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Fasano analizza e riparte. “Per la città guida autorevole, non un baby sindaco”

Il candidato di Gallipoli Futura rilancia la sfida per il ballottaggio a Minerva. "Il cambiamento è già iniziato. Sarò sindaco". Un magistrato come vice per verificare appalti e incarichi

GALLIPOLI - La rigenerazione politica e amministrativa lanciata sul tappeto elettorale da Flavio Fasano passa dall’analisi “impietosa” del voto al primo turno sino alla dettagliata elencazione dei programmi per la città di Gallipoli da affidare “all’autorevolezza” del nuovo sindaco. Sono i due punti focali nell’ambito dei quali il candidato di Gallipoli Futura (che nel turno di ballottaggio del 19 giugno fronteggerà il suo competitor della coalizione del centrosinistra, Stefano Minerva) ha palesato, in un incontro pubblico presso il Bellavista club, le sue considerazione post voto e rilanciato e rinvigorito la sua corsa per il turno supplementare che porterà alla designazione del primo cittadino e della nuova amministrazione di Palazzo Balsamo.

Rivolge preliminarmente un apprezzamento ai gallipolini che “con il voto di domenica” esordisce Fasano, “hanno già dato un segnale forte e inequivocabile nel voler cambiare faccia e questa è già un primo traguardo raggiunto per il nostro impegno di liberare la città dalla partitocrazia e dai personaggi che per 15 anni hanno  mal governato la nostra comunità. Il risultato di domenica scorsa non lascia spazio ad equivoci” sentenzia Fasano, “il 40 per cento dei votanti si è espresso in maniera chiara sancendo la leadership che i cittadini mi vogliono affidare. Ma c’è di più, visto che finalmente i gallipolini non si sono più fatti ammagliare dalle lusinghe del denaro e del voto comprato ed hanno votato coerentemente” incalza Fasano, “indicando la mia persona e i 64 candidati delle mie liste che hanno preso tutti dei voti utili e non come accaduto nella raccogliticcia coalizione di Quintana o anche nelle liste di Minerva, dove ben otto candidati di facciata hanno incamerato zero voti sinonimo di impegno in virtù solo di un futuro premio di ingaggio a risultato acquisito. Non è questa la politica per la città che noi vogliamo e di cui Gallipoli ha più bisogno”.

Poi ancor più dettaglio il candidato sindaco di Gallipoli Futura, in toni sereni e pacati ma sempre perentori, analizza la ripartizione dei consensi, che attestano la sua lista Delfino quale prima compagine civica della città, i voti di “sfiducia” persi per strada da Quintana (723 in meno ) e Minerva (148 in meno) rispetto alle proprie liste e coalizioni. E parla del crollo del Partito Democratico, con i suoi 800 voti, che lo “pongono come terza lista anche nell’ambito della stessa coalizione guidata dal baby sindaco Stefano Minerva”. Sul dato contrario di scarto in suo favore, pari a 1175 voti in più rispetto al risultato complessivo delle sue quattro liste (Delfino, Ancora, Gallo e Cuore), Fasano sgombera subito il campo dalle rituali accuse di sostegno trasversale mutuato da Vincenzo Barba e dal centrodestra. “Quel dato non fa riferimento a nessun inciucio o accordo di bottega come continuano ad accusare Minerva o Quintana che come argomenti, oltre a questo sembrano essere affezionati solo alla mia vicenda giudiziaria” ribatte Fasano, “quel dato invece è l’indice della mia forza attrattiva del consenso e si ripartisce con 289 voti diretti solo a me come candidato sindaco e con altri 883 voti, come consenso trasversale captato da liste di entrambi gli altri schieramenti e che si va ad aggiungere ai quasi 4mila voti raccolti dalle mie liste. Minerva e Quintana invece” chiosa Fasano, “non solo non hanno attratto voto trasversalmente, ma addirittura prendono meno voti degli stessi schieramenti ad essi collegati”.

Ma ora è già tempo di pensare al turno di ballottaggio che incombe e senza apparentamenti ufficiali a quanto ribadito da Fasano, ma anche dallo stesso Stefano Minerva. E qui Fasano rinnova la sua sfida al candidato del centrosinistra e alla “coerenza” degli elettori confidando anche in un'affluenza massiccia alle urne anche di quel 35 per cento latitante al primo turno. “Ora la sfida è tra due contendenti. Tra un sindaco, autorevole e capace” ammonisce Fasano, “e un altro candidato che cerca di farsi strada e come mestiere vuole fare il politico. Ma Gallipoli ha bisogno di una guida autorevole e non certo di un baby sindaco”. Stoccata a Minerva acuita anche da alcuni dati snocciolati sulla reggenza del giovane candidato Pd come responsabile del tesseramento dei Giovani Democratici: “Oggi con Minerva alla guida il Pd è scomparso, così come era riuscito a dimezzare i 50 mila iscritti ai giovani democratici che aveva ereditato all’atto del suo insediamento alla guida nazionale del sodalizio giovanile” l’ulteriore frecciata di Fasano.

Poi si guarda già al futuro e alla previsione auspicata di vittoria per Fasano (che annuncia che non farà poi un ulteriore mandato) che elenca subito i primi provvedimenti emergenziali: l’attivazione di un tavolo tecnico e la cabina di regia con gli operatori del turismo per fronteggiare subito le problematiche della stagione turistica, la nomina di un comandante della polizia locale, l’attivazione delle consulte civiche con particolare attenzione al centro storico (in sala anche il presidente del sodalizio del borgo antico, Giorgio Cacciatori), la rotazione o lo spostamento di dirigenti e funzionari comunali per far girare al meglio l’attività burocratica e i servizi del Comune. “Poi da ottobre si inizierà a porre le basi per la rigenerazione complessiva che porterà poco prima della fine del mandato a porre le prime pietre delle grandi opere come la riconversione compatibile del porto mercantile e dello scalo turistico e il palazzetto dello sport” dice ancora Fasano, “senza dimenticare l’attivazione del mercato ittico all’ingrosso, la sistemazione dei parchi cittadini dotati anche di rifugi per cani e del parco naturale di Punta Pizzo ancora da recintare, la pedonalizzazione del borgo antico, di Piazza Moro senza auto sulla banchina e le piste ciclabili”. E poi l’accenno alla potenziale e futura giunta in caso di elezione, organo tecnico e braccio operativo “responsabile” del sindaco e non “camera di compensazione per gli equilibri politici come accaduto sino ad ora”. Fasano ribadisce che conserverà la delega a Turismo e alla polizia municipale e che nominerà come vice un magistrato in servizio presso la procura di Taranto “non per essere controllato come dice Minerva” conclude il candidato di Gallipoli futura, “ma per controllare appalti e incarichi dati in questi anni e per verificare anche perché si vende la Farmacia comunale quando si sa che in virtù del patto di stabilità il Comune quei soldi incassati non potrà impiegarli per fare altro”.                                                                 

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