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"Sacro cuore", il caso del feto morto. Trasferito in obitorio, la magistratura indaga

Sarà la magistratura, dopo la denuncia presentata da una coppia, a fare luce sulle cause della tragedia avvenuta nell'ospedale di Gallipoli. Secondo i medici al momento del parto il bimbo era già morto. Sequestrate le cartelle cliniche

LECCE – Doveva essere, per una coppia originaria di un paese alle porte di Gallipoli, un giorno di gioia e felicità, ma si è trasformato in tragedia e un dolore che è difficile anche solo da immaginare. Il loro bimbo non ce l’ha fatta. Secondo quanto riportato nel referto dei medici dell’ospedale di Gallipoli, infatti, il piccolo era già morto al momento del parto. La coppia ora vuole sapere cosa sia accaduto e ha presentato una denuncia. I famigliari vogliono capire se la tragedia si sarebbe potuta, in qualche modo, evitare.

Sarà ora la Procura a dover fare piena luce sulla vicenda. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Carmen Ruggiero, ha aperto un fascicolo e disposto l’acquisizione delle cartelle cliniche. Il feto e la placenta, su disposizione della magistratura, sono stati trasferiti presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Nei prossimi giorni potrebbe essere disposta l’autopsia, utile a chiarire cause e modalità del decesso.

Non è da escludere che la tragedia sia dovuta a cause naturali, anche se saranno solo le indagini e gli accertamenti della magistratura a stabilire se quella avvenuta in riva allo Jonio sia stata una tragica fatalità e non un nuovo caso di malasanità.

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