violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Nel mese di agosto del 2013, l’uomo fu nuovamente fermato per aver messo a soqquadro l’ospedale della Città Bella. Si presentò nel nosocomio chiedendo cure, ma poi passò a minacciare i medici e gli infermieri, fino all’intervento dei poliziotti.