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Colpi di pietra contro il portone del Comune. Ricoverato in ospedale

Questa notte un giovane gallipolino in preda ai fumi dell'alcol e in stato confusionale si è scagliato contro la sede di via Pavia e gli uffici dell'assistenza sociale. Bloccato dai carabinieri dopo i danni a vetrata e porte

 

 

GALLIPOLI - Una furia irrefrenabile sfogata a colpi di calci, e armato anche di una grossa pietra, contro il portone d’ingresso della sede decentrata del Comune di Gallipoli di via Pavia. Poi stesso trattamento riservato alla porta dell’ingresso dell’ufficio dei responsabili dell’assistenza sociale. La disperazione, lo squilibrio psichico e i fumi dell’alcol alla base dell’insano gesto di D.M. un 40enne del posto, che questa notte si è reso protagonista di un serio danneggiamento ai danni della sede comunale. L’uomo in evidente stato confusionale, e volto noto ai servizi sociali e alle strutture sanitarie territoriali, era fuori di sé.

E per questo dopo la scorribanda è stato accompagnato in ambulanza presso l’ospedale Ferrari di Casarano e affidato alle cure dei medici. Erano da poco passate le 2,20 di questa notte quando una pattuglia della stazione dei carabinieri di Gallipoli in servizio notturno di controllo del territorio, ha notato che qualcosa di strano stava avvenendo all’ingresso del Comune, nella sede di via Pavia.

Qualcuno stava cercando di forzare, o meglio letteralmente, di rompere la vetrata di ingresso del portone della sede comunale scagliandosi con violenza e armato di una grossa pietra. Il giovane evidentemente ubriaco e con problemi di squilibrio, dopo essere riuscito nell’intento di scardinare la vetrata e vistosi scoperto si è subito intrufolato all’interno del corridoio al pian terreno e si è diretto verso la porta dell’ufficio assistenza. E qui altri colpi di pietra e il danneggiamento della stessa porta.

L’intervento di milfoto-84-4itari è servito per placare l’uomo (che da sempre lamenta problemi familiari e che chiede in continuazione sostegno e aiuto al Comune per un lavoro) dal suo fare violento e subito è stato disposto il trasporto in ospedale. L’ulteriore conseguenza è stata la necessità di presidiare la sede comunale, atteso che il portone d’ingresso era stato divelto. Con gli uffici ovviamente chiusi e l’assenza di un servizio di reperibilità comunale oltre gli orari canonici della giornata, i carabinieri sono riusciti a contattare solo un maresciallo della municipale che aveva il cellulare acceso e al quale è spettato il compito di piantonare il Comune sino all’orario di apertura.    

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