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Bilanci, tolto un punto al Gallipoli: inoltrato appello

Commissione disciplinare della Federcalcio, presieduta ha penalizzato il club per violazioni amministrative riscontrate dalla Covisoc. D'Odorico ricorre in appello. Barba: "Lega forte con i deboli"

GALLIPOLI - E' una gioia a metà, quella dei tifosi gallipolini. Se non ci si mette la sventura, arrivano i problemi legati alla passata gestione a smorzare gli entusiasmi. E così, raggiunta finalmente la prima vittoria stagionale in B, una nuova pagina di storia per il club giallorosso, invece di tre passi in classifica, il Gallo ne fa solo due. Sì, perché un punto è stato tolto quest'oggi al club salentino dalla Commissione disciplinare della Federcalcio, presieduta da Sergio Artico. E ben due sono quelli che, per fatti pressappoco simili, sono stati sottratti ad un'altra società meridionale, il Crotone.

La sentenza era attesa da tempo. Circa un mese addietro il procuratore federale aveva inibito dirigenti e società di tutte e due le società per violazioni amministrative riscontrate dalla Covisoc, l'organo di controllo sui bilanci. Le inadempienze di varia natura, riguardano, ovviamente, non la gestione attuale, come si diceva, quella dell'imprenditore friulano Daniele D'Odorico, ma di Vincenzo Barba, che, in qualità di allora amministratore unico del club, fino al campionato scorso di Lega Pro, è stato inibito per sei mesi. Ed il punto in classifica, i giallorossi, dovranno scontarlo proprio ora che avevano dato uno scossone, facendo un notevole stacco in avanti. Da sette, la squadra di Giannini scende dunque a sei punti.

D'ODORICO: "COMMUTARE LA PENALIZZAZIONE IN AMMENDA PECUNIARIA"

Ma intanto, la società ha già inoltrato l'appello. "Con riferimento al provvedimento della Lega calcio con il quale ci viene comunicata la penalizzazione di un punto per vicende di carattere amministrativo che nulla hanno a che vedere con la nostra gestione, ma che ricadono nella responsabilità di chi prima di noi ha guidato le sorti del Gallipoli calcio - scrive il gruppo, in un comunicato a firma di D'Odorico -, sono a comunicare, con la presente nota, che ho gia dato mandato ai legali della Società, di formulare motivato appello a tale provvedimento, per richiedere la tramutazione della penalizzazione in un'ammenda pecuniaria di cui saremmo ben lieti di farci carico pur di non perdere ciò che faticosamente la squadra ha conquistato sul campo".

"Devo, tra l'altro, rivolgere i miei complimenti della staff legale della società - dice ancora D'Odorico-, guidato dall'avvocato Nicola Luisi, che è riuscito, con grande impegno, a contenere in un solo punto di penalizzazione alcune vecchie carenze gestionali. Sono certo che con perizia e professionalità riusciremo ad ottenere quanto ci viene tolto, a testimonianza della serietà e dell'impegno che stiamo profondendo nel nostro progetto".

E proprio l'avvocato Nicola Luisi precisa: "Da parte nostra, non appena avremo conosciuto le motivazioni della sentenza, ci appelleremo immediatamente, dando mandato all'Avvocato Mattia Grassani del Foro di Bologna, spiegando alla Lega tutte le nostre motivazioni e tutta la nostra limpidezza gestionale".

BARBA: "INFASTIDITO PER UNA VICENDA CHE PENSAVAMO SUPERATA"

"Apprendo con fastidio e disappunto la notizia di penalizzazioni e deferimenti, quanto mai inopportuni, al Gallipoli Calcio e al sottoscritto, per episodi di scarsissima rilevanza che, per la verità per quanto fossero di inadeguato rilievo, pesavamo superati". Questo il commento di Vincenzo Barba alla notizia del punto di penalizzazione. "A quanto pare, infatti - dice -, in base a ricostruzioni sbrigative e succinte sembrerebbe esserci stato un ritardo di qualche minuto o al massimo di qualche ora, nel pagamento di adempimenti amministrativi nei confronti di un nostro tesserato, mai ritenuto giocare. Ma nella famiglia Lega calcio tutto può accadere e quindi tutto ci si può aspettare".

"Premesso il fatto che tutti coloro che interpongono rapporti professionali con la nostra società e con le nostre persone, non solo non ricevono un euro in meno, ma, addirittura, ne ricevono uno in più e premesso che a chiunque abbiamo sempre riconosciuto ciò che gli era legittimante dovuto nei termini sacrosanti - dice ancora Barba -, risulta quanto mai strano che per un mero ritardo di qualche minuto si possa penalizzare una squadra o interdire in maniera così brusca chi ha dato sempre prova di manifesta managerialità e serietà amministrativa con ligio rispetto per i regolamenti e le buone norme impartite dalla Lega calcio".

"Si comprende bene la pretestuosità di tali provvedimenti della Lega che, talvolta - giudica Barba -, dà l'impressione di essere forte con i deboli e debole con i forti, l'esatto opposto che dovrebbe fare chi è chiamato a tutelare il calcio in Italia. Sono certo che, visto il nostro coerente e trasparente comportamento, ci saranno immediatamente tutti gli estremi per ricorrere in appello, restituire l'ingiustamente tolto alle nostre persone e alla nostra squadra e soprattutto restituire la credibilità alla Lega calcio, una credibilità - conclude - di cui il calcio italiano avverte il bisogno.

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