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Defibrillatori in funzione per l’estate. Anche Gallipoli sarà “cardio-protetta”

Superate le "difficoltà" sulla donazione a breve andrà in porto il progetto. Installate le nuove colonnine si accelera per l'attivazione

GALLIPOLI - Il progetto della “città cardio-protetta” andrà finalmente in porto anche a Gallipoli. E dopo quasi un anno di attesa dalla donazione alla città delle dieci apparecchiature salvavita promossa dall’associazione Gallipoli Futura, il progetto sembra in dirittura d’arrivo entro la prossima stagione estiva. La città bella intende quindi adeguarsi agli standard di altre città turistiche come Jesolo ad esempio, ultima località italiana ad aver annunciato, entro luglio, la dotazione di dieci defibrillatori sia nel centro più prossimo all’entroterra (Jesolo paese) che nelle piazze del Lido accogliendo e finanziando un progetto avanzato dal servizio sanitario territoriale. A breve, dopo aver ormai reperito i fondi necessari per una cifra di poco inferire ai 10mila euro, anche a Gallipoli le altre sette postazioni per installare i defibrillatori sul territorio gallipolino (oltre alle tre già posizionate dal Comune, ma non ancora attive) potranno andare a regime.

Il Comune sembra aver finalmente sbloccato la questione inerente l’attivazione delle colonnine dei defibrillatori che ora si spera potranno essere operative già prima della stagione turistica. Per l’attivazione definitiva manca ora solo la programmazione delle schede Sim, l'attivazione del dispositivo Gsm di allarme apertura porta, e l’avvio di corsi per il corretto utilizzo: previste almeno due videoconferenze in piazza Tellini e corsi per operatori commerciali e titolari di attività che insistono nelle vicinanze delle postazioni.

Sollecitati sulla questione tanto il sindaco Stefano Minerva, quanto la presidente della commissione Sanità, la consigliera Titti Cataldi, hanno garantito la conclusione positiva dell’iter che porterà a breve i defibrillatori ad essere installati nelle apposite colonnine, video sorvegliate, e che potranno essere utilizzati da chiunque abbia frequentato un corso (oltre a quelli già attivi a pagamento a cura delle Asl territoriali) che verrà organizzato per tutti i cittadini interessati. E così la donazione delle dieci apparecchiature semi automatiche promossa dall’associazione di Gallipoli Futura (referente la dottoressa Manuela Quarta) potrà andare a buon fine grazie alle legittime sollecitazioni dei proponenti e alla soluzione condivisa e trovata nell’ambito della  discussione avviata in questi mesi nella commissione Sanità e alla mediazione avviata dalle consigliere Titti Cataldi e Caterina Fiore, delegate dall’amministrazione a seguire il progetto e dotare la città quanto prima di questo indispensabile servizio, e dal consigliere Vincenzo Piro di Gallipoli Futura.  

Fino ad ora dopo aver accettato formalmente, lo scorso anno, la donazione di Gallipoli Futura (in un incontro ufficiale al quale aveva preso parte anche il presidente dell’associazione, Luigi De Tommasi), l’amministrazione del sindaco Stefano Minerva, con una spesa di oltre 3mila e 500 euro, aveva garantito l’installazione dei primi tre armadi-teca a colonna che insistono su via De Pace, in piazza Giovanni XXIII e nell’area mercatale di via Alfieri che dovranno ospitare gli apparecchi salvavita. Il Comune ha poi chiesto sostegno, attraverso un bando pubblico, anche ai privati che hanno risposto all’invito (in particolare Carlino Tourist sas, Sabbia D'Oro srl, Totem Arts srl) e fornito la propria disponibilità e il loro contributo per garantire l’installazione delle colonnine nelle postazioni che sono state individuate in alcune zone nevralgiche della città.

Per il loro posizionamento vi era già stato uno studio di fattibilità elaborato da Manuela Quarta, ma in commissione si è deciso, anche alla luce dell'imminente entrata in vigore del decreto Balduzzi che obbligherà le scuole, strutture sportive e altri a dotarsene, di rivedere, in qualche caso, il loro posizionamento. In queste ultime settimane nuove teche sono state montate anche nella marina della Baia Verde, sul piazzale all’incrocio tra via delle Dune e il Gran Viale al Mare, e sul lungomare Galilei (nel tratto della rotonda prospiciente piazza Falcone e Borsellino).

La commissione comunale alla Sanità ha stabilito inoltre di utilizzare uno dei defibrillatori a bordo della pattuglia mobile della polizia locale, mentre le restanti postazioni saranno attive in piazza Matteotti (frontalmente alla stazione ferroviaria), in piazza Aldo Moro, nelle vicinanze dell’antica fontana, in via Pavia, nei pressi della palazzina comunale e nella marina di Rivabella, all’altezza dell’ incrocio tra viale Orsa Maggiore e via Capricorno. L’amministrazione comunale impegnando una cifra di oltre 9mila e 700 euro (oltre i 3.500 euro già spesi per i primi tre armadi-teca) ha così disposto la fornitura delle ulteriori sei teche a colonna, video sorvegliate, e collegate con le sale operative del servizio di emergenza del 118 e delle schede Sim, per l'attivazione del dispositivo Gsm di allarme apertura porta. E ora non c’è più altro tempo da perdere ed accelerare per rendere i defibrillatori finalmente attivi sul territorio gallipolino.  

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