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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Gallipoli annega nei rifiuti, ed è battaglia politica

Giornata tra le immondizie della Baia Verde: Gabellone e il Pdl: intervento urgente del Governo. Attacchi a Provincia e Regione. Venneri chiama Bertolaso. Scognamillo e Capone smontano l'emergenza

Lu sule, lu mare e la monnezza in riva allo Ionio. E non solo. Gallipoli annega in una marea di rifiuti che in particolare nelle periferie e nelle marine locali, già brulicanti di turisti, non vengono raccolti da giorni e giorni per colpa dell'imbuto dei compattatori in coda tra gli impianti di Cavalino e Poggiardo. Il sindaco ionico, Giuseppe Venneri grida allo scandalo sotto il sole cocente e chiama a rapporto le responsabilità di Regione e governo Provinciale uscente. E chiede ai quattro venti un intervento "superiore" del Governo e della Protezione civile nazionale nella persona di Guido Bertolaso. Il candidato a Palazzo dei Celestini per il Pdl, il tugliese Antonio Gabellone si immerge tra i cassonetti stracolmi della località di villeggiatura della Baia Verde e mette in evidenza tutte le storture del ciclo dei rifiuti di concezione regionale e provinciale. A dar manforte, oltre al primo cittadino gallipolino, anche i presidenti delle Ato Lecce 1, Gianni Garrisi e Lecce 2, Silvano Macculi. E ancora l'europarlamentare del Pdl, Raffaele Baldassarre e la rabbia gridata a squarcia gola di residenti e villeggianti delle marine gallipoline. Una giornata convulsa quella appena conclusa nella cittadina ionica vittima della sua stessa contraddizione quasi ormai abituale: da un lato l'apertura ufficiale della stagione turistica con l'evento di portata nazionale del concorso di Miss Mondo, dall'altro i cumuli dei rifiuti tracimanti lungo riviere e località di villeggiatura.

E mentre Gabellone e il Pdl provinciale transumano verso la pattumiera a cielo aperto della Baia Verde, l'assessore provinciale uscente all'Ambiente, Gianni Scognamillo è in tour guarda caso proprio a Gallipoli per tastare di persona la criticità dell'emergenza rifiuti sul territorio ionico. Lo stesso assessore provinciale getta un freno sulla "intempestiva", a suo dire, manovra elettoralistica del centrodestra che arriva a Gallipoli proprio nel momento in cui la situazione si va "normalizzando". Lo precisa Scognamillo prima ancora che la delegazione del Pdl, metta piede nella marina gallipolina invasa dai sacchetti dell'immondizia: "Già da questa mattina gli impianti di Poggiardo e Cavallino hanno ripreso a funzionare regolarmente. Chi vuole può andare a controllare di persona. Certo abbiamo ancora una situazione a doppia velocità qui a Gallipoli dove come ha spiegato anche il sindaco Venneri, la ditta appaltatrice del servizio opera per blocchi prestabiliti ed è quindi normale che alcune parti della città si vanno via via ripulendo e altre sono ancora invase dai rifiuti. Ma il tutto andrà normalizzandosi nelle prossime ore e per questo ritengo del tutto intempestiva la manifestazione di denuncia del centrodestra che ha innescato una polemica sull'emergenza rifiuti che sa tanto di strumentalizzazione politica tipica in campagna elettorale. Una sorta di autolesionismo incomprensibile in un momento in cui il territorio salentino e sotto i riflettori con due manifestazione di richiamo quali il G8 dell'Economia a Lecce e il concorso di miss Mondo proprio a Gallipoli".

E le ragioni della Provincia, sulle nuova ondata di "emergenza rifiuti nelle strade", saranno ulteriormente esplicitate in un'apposita conferenza stampa indetta già per la giornata di lunedì 15 giugno a Palazzo Adorno dal presidente uscente Giovanni Pellegrino, dallo stesso Gianni Scognamillo, e da Loredana Capone. Sarà la replica diretta al j'accuse di Gabellone e compagni che in quel di Gallipoli hanno attaccato senza indugio le scelte "inopportune" e "inefficaci" dei governi regionale e provinciale. Parla e chiede interventi urgenti il primo cittadino gallipolino Giuseppe Venneri: "Oramai siamo in piena estate e alle prese con una vera e propria emergenza ambientale. E' necessario che ci siano degli interventi forti e risolutori di questo problema dei rifiuti sul nostro territorio. Problema che certamente non si risolve come avvenuto oggi con soli tre camion pieni che hanno scaricato a Poggiardo e altri due ancora in coda in attesa di riversare il loro carico. Abbiamo bisogno di punti di riferimento concreti, di discariche ed impianti efficienti dove si vanno a scaricare i rifiuti e si tiene così pulita la città. E questo deve essere fatto subito, in queste ore, altrimenti non si esce dall'emergenza. E' necessario chiedere l'intervento del Governo e di Bertolaso in modo da ristabilire nel giro di una settimana la situazione che sotto il profilo igienico e ambientale è già preoccupante".

Gli fa eco subito il candidato del Pdl, Antonio Gabellone che con i rifiuti maleodoranti della Baia Verde alle spalle, a fare da sfondo, spiega: "La nostra richiesta è quella di interventi urgenti e risolutori di una situazione che è disperata e disastrosa; purtroppo abbiamo un governo Provinciale che non ha voluto ascoltare le nostre sollecitazioni e i nostri suggerimenti, tant'è che il presidente Pellegrino ha anche irriso le mie posizioni additandomi come colui che andava in giro a montare una situazione di emergenza irreale che ora è invece dimostrata dai fatti. Il problema come si evince dalla situazione di Gallipoli, c'è ed è di emergenza grave: in queste marine a breve ci sarà tantissima gente e ci sono già tanti cittadini e villeggianti che chiamano annunciando che andranno via se non si risolve questa problematica dei rifiuti per strada. Non è più tollerabile quindi che i camion della nettezza urbana rimangano incolonnati senza la possibilità di scaricare i rifiuti raccolti. I Comuni hanno la necessità di ripulire i loro territori e conferire i rifiuti in siti di stoccaggio efficienti, magari anche fuori provincia o regione come in passato se è necessario. Pensare ancora di rinviare e navigare a vista su questa situazione che rischia di esplodere in tutta la sua gravità, con una stagione estiva alle porte e gli operatori e cittadini allarmati, non è più una strada percorribile. E visto che il commissario per l'emergenza ambientale e presidente della Regione, Nichi Vendola, sta dimostrando tutta la sua incapacità a gestire questa situazione è evidente che chiederemo un intervento delle istituzioni competenti superiori come avvenuto in Campania".

E se questo è il biglietto da visita per i turisti e da presentare in Europa, per il Salento è davvero tempo di una magra figura. Come evidenzia il neo deputato europeo, Raffaele Baldassarre: "la contraddizione è proprio questa: il Governo porta a Lecce il vertice del G8, la città capoluogo lo accoglie nel migliore dei modi, mentre la Provincia e la Regione lasciano il resto del Salento in queste condizioni. Sarebbe meglio che dichiarassero la loro incapacità di risolvere il problema e investire il Governo affinché prenda dei provvedimenti concreti e risolutivi. Sarebbe il degno riconoscimento dello stato dei fatti, visto che ci hanno querelato, ci hanno dato dei bugiardi e dei mistificatori quando annunciavamo questa situazione di grave emergenza, mi sembra che ora la problematica sia sotto gli occhi di tutti. La responsabilità politica e tecnica di questo scempio è evidente: di chi ha voluto questo ciclo dei rifiuti, chi non ha individuato da subito un'altra discarica di emergenza, di chi ha voluto puntare tutto sulla biostabilizzazione che non è mai avvenuta e la destinazione in altre discariche fuori dal Salento. Io spero che una volta realizzati tutti gli impianti la situazione possa realmente normalizzarsi; ma qui c'è l'altra responsabilità di Vendola che ha atteso inutilmente un anno e mezzo la fine dell'iter giudiziario e della Provincia che non ha sollecitato le aziende e i tecnici affinché gli impianti venissero terminati entro breve tempo".

Il tutto mentre da quel di Lecce la candidata del centrosinistra, Loredana Capone, in tour elettorale presso il mercato bisettimanale, rammenta che sul ciclo dei rifiuti molte storture vadano imputate ai presidenti degli Ato e di quello Lecce 2 in particolare, accusato di fare più campagna elettorale che di curare il servizio dei trasporti dei rifiuti verso gli impianti di conferimento e stoccaggio. Dalla Baia Verde replica puntualmente Silvano Macculi che dice: "La candidata Loredana Capone farebbe bene ad occuparsi solo di Servizi sociali visto che di quello si è occupata in questi anni alla Provincia, perché è evidente, da quello che dice, che di ambiente non capisce molto. Le competenze dei Comuni e dell'Ato sono semplicemente quelle di raccogliere e trasportare i rifiuti, dopodiché questi vanno conferiti in una discarica o impianto sulla base della legge di competenza della Regione o del commissario delegato. Il problema quindi è in quest'ultimo processo e come accade a Gallipoli in cui la ditta di raccolta è sempre la stessa da anni, non è cambiato nulla solo che prima i rifiuti per strada non c'erano. Allora il servizio di raccolta viene sempre effettuato, il problema si crea a Poggiardo dove si arriva è si trova una colonna di cento camion che non possono scaricare. Perché si crea tutto questo e il ciclo si intoppa? Perché Vendola ha deciso di chiudere una discarica, non ha firmato i contratti per tempo e non ci sono gli impianti pronti. Senza impianti pronti le soluzioni sono lasciare aperte le discariche a disposizione o avviare un ciclo alternativo individuato per il Salento nell'impiantino della Sud gas di Poggiardo, nato per lavorare vetro, carta e plastica e autorizzato con ordinanza a lavorare tutti i rifiuti dell'Ato Lecce 2. Dal primo giorno quell'impianto non è stato efficiente, chiuso con sentenza del Tar, ma c'è chi come il presidente Pellegrino si è ostinato a farlo funzionare e a tenerlo aperto con ordinanze contingibili e urgenti, e non con atti amministrativi. Gli impianti sono di competenza della Regione e se non funzionano la responsabilità è della Regione e in questo caso di Pellegrino e della Provincia che ne hanno autorizzato l'attività anche se i lavori di adeguamento che andavano fatti non sono mai stati eseguiti".

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