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Faccia a faccia Minerva e Quintana. “Chiariti i dissidi: dimissioni, decide il sindaco”

Dopo la rinuncia della presidenza della commissione Ambiente arriva il confronto in Comune. Pronto un piano di rilancio amministrativo

GALLIPOLI – L’approfondimento e il chiarimento politico c’è stato. E nel faccia a faccia tra il sindaco Stefano Minerva, il presidente dell’assise comunale Rosario Solidoro e il consigliere Sandro Quintana si sono toccati molti dei nervi scoperti che alcuni giorni addietro hanno indotto il capogruppo di Italia Destati (in consiglio non è ancora stato costituito il gruppo di Area Popolare-Ncd attuale collocazione partitica di Quintana) a presentare le dimissioni dalla carica di presidente della commissione Ambiente. Fibrillazioni e anche scontri verbali con alcuni referenti della maggioranza hanno portato ad innalzare il livello di guardia a Palazzo Balsamo e a turbare gli equilibri tra i gruppi consiliari specie dopo una stagione turistica ancora una volta all’insegna delle polemiche e delle caotiche emergenze. Dopo l’atto protocollato da Quintana, oggi è arrivato un nuovo punto fermo. Il faccia a faccia è stato propedeutico per conoscere motivazioni e spunti per il rilancio amministrativo. Minerva e Quintana hanno messo le cose in chiaro. Così confermano dai meandri di palazzo. Ma sul destino della carica nell’ambito della commissione Ambiente, ora sarà il primo cittadino a dover tirare le somme. E a decidere, insieme con i componenti della stessa commissione, se riproporre la nuova nomina del consigliere di Italia Destati, o se rimescolare il tutto designando un nuovo presidente. Quintana alla luce del “chiarimento” sembra già disposto a ritornare sui suoi passi e a ritirare formalmente le dimissioni.                         

“Ho avuto modo di chiarire con il sindaco ed il presidente del consiglio comunale le ragioni delle mie dimissioni dalla carica di presidente di commissione” spiega Quintana, “nell'incontro tenuto,  siamo stati concordi nell'individuare le priorità per la città, che sono certamente quelle volte ad una programmazione seria ed organica dell'attività turistica, in tempi e con modi che consentano di individuare e sperimentare le azioni da mettere in atto per un'accoglienza del turista che garantisca pulizia, sicurezza, parcheggi adeguati, servizi efficienti e maggiore controllo sull'osservanza  di ordinanze e regolamenti. Così come non è più pensabile” aggiunge il consigliere, “che la nostra città arranchi nell'espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un lavoro già avviato dalla commissione da me presieduta, con il sostegno degli uffici preposti e dell'assessore al ramo, Cosimo Alemanno, con un progetto valido ed innovativo, che tocca anche le attuali tariffe, con la previsione dell'inserimento in prima fascia di chi produce quantità esorbitanti di rifiuti e di premialità per chi differenzia”.

Quintana si dice disposto a proseguire nel suo percorso parallelo e costruttivo, sempre ufficialmente dai banchi dell’opposizione, per sostenere le iniziative “virtuose” promosse dall’attuale amministrazione del sindaco Minerva. Ma la “scossa” deve essere attuata in maniera repentina e senza ulteriori indugi. “Abbiamo concordato un programma strategico che tocca i punti salienti dell'attività, da portare a termine nell'immediatezza” chiarisce Quintana, “ e tra  questi, certamente si annoverano il contenimento della spesa pubblica, il riordino del patrimonio comunale, lavoro già iniziato dagli uffici competenti dopo anni di lassismo, la tutela del decoro urbano, il nuovo piano dell'occupazione per il suolo pubblico, la risoluzione delle problematiche diversificate del centro storico ed altri punti altrettanto fondamentali che sono e saranno oggetto di approfondimento e soluzione compreso il nuovo piano portuale. Intendo portare avanti, ribadendo l'impegno già dichiarato nel mio primo intervento in consiglio comunale” conclude il consigliere, “un'attività costruttiva che rappresenti uno stimolo finalizzato al bene di Gallipoli e dei nostri concittadini, nella convinzione che l'arroganza e la supponenza di pochi non possa pregiudicare il lavoro che con difficoltà stiamo portando avanti”.

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